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Fond:  Gabinetto di Fisica dell'Ottocento

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161N154_3_62.tif.jpg-Bobina di induzioneGabinetto di Fisica dell'Ottocento La bobina reca uno spinterometro a punta e piano. Essa non ha condensatore. La bobina è ricoperta da una lastra di ebanite.
162N195_17_16.tif.jpg-Partitore di tensioneGabinetto di Fisica dell'Ottocento Siemens & Halske Si tratta di un partitore di tensione. Si presenta come un grosso cilindro cavo di ebanite, con all'interno 6 avvolgimenti resistivi, in corrispondenza dei quali sono presenti sulla parete esterna del cilindro dei bottoni di ottone. Un solco elicoidale corre su quasi tutta la superficie esterna del cilindro. Esso poggia su di una base circolare di ebanite, sul bordo della quale sono presenti 6 morsetti, i cui poli sono numerati dall'1 al 5 con numeri romani incisi sulla base stessa. La base è dotata di 3 piedini cubici. Il tutto viene coperto con un cilindro di ottone, il quale viene avvitato ad una struttura a colonna presente in corrispondenza dell'asse del cilindro di ebanite.
163N94_3_17.tif.jpg-Moltiplicatore di MarianiniGabinetto di Fisica dell'Ottocento Marianini, Stefano In una scatola cilindrica molto piatta, chiusa da un coperchio di vetro e munita di tre viti calanti (di cui una è andata perduta), è inserito un telaio di ottone recante incisa una scala graduata, sul quale sono avvolte numerose spire verticali di filo metallico sottile isolate dal telaio da un rivestimento di stoffa, che lo ricopre nei due tratti arcuati, su cui si appoggia il filo. Su un perno sostenuto al centro della scatola da un braccio di ottone fissato sul telaio, è posto un ago magnetico. Il filo è avvolto in modo tale che le spire si incrociano sopra e sotto l'ago, formando un ventaglio di circa 60°. I due estremi del filo sono collegati ognuno ad una coppia di lamine d'ottone verticali affacciate, che fuoriescono dalla base della scatola. Le due coppie di lamine costituiscono i serrafili, per mezzo dei quali lo strumento poteva essere inserito nel circuito in cui si voleva misurare l'intensità della corrente; le lamine infatti sonno avvicinabili tramite una vite passante, fornita di manopola zigrinata.
164N131_17_4.tif.jpg-Cannocchiale per la lettura con il metodo a specchioGabinetto di Fisica dell'Ottocento Il cannocchiale, orientabile tramite viti micrometriche orizzontalmente e verticalmente, è posto su di un massiccio supporto metallico circolare con piedini a raggiera, che sostiene anche la scala di lettura. Il cannochiale consiste di un tubo di ottone, con un oculare estraibile (oggi mancante); il cannocchiale può variare di lunghezza, per la messa a fuoco, mediante una struttura a vite. Esso è ancorato alla base mediante una colonna cilindrica.
165N224_17_30.tif.jpg-Condensatore pianoGabinetto di Fisica dell'Ottocento Belli, Giuseppe Si tratta di una lastra di vetro con i bordi verniciati a ceralacca, sulla quale sono incollati due dischi di stagnola.
166N55_2_81.tif.jpg-Condensatore di KohlrauschGabinetto di Fisica dell'Ottocento Kohlrausch Friedrich Wilhelm Georg Il condensatore è formato da una base di legno sulla quale è sostenuto un binario recante la scala millimetrica. Su di esso può scorrere un cursore munito di colonna di vetro sulla quale, tramite un'asta, è sostenuto uno dei dischi del condensatore. Il cursore è munito di nonio. L'altro disco, pure sostenuto da una colonna di vetro, può compiere solo piccoli spostamenti, grazie ad una vite micrometrica posta alla base del cursore.
167N82_3_8.tif.jpg-Ponte di KohlrauschGabinetto di Fisica dell'Ottocento Kohlrausch Friedrich Wilhelm Georg Una base a forma di parallelepipedo di legno reca due staffe nelle quali sono imperniati i semiassi inseriti in un tamburo di ceramica. Su uno di essi è inserito un disco di ebanite con una manovella. Sulle staffe, munite di serrafili, sono fissati due fasci piatti di fili di rame che sfregano sui semiassi e fungono da contatti. Sul tamburo è avvolta una spirale. I suoi capi sono collegati tramite lamine di rame ai semiassi. Sul bordo del tamburo un anello graduato reca una scala. Parallelamente al tamburo vi è un montante munito di serrafili che, tramite due lamine metalliche, trattiene un asse orizzontale. Su di esso scorre una puleggina folle di metallo, la cui gola è in contatto con il filo di argentana. Una scala rettilinea indica i giri del tamburo in funzione dello spostamento laterale della puleggia. Il reostato è protetto da una vetrinetta poligonale in legno e vetro.
8N3_16_26.tif.jpg-Pozzo di BeccariaGabinetto di Fisica dell'Ottocento Beccaria Giovanni Battista Si tratta di una sfera cava di ottone, forata superiormente e fissata ad una colonnina di vetro, a sua volta inserita in una base circolare di legno tornito.
9N239_4_46.tif.jpg1898Bottiglie di Leida in batteriaGabinetto di Fisica dell'Ottocento Ducretet E. & Lejeune, L. Si tratta di una batteria di quattro bottiglie di Leida, cilindriche, contenute in una scatola foderata di stagnola. Tramite delle aste che escono dai tappi di sughero che chiudono le bottiglie, le armature interne sono collegate ad una sfera di ottone. Le armature esterne e quelle interne sono collegate in modo da realizzare un collegamento in parallelo.
10N64_17_7.tif.jpg-Pila termoelettricaGabinetto di Fisica dell'Ottocento Questa pila si compone di venticinque coppie antimonio-bismuto, contenute in una scatola di legno cilindrica. Le sbarrettine di ogni coppia, alcune delle quali sono spezzate, sono disposte l'una a stretto contatto con l'altra, pur rimanendo isolate elettricamente da una vernice. I due poli della pila fuoriescono dalla scatola lateralmente.
11N40_2_64.tif.jpg-Orologio perpetuo di Zamboni trasformato in elettroscopioGabinetto di Fisica dell'Ottocento In un'alta scatola di legno a base quadrata, con una parete mobile e con i bordi superioried inferiori sporgenti e torniti, sono contenute quattro pile a secco Zamboni, collegate tra loro in serie. I due poli liberi delle pile sono in contatto elettrico con due montanti fissati su due piedi di legno tornito che si innalzano dal tetto della scatola. I montanti a loro volta sostengono due lamine piatte verticali affacciate; la distanza tra queste, che è di qualche centimetro, può essere regolata spostando i piedi di legno lungo le due fessure praticate nel tetto della scatola.
12N97_3_20.tif.jpg-Bussole galvanoscopicheGabinetto di Fisica dell'Ottocento Dell'Acqua, Carlo Si tratta di tre bussole galvanoscopiche, due delle quali costituite da una bobina piatta diposta orizzontalmente, all'interno della quale è mobile uno dei due aghi magnetici di un sistema astatico. Il secondo ago si muove all'esterno della bobina, fungendo da lancetta indicatrice su una scala circolare, divisa in quattro settori di 90°, con divisioni ogni 2° e con gli zeri disposti parallelamente alle spire. Il terzo strumento è dotato di un solo ago magnetico e, invece che di una bobina, di un semplice tratto rettilineo di filo. Tutti gli apparati hanno una base e il sistema di contenimento della bussola in legno. Su ogni scatola sono fissati due serrafili a cui sono collegati i capi della bobina o il tratto rettilineo di filo.
13H2_12_17.tif.jpg1850Fotometro di RitchieGabinetto di Fisica dell'Ottocento Su una colonnina tornita con basamento zavorrato è posta orizzontalmente una cassetta parallelepipeda di legno annerito aperta alle due estremità. All'interno della cassetta è collocato un cartone bianco, piegato a V, con lo spigolo rivolto verso un'apertura praticata sul davanti del fotometro. I due lati del cartone sono entrambi ben visibili all'osservatore . La posizione della cassetta può essere regolata grazie a un manico che scorre nella colonnina fermato tramite una grossa vite di legno.
14N60_2_86a.tif.jpg-PilaGabinetto di Fisica dell'Ottocento Questa pila si presenta come un cilindro di rame che poggia su di una base circolare. Nella parte superiore del cilindro si diparte una struttura a cono. In un alloggimento cilindrico cavo di ceramica, che funge da vaso poroso, è sospesa, tramite un piccolo legnetto, una colonna di zinco, che termina nella parte superiore con un serrafili. Il cilindro di ceramica è collocato all'interno del cilindro di rame; nella parte superiore di quest'ultimo sono presenti dei piccoli fori, che permettevano il passaggio della soluzione verso la zona interna della pila.
15N60_2_86b.tif.jpg-PilaGabinetto di Fisica dell'Ottocento Questa pila si presenta come un cilindro di rame che poggia su di una base circolare. Nella parte superiore del cilindro si diparte una struttura a cono. In un alloggimento cilindrico cavo di ceramica, che funge da vaso poroso, è sospesa, tramite un piccolo legnetto, una colonna di zinco, che termina nella parte superiore con un serrafili (spezzato). Il cilindro di ceramica è collocato all'interno del cilindro di rame; nella parte superiore di quest'ultimo sono presenti dei piccoli fori, che permettevano il passaggio della soluzione verso la zona interna della pila.
16N74_3_1.tif.jpg-Cassetta di resistenzeGabinetto di Fisica dell'Ottocento Hartmann & Braun La cassetta contiene dieci bobine (avvolte bifilarmente) di lega metallica ognuna avente una resistenza di 100000 OHM. I contatti recano le cifre dall'uno al dieci. Sul coperchio vi sono inoltre le scritte " x 100000 OHM ", " RICHTIG BEI 17 GRAD CELSIUS ", " 1 OHM = 106,0 cm/mm^2 Hg 0°C".
17N19_2_46.tif.jpg-Macchina elettrostatica di WimshurstGabinetto di Fisica dell'Ottocento La macchina a dodici dischi è in realtà composta da sei macchine di Wimshurt collegate in parallelo. I dischi sono azionati da un asse comune collegato ad un volano recante la cinghia di trasmissione per il motore (oggi scomparso) che azionava la macchina. Due grosse bottiglie di Leida possono essere collegate ai collettori, recanti i pettini. La macchina è racchiusa in una vetrina, al di fuori della quale sporgono due elettrodi distanziabili muniti di manici isolanti di ebanite.
18N248_18_95.tif.jpg-Bobine per esperienze sulle correnti indotteGabinetto di Fisica dell'Ottocento La bobina di filo sottile, i cui capi terminano con una coppia di serrafili, è avvolta su di un rocchetto di legno. Esso è ancorato a due montanti che poggiano su di una base di legno rettangolare, la quale è sostenuta da una colonna di legno a base circolare, tornita e zavorrata. Sul bordo esterno del cilindro, sotto i serrafili, sono riportate queste incisioni: "FERRO" (sulla N 248 a) e "RAME" (sulla N 248 b). Lo strumento è dotato di due accessori: a) asta in legno con manico e tubo di rame; b) solenoide con manico e anima estraibile di ferro.
19N70_21_71.tif.jpg-Apparecchio per lo studio dell'effetto PeltierGabinetto di Fisica dell'Ottocento Ruhmkorff Heinrich Daniel L'apparecchio è in realtà composto da due strumenti distinti.\r\nIl primo è costituito essenzialmente da un termoscopio di Rumford. In ognuna delle bolle di questo, unite da un tubo capillare lungo il quale è posta una scala argentata millimetrica, a zero centrale, lunga 200 mm., si trova una coppia di antimonio-bismuto. Il secondo strumento si compone essenzialmente di una lamina (oggi mancante) formata da tre parti: quelle esterne di rame e quella centrale di bismuto.
20N140_2_24.tif.jpg-Macchina dinamo-elettrica di LaddGabinetto di Fisica dell'Ottocento Tecnomasio La macchina dinamo-elettrica è montata su di una massiccio intelaiatura di legno. E' dotata di un grosso volano munito di due manovelle, un asse recante una puleggia e un sistema planetario di ingranaggi. La puleggia è collegata al rotore della macchina tramite quattro cinghie di cuoio. Il rotore è formato da due avvolgimenti a doppio T, detti di Siemens. Lo statore è composto da due elettromagneti piatti, montati sulle espansioni polari entro le quali gira il rotore.