Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12460/1198
DC FieldValue
dc.contributor.authorDall'Eco, A.
dc.coverage.temporal1902 circa
dc.date.accessioned2019-10-30T13:02:48Z
dc.date.available2019-10-30T13:02:48Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/1198
dc.descriptionQuesto grande generatore elettrostatico è montato su un massiccio tavolo di legno e possiede due dischi di vetro fissi (dischi di campo) e due rotanti; è perciò multipla. Ogni disco fisso porta diametralmente due tubi ricurvi, muniti di spazzole per mantenere la carica. Le armature dei dischi fissi sono di carta e portano due dischi di stagno collegati da una striscia dello stesso materiale. I conduttori diametrali (quattro), posti in contatto in vicinanza dei dischi mobili, recano una serie di punte e delle spazzole che sfregano su delle pastiglie di stagno poste in numero di sei su ogni disco mobile. I dischi vengono fatti ruotare tramite una manovella munita di una coppia di pulegge sulle quali scorrono le cinghie di trasmissione. L'elettricità fornita dalla macchina viene raccolta da due collettori, muniti di pettini, e terminanti con due elettrodi aventi manici isolanti fra i quali scoccano le scintille. Ai collettori sono fissati due elettrodi formati da aste con manico isolante e terminanti con sfere fra le quali si scaricano le scintille. L'armatura interna di una bottiglia di Leida posta sulla base della macchina è collegata con uno dei collettori; la seconda bottiglia è andata perduta.
dc.subjectfisica
dc.subject.otherelettricità e magnetismo
dc.titleMacchina elettrostatica di Voss
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumberN20
dc.identifier.inventorynumber938
dc.identifier.shelfmarkDipartimento di Fisica "A. Volta"
dc.identifier.form8e040-00094
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn02024273
dc.type.definitionMacchina elettrostatica di Voss
dc.subject.keywordsgeneratore ad induzione
dc.subject.keywordscollettori
dc.subject.keywordsscintille
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1980- 1999
dc.date.inventory1922-1959
dc.description.collectionGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.description.collectionnotesIl Gabinetto di Fisica dell'Ottocento ospita gli strumenti raccolti dai successori di Alessandro Volta (1745-1827) alla cattedra di Fisica dell'ateneo pavese fino alla metà degli anni trenta del XX secolo, quando l'Istituto di Fisica fu spostato, come altri istituti scientifici, dal palazzo centrale dell'Università all'attuale sede. La collezione è una testimonianza di come le attività di ricerca e di didattica in fisica sperimentale rimasero intense anche dopo la morte del fisico comasco. Volta lasciò la cattedra di Fisica nel 1804 a Pietro Configliachi (1777-1844) ma continuò a lavorare a Pavia e ad interessarsi dell'incremento del Gabinetto di Fisica. L'ultimo inventario che contiene la firma di Volta risale al 1819. Tra i successori di Volta si deve ricordare in particolare Giuseppe Belli (1791-1860), che diresse il Gabinetto intorno alla metà del XIX secolo e arricchì notevolmente la collezione, anche con diversi apparecchi di sua invenzione. La dimensione della collezione già all'epoca del Belli era notevole e venne ulteriormente ampliata dal suo successore, Giovanni Cantoni (1818-1897) e dagli altri scienziati che a lui seguirono, Adolfo Bartoli (1851-1896) e Michele Cantone. (1857-1932).
dc.contributor.authorrolecostruttore
dc.type.materialandtechniqueottone/ laccatura
dc.type.materialandtechniquevetro
dc.type.materialandtechniqueebanite
dc.type.materialandtechniquelegno
dc.type.materialandtechniquestagno
dc.format.misucm
dc.format.misucm
dc.format.misucm
dc.format.misa165
dc.format.misa76
dc.format.misn107
dc.format.misd80
dc.format.misl88
dc.description.functionQuesta macchina fu molto diffusa sia nei laboratori di fisica per esperienze di elettrostatica, che nei gabinetti di elettroterapia. Per un maggiore approfondimento si rimanda alla seguente bibliografia: Gray J., Les machines électriques à influence, Paris, Gauthier-Villars & Fils, 1892, p.120
dc.description.useI dischi vengono fatti ruotare tramite una manovella, l'elettricità fornita dalla macchina viene raccolta da due collettori, fra le sfere si scaricano le scintille. Per un maggiore approfondimento si rimanda alla seguente bibliografia: Gray J., Les machines électriques à influence, Paris, Gauthier-Villars & Fils, 1892, p.120
dc.relation.inscriptionclassdocumentaria
dc.relation.inscriptionlanguageITA
dc.relation.inscriptiontechniquea incisione
dc.relation.inscriptionfontlettere capitali
dc.relation.inscriptionpositionsu una targa sul tavolo
dc.relation.inscriptiontranscriptionA. DALL'ECO FIRENZE VIA GIOTTO N° 2 BIS
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia di confronto
dc.relation.bibliographyauthorsBrenni P.
dc.relation.bibliographytitleGli strumenti di fisica dell'Istituto Tecnico Toscano - Elettricità e magnetismo
dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
dc.coverage.spatialpvcnPavia
dc.coverage.spatialpvccPavia
item.fulltextWith Fulltext
item.grantfulltextopen
item.owningcollection20.500.12460/444
item.treefondsrootGabinetto di Fisica dell'Ottocento
item.size165 x 88 cm
item.size76 x N/A cm
item.sizeN/A x N/A cm
item.locationPavia, PV
Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
Show simple item record

Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.