Si prega di utilizzare questo identifier per indicare o collegarsi a questo documento: http://hdl.handle.net/20.500.12460/1234
Nome oggetto: Reostato di Jacobi
Autore: Jest  (costruttore)
Ambito disciplinare: fisica
elettricità e magnetismo
Parole chiave: elettricità e magnetismo
Data: 1852 circa
Fondo: Gabinetto di Fisica dell'Ottocento 
Descrizione: 
Questo reostato (o resistenza variabile) è montato su di un tavolinetto di legno tramite due sostegni i legno tornito. Il reostato di Jacobi si compone di un cilindro di legno sula quale vi è un avvolgimento di filo non isolato; il filo è di rame e di costantana. Un capo del filo termina in un disco metallico che ruota in una stretta vaschetta di legno appoggiata alla base, in cui era contenuto mercurio. \r\nNel mercurio pescava anche un filo metallico, oggi mancante, con l'altro capo collegato ad un serrafilo avvitato sulla base nelle vicinanze della vaschetta. Sul cilindro è montato un binario di ottone a sezione triangolare, isolato dal filo; lungo il binario, su cui è saldato un serrafilo, può scorrere un cursore che mantiene il contatto col filo sottostante. Il cursore, nella parte a contatto con il filo, è sagomato in modo tale da scorrere lungo l'elica quando il cilindro ruota, tramite una manovella; è così possibile inserire tra i due serrafili un numero variabile di spire.\r\nIl cursore scorre su di una scala orizzontale recante la scritta "Metres" e andante da 0 a 31,5. La scala micrometrica circolare è divisa in gradi e va da 0° a 360°; un nonio permette la lettura a 3'.
Funzione: 
E' un dispositivo elettrico resistivo variabile, che serve per la regolazione dell'intensità di corrente elettrica, difatti viene disposto in serie al carico utilizzatore.
Modalità d'uso: 
La rotazione provoca uno spostamento laterale del cursore; è così possibile, avendo il cursore come secondo polo del reostato, inserire nel circuito un numero maggiore o minore di spire, aumentando o diminuendo la resistenza di detto circuito.
URI: http://hdl.handle.net/20.500.12460/1234
Compare nelle collezioni:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università

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