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http://hdl.handle.net/20.500.12460/1205
Nome oggetto: | Macchina elettrostatica di Wimshurst | Ambito disciplinare: | fisica | Parole chiave: | elettricità e magnetismo | Data: | sec. XX (inizio) |
Fondo: | Gabinetto di Fisica dell'Ottocento | Iscrizione: | L. BONETTI In PARIS | Descrizione: | La macchina a dodici dischi è in realtà composta da sei macchine di Wimshurt collegate in parallelo. I dischi sono azionati da un asse comune collegato ad un volano recante la cinghia di trasmissione per il motore (oggi scomparso) che azionava la macchina. Due grosse bottiglie di Leida possono essere collegate ai collettori, recanti i pettini. La macchina è racchiusa in una vetrina, al di fuori della quale sporgono due elettrodi distanziabili muniti di manici isolanti di ebanite. |
Funzione: | Questo generatore veniva probabilmente utilizzato per applicazioni terapeutiche di elettricità statica (franklinizzazione) |
Modalità d'uso: | I dischi sono azionati da un asse comune collegato ad un volano recante la cinghia di trasmissione per il motore che azionava la macchina. Due grosse bottiglie di Leida possono essere collegate ai collettori, recanti i pettini. La scintilla scocca fra detti conduttori. |
URI: | http://hdl.handle.net/20.500.12460/1205 | Licenza di utilizzo: | Tutti i diritti riservati |
Compare nelle collezioni: | Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università |
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