Si prega di utilizzare questo identifier per indicare o collegarsi a questo documento: http://hdl.handle.net/20.500.12460/1198
Nome oggetto: Macchina elettrostatica di Voss
Autore: Dall'Eco, A.  (costruttore)
Ambito disciplinare: fisica
Parole chiave: elettricità e magnetismo
Data: 1902 circa
Fondo: Gabinetto di Fisica dell'Ottocento 
Iscrizione: A. DALL'ECO FIRENZE VIA GIOTTO N° 2 BIS
Descrizione: 
Questo grande generatore elettrostatico è montato su un massiccio tavolo di legno e possiede due dischi di vetro fissi (dischi di campo) e due rotanti; è perciò multipla. Ogni disco fisso porta diametralmente due tubi ricurvi, muniti di spazzole per mantenere la carica. Le armature dei dischi fissi sono di carta e portano due dischi di stagno collegati da una striscia dello stesso materiale. I conduttori diametrali (quattro), posti in contatto in vicinanza dei dischi mobili, recano una serie di punte e delle spazzole che sfregano su delle pastiglie di stagno poste in numero di sei su ogni disco mobile. I dischi vengono fatti ruotare tramite una manovella munita di una coppia di pulegge sulle quali scorrono le cinghie di trasmissione. L'elettricità fornita dalla macchina viene raccolta da due collettori, muniti di pettini, e terminanti con due elettrodi aventi manici isolanti fra i quali scoccano le scintille. Ai collettori sono fissati due elettrodi formati da aste con manico isolante e terminanti con sfere fra le quali si scaricano le scintille. L'armatura interna di una bottiglia di Leida posta sulla base della macchina è collegata con uno dei collettori; la seconda bottiglia è andata perduta.
Funzione: 
Questa macchina fu molto diffusa sia nei laboratori di fisica per esperienze di elettrostatica, che nei gabinetti di elettroterapia. Per un maggiore approfondimento si rimanda alla seguente bibliografia: Gray J., Les machines électriques à influence, Paris, Gauthier-Villars & Fils, 1892, p.120
Modalità d'uso: 
I dischi vengono fatti ruotare tramite una manovella, l'elettricità fornita dalla macchina viene raccolta da due collettori, fra le sfere si scaricano le scintille. Per un maggiore approfondimento si rimanda alla seguente bibliografia: Gray J., Les machines électriques à influence, Paris, Gauthier-Villars & Fils, 1892, p.120
URI: http://hdl.handle.net/20.500.12460/1198
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Compare nelle collezioni:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università

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