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PreviewData di pubblicazioneTitoloFondo RadiceTestata RadiceAutore/iAltri autoriDescrizioneTipoTipologia fisica
61DSCN0268.TIF.jpg-PellicanoSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Su un manico in avorio a sezione ottagonale, si innesta una barretta di acciaio incurvata all'infuori alla sua estremità. Su di essa è fissata, tramite una vite, una seconda barretta, terminate con un gancio a doppia punta. La lunghezza di questa seconda barretta, dalla vite al gancio, è regolabile, in quanto essa risulta composta di due pezzi, che si incastrano l'uno nell'altro in diverse posizioni grazie alla presenza di quattro denti nel primo pezzo e di due finestre nel secondo. In base alla lunghezza di questa parte la pinza può avere diversi gradi di apertura.
62N41_2_65.tif.jpg-Elettrometro di PeltierGabinetto di Fisica dell'Ottocento Peltier, Jean Charles Athanase Lo strumento è racchiuso in una custodia cilindrica di vetro appoggiata su una base circolare di legno munita di tre piedini calanti per livellarlo al piano d'appoggio, nell'ipotesi che questo sia orizzontale. Una colonnina di vetro, che si innalza dal centro della base dello strumento, regge una piccola piattaforma di ottone, al centro della quale è fissata una punta che sostiene l'equipaggio mobile, parte centrale dello strumento. L'equipaggio mobile, sostenuto da una punta, è una lancetta costituita da un leggero filo metallico, su cui è fissato un piccolo ago magnetico disposto parallelamente. Dalla piattafoma di ottone sporgono lateralmente, all'altezza della lancetta, due asticciole terminanti con piccole sfere, le quali hanno la funzione di indici fissi. Poggiandosi alla piattaforma e innalzandovisi al di sopra si trova un ponticello su cui è montata una sbarretta verticale, che fuoriesce dalla custodia di vetro terminando con una sferetta. Questa sferetta presenta due buchi, uno dei quali filettato, che appunto serve per avvitare la stessa; l'altro liscio, che probabilmente serviva per inserire altri dispositivi, come ad esempio un condensatore. Sulla superficie esterna del contenitore cilindrico è incollata una striscia di carta graduata suddivisa in quattro parti, ognuna con divisioni ogni due gradi, da 0° a 90°.
63N45_1124_70.png.jpg-Elettrometro a micrometroGabinetto di fisica di Alessandro Volta Veau Delaunay, Claude Lo strumento è composto da una scatola rettangolare di cristallo, posta su uno zoccolo di legno verniciato, munito di quattro piedi a vite che consentivano di mettere lo strumento perfettamente in piano. Su una delle pareti laterali della scatola è fissata una madrevite all'interno della quale gira una vite; sulla parte esterna di questa vite è fissato un disco di cristallo diviso in 360 gradi. Sulla base di legno dell'apparecchio è fissata, in corrispondenza alla parte inferiore del disco di cristallo, una lamina di metallo graduata che serve ad indicare i gradi del disco e il numero di passi della vite. Sul lato opposto della scatola di cristallo è inserita un'asta scorrevole. Sulla faccia superiore della scatola è fissato un cappellotto di ottone, che termina in una pinzetta cui potevano essere sospese una o due sottili foglioline metalichele le cui estremità inferiori arrivavano, all'interno della scatola, all'altezza della vite e dell'asta scorrevole.
64N165_21_57.tif.jpg-Isteresimetro di EwingGabinetto di Fisica dell'Ottocento Santarelli, Giorgio ; Ewing, James Alfred Su una basetta quadrata di marmo munita di tre piedini (due fissi ed uno a vite calante) sono fissati due montanti di ottone, uno dei quali sostiene il campione in esame, l'altro un magnete permanente. Il campione, posto tra i poli del magnete, è costituito da un pacchetto di lastrine rettangolari disposte verticalmente lungo la dimensione maggiore, mantenute serrate da due morsetti contro un supporto di ottone ricoperto, sulla faccia di appoggio, da una lastrina di ebanite. Il pacchetto può essere fatto ruotare attorno alla perpendicolare passante per il centro grazie ad una puleggia a frizione che trasmette il movimento ad una ruota motrice munita di manovella. Il magnete, che forma una C la cui apertura è chiusa in posizione di riposo dal pacchetto di lastrine, può seguire parzialmente la rotazione di queste. Esso infatti è munito di un coltello di acciaio, posto al centro e rivolto verso l'interno, tramite il quale si appoggia sul solco di una piastrina orizzontale di agata sostenuta da un braccio che sporge dal relativo montante. In cima a quest'ultimo è fissata una lamina di avorio arcuata disposta orizzontalmente, su cui è incisa una scala lineare a zero centrale ampia circa 40° con 220 suddivisioni, che permette di misurare l'angolo di cui ruota il magnete; esso infatti è munito alla sommità di un lungo indice verticale la cui punta è piegata ad angolo retto verso la scala. Una paletta verticale sporge al di sotto del magnete e si muove all'interno di una scatola parallelepipeda contenente un liquido frenante, bloccata sulla base tra due mollette a squadra.La paletta è fissata ad un'astina verticale filettata che passa attraverso il magnete e sostiene nel tratto superiore una vite munita di una grossa manopola zigrinata che fa da contrappeso; la regolazione in altezza di questa manopola permette di variare la sensibilità dello strumento. Quando questo non è in funzione, il magnete può essere bloccato su due astine verticali allineate lungo il coltello e passanti attraverso il braccio di sostegno, le quali possono essere alzate o abbassate tramite una manopola zigrinata che comanda un eccentrico. Su una delle astine è fissata un'asticciola orizzontale piegata in modo da abbracciare il magnete e da limitarne le oscillazioni. Due contrappesi regolabili a vite, fissati sul magnete appena sopra il coltello e da parti opposte rispetto a questo, permettono l'azzeramento dello strumento, che può essere regolato con maggiore precisione agendo sul piedino a vite calante.
501966651_8.tif.jpg-Coltello per dissezioniSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Brambilla, Giovanni Alessandro ; Malliard, Joseph Coltello falcato, con impugnatura di avorio a sezione ottagonale. La lama è ispessita dalla parte opposta al tagliente.
6N236.tif.jpg-Pila campione di ClarkGabinetto di Fisica dell'Ottocento Carpentier, Jules ; Clark, Josiah Latimer Si tratta di una pila campione in scatola cilindrica d'ottone, con coperchio di ebanite recante due serrafili, accanto ai quali vi sono incise le due sigle: Zn, Hg. L'elemento è affondato nella paraffina all'interno della scatola e non è visibile. Generalmente in questo modello il polo positivo è formato da una lamina di platino immersa in una pasta composta di mercurio, solfato di mercurio e solfato di zinco. Il polo negativo è formato da un'asta di zinco amalgamata immersa in cristalli di solfato di zinco. Il tutto è ricoperto da una soluzione satura di solfato di zinco.
7N93_20_46.tif.jpg-Moltiplicatore di SchweiggerGabinetto di Fisica dell'Ottocento Schweigger, Johann Salomo Christoph Su un telaietto di legno, dotato di 4 piedini ricurvi è avvolto un sottile filo di rame ricoperto di seta, che forma una bobina a sezione rettangolare; gli estremi del filo sono connessi a due serrafili. Su una punta posta al centro della bobina, fissata sulla base del teleietto, veniva appoggiato un ago magnetico (oggi mancante). Ad un estremo della base del telaietto è fissata una piccola scala di ottone ampia 30° a zero centrale.
8G26_1709_85.png.jpg-Termometro indicatore a quadranteGabinetto di fisica di Alessandro Volta Bellani, Angelo Si tratta di un termometro in vetro e legno. Nel tubo contenente il liquido termometrico era posto un piccolo galleggiante (oggi mancano sia il liquido termometrico sia il galleggiante), che saliva o scendeva a causa della dilatazione o contrazione del liquido dovuta a variazioni di temperatura. Il galleggiante era legato ad un filo che avvolgeva l'asse della lancetta ed era tenuto in tensione da un piccolo peso. I movimenti del galleggiante erano trasmessi tramite il filo alla lancetta, che si muoveva su una scala circolare, da -10° a +25°. I mezzi gradi sono marcati con un punto, gli intervalli di un grado con un trattino; le temperature sono scritte, a mano, in inchiostro nero ogni 5°. Sul quadrante sono pure presenti le scritte: presso i 10° "Temperato"; presso i 25° "Caldissimo"; presso i 30° "Caldo"; presso i -5° "Freddissimo".
9DSCN0268.TIF.jpg-PellicanoSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Su un manico in avorio a sezione ottagonale si innesta una pinza dentaria composta da una barretta di acciaio che se incurva all'infuori alla sua estremità, alla quale è fissato con una vite un gancio a doppia punta.
1001966662_7.TIF.jpg-Bistouri cachéMalliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro ; Baseilhac, Jean Su un'impugnatura d'avorio è montato un dispositivo nel quale una lama curva, tagliente lungo la parte convessa, rimane nascosta all'interno di una guaina di acciaio e fuoriesce premendo una leva fissata alla base della lama stessa, dalla parte del lato convesso dello strumento. Una vite permette di fissare la lama all'interno dello strumento e la leva all'esterno, accanto all'impugnatura. Una seconda piccola leva, fissata con una vite sotto la prima, ne consente il movimento elastico. L'impugnatura dello strumento ha sei facce, su ciascuna delle quali sono scritti i numeri che indicano sei differenti gradi di apertura della lama (rispettivamente 5, 7, 11, 15, 13, 9). Un bottoncino posto al di sopra del manico permette di alzare o abbassare una piccola leva che va ad inserirsi in sei indentellature che si trovano in corrispondenza delle sei facce. Alzando la leva il manico si trova libero di ruotare raggiungendo i diversi gradi di apertura. Abbassando la leva esso si blocca nella posizione prescelta.
11D8_807_17.png.jpg-Pompa aspirante e prementeGabinetto di fisica di Alessandro Volta Questa pompa è costituita da due cilindri di vetro, uniti da un condotto di ottone. All'interno del primo cilindro scorre uno stantuffo. Due valvole sul fondo dei due cilindri si aprono verso l'alto.
12N193_19_26.tif.jpg-Apparecchio di Ampere per mostrare l'azione elettrodinamica tra le correnti elettricheGabinetto di Fisica dell'Ottocento Si tratta di due grossi strumenti. Il primo (N 193 a) consiste di una lunga colonna di ottone, avvitata ad una base rettangolare di legno. Sulla colonna è presente una struttura di legno, ruotabile parallelamente alla base, dotata di vite di ottone che funge da fermo. Su di essa è avvitata un'asta di legno trapezoidale, inclinabile nella direzione perpendicolare alla base; ai suoi estremi sono presenti 4 serrafili di ottone. Sopra questa struttura di legno è presente un'altra struttura di legno a forma rettangolare, sul cui bordo è avvolto un filamento analogo a quello utilizzato per le bobine di induzione. La struttura può scorrere sulla colonna principale di ottone mediante una cerniera di ebanite dotata di vite di ottone e può essere inclinata rispetto alla colonna stessa; sui due lati vicini al punto in cui è incernierata sono presenti due serrafili, collegati agli estremi del filamento. Il secondo strumento (N 193 b) consiste di una lunga colonna di ottone, avvitata ad una base rettangolare di legno. Ai due lati della colonna sono presenti due cilindretti di ottone, dotati nella parte superiore di due dadi circolari svitabili.
13DSCN0415.TIF.jpg-Strumento per legatureSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Su un manico in avorio a sezione circolare si innesta una barretta metallica più sottile, terminate all'estremità con una mezzaluna posta perpendicolarmente rispetto a essa. La barretta è inoltre dotata, in prossimità del manico, di due sporgenze laterali, sulle quali sono presenti due forellini. Altri due piccoli fori si trovano sulla mezzaluna, ai lati della barrette che la sostiene. Attraverso questi fori scorreva un filo che poteva essere stretto per praticare legature.
14DSCN0290.TIF.jpg-DilatatoreSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Strumento bivalve, curvo, i cui bracci presentano, quando sono accostati, una forma a semi-cono e terminano ad ansa nell'impugnatura. Lo strumento si apre esercitando una pressione sull'impugnatura, all'interno della quale è fissata una piccola leva (fissata con una vite a uno dei bracci e incidente sull'altro) che consente la chiusura dello strumento al venir meno della pressione.
15H13_1299_50.png.jpg-Specchio circolare concavo - convessoGabinetto di fisica di Alessandro Volta Lo specchio concavo-convesso è costituito da una porzione di superficie sferica di metallo, lucida da entrambe le parti. Si possono perciò ottenere le immagini di un oggetto, per riflessione sia dalla superficie concava che da quella convessa. La dimensione dell'immagine e la posizione in cui essa si forma dipendono dalla posizione dell'oggetto rispetto allo specchio. La cornice di legno è incernierata su una forcella di metallo, fissata su un supporto di legno.
16H27_802_47.png.jpg-Apparecchio con sette specchi per la ricomposizione della luce biancaGabinetto di fisica di Alessandro Volta Un sostegno a colonna con un basamento circolare reca un'asta orizzontale sulla quale sono posti sette specchietti circolari: essi possono essere ruotati, alzati, abbassati e spostati orizzontalmente. Gli specchi vengono posizionati in modo che su di essi cadano i sette raggi principali dello spettro, ottenuto per dispersione della luce solare attraverso un prisma di vetro. Orientando gli specchi opportunamente, è possibile concentrare i raggi riflessi in un unico punto dello schermo, ricomponendo così la luce bianca.
17DSCN0283.TIF.jpg-SiringotomoSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Lama ricurva in acciaio, tagliente lungo il lato concavo, dotata di un apice lancelolato.
18DSCN0417.TIF.jpg-Strumento per legatureSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Su un manico in avorio a sezione circolare si innesta una barretta metallica, più sottile, terminate con un ampio anello, che presenta una scanalatura nella parte interna. La barretta è inoltre dotata, in prossimità del manico, di due sporgenze laterali, sulle quali sono presenti due forellini. Altri due piccoli fori si trovano sull'anello, ai lati della barretta che lo sostiene. Attraverso questi fori, e nella scanalatura, scorreva un filo che poteva essere stretto per praticare legature.
19N230_1961_30.png.jpg-TorpediniGabinetto di fisica di Alessandro Volta Due vasi cilindrici, con l'imboccatura sigillata da un foglio di cartapecora, contengono una torpedine immersa in una soluzione conservante. Le torpedini sono pesci che, come il gimnoto, il siluro e altri, al contatto danno una scarica elettrica e, nel Settecento e nell'Ottocento, erano oggetto di studio da parte dei Fisici.
20N20_2_47.tif.jpg-Macchina elettrostatica di VossGabinetto di Fisica dell'Ottocento Dall'Eco, A. Questo grande generatore elettrostatico è montato su un massiccio tavolo di legno e possiede due dischi di vetro fissi (dischi di campo) e due rotanti; è perciò multipla. Ogni disco fisso porta diametralmente due tubi ricurvi, muniti di spazzole per mantenere la carica. Le armature dei dischi fissi sono di carta e portano due dischi di stagno collegati da una striscia dello stesso materiale. I conduttori diametrali (quattro), posti in contatto in vicinanza dei dischi mobili, recano una serie di punte e delle spazzole che sfregano su delle pastiglie di stagno poste in numero di sei su ogni disco mobile. I dischi vengono fatti ruotare tramite una manovella munita di una coppia di pulegge sulle quali scorrono le cinghie di trasmissione. L'elettricità fornita dalla macchina viene raccolta da due collettori, muniti di pettini, e terminanti con due elettrodi aventi manici isolanti fra i quali scoccano le scintille. Ai collettori sono fissati due elettrodi formati da aste con manico isolante e terminanti con sfere fra le quali si scaricano le scintille. L'armatura interna di una bottiglia di Leida posta sulla base della macchina è collegata con uno dei collettori; la seconda bottiglia è andata perduta.