Si prega di utilizzare questo identifier per indicare o collegarsi a questo documento: http://hdl.handle.net/20.500.12460/137995
Titolo: Antonio Giuseppe Gorini
Data secolare: XX secolo
Frazione del periodo: Secondo decennio
Fondo: Gorini, Antonio Giuseppe (Nino) 
Tipo di inquadratura: medio primo piano
Tipologia dell'unità di descrizione: positivo
Dimensioni: 127 x 85 mm
In relazione con: Inaugurazione dell'anno accademico 1918-19 / R. Università di Pavia
Descrizione estrinseca: 
Nome del padre e della madre: Mario Gorini e Carlotta Carcano
Luogo e data di nascita: Varese, 23 novembre 1896
Facoltà e anno di immatricolazione: Medicina e Chirurgia, a.a. 1914-1915
Numero di matricola: 1646
Luogo e data di morte: Montello (Treviso), 15 giugno 1918
Grado militare – corpo militare di appartenenza: tenente nel 28° Reggimento Artiglieria da campagna, 111° Batteria O. P. C. Autotrainata, 36° Gruppo
Benemerenze e motivazioni: Medaglia di bronzo al valore militare, Medaglia d’argento al valore militare (commutata in Medaglia d’oro con Regio Decreto 19 ottobre 1919) e Medaglia d’oro al valor militare
“Sottocomandante di batteria dimostrò in ogni contingenza ed infuse nei suoi dipendenti calma e coraggio. Scoppiato un pezzo ed incendiatosi un vicino deposito di munizioni, cercava di circoscrivere l’incendio trasportando egli stesso casse di esplosivo in combustione. Sebbene fosse stato proiettato a distanza dallo scoppio del deposito, cooperava a rimettere in efficienza i pezzi validi, assicurando la sollecita ripresa del fuoco. – Quota 611 del Kuk, 17 agosto 1917”
“Comandante di sezione, malgrado l’intenso e aggiustato fuoco nemico che colpiva in pieno tutti e due i pezzi, riusciva a rimetterne uno in efficienza. Attaccata la batteria alla baionetta per parte dei nemici, la difese fino all’estremo; preferì sacrificarsi piuttosto che cedere terreno al nemico. – Montello, 15 giugno 1918”.
“Comandante di sezione, malgrado l’intenso fuoco nemico che colpiva in pieno i due pezzi, riusciva a metterne uno in efficienza, attaccata la batteria alla baionetta da parte del nemico la difese col moschetto e cadde ucciso fra le braccia del proprio Capitano a cui cercò far scudo col proprio corpo. – Montello, 15 giugno 1918”
Note: Fotografia su cartoncino, mm 250x160
URI: http://hdl.handle.net/20.500.12460/137995
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