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dc.contributor.authorBrambilla, Giovanni Alessandro
dc.contributor.authorMalliard, Joseph
dc.coverage.temporalsec. XVIII
dc.date.accessioned2019-10-30T13:02:03Z
dc.date.available2019-10-30T13:02:03Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/858
dc.descriptionScatola, priva del coperchio un tempo esistente, rivestita di pelle rossa con decorazioni a secco lungo i bordi, e foderata di velluto verde. In essa sono posizionati, in appositi alloggiamenti (alcuni dei quali contornati da passamaneria dorata), una cinquantina di strumenti (alcuni dei quali oggi mancanti) utilizzati nell'operazione della fistola lacrimale e delle palpebre. Sul lato anteriore della scatola si trovano la parte inferiore della serratura, in metallo dorato, e due ganci, sempre in metallo dorato, che servivano alla chiusura della scatola; si trova anche un'etichetta di carta recante la scritta 'Fistola lagrimale e delle palpebre'. Su uno dei lati della scatola è applicata un'etichetta di carta, recante la scritta 'Cassetta N. VIII Pro fistula lacrimali et palpebris'.
dc.relation.haspart1 catino oftalmico, 1 siringa per i vasi lacrimali (con 11 punte di diverse dimensioni e materiali), 1 pinzetta, 1 tornichetto, 1 pinzetta fenestrata, 1 pinzetta oftalmica, 4 blefarossisti, 1 cauterio, 2 strumenti per il recupero dello specillo, 1 specillo, 2 trequarti, 1 bisturi
dc.subjectmedicina e veterinaria
dc.subject.otherchirurgia
dc.subject.otheroftalmologia
dc.titleStrumentario chirurgico per interventi sull'occhio (Cassetta N. VIII Pro fistula lacrimalis et palpebris)
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumber1896
dc.identifier.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.identifier.form8e020-00469
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn01966667
dc.type.definitionStrumentario chirurgico per interventi sull'occhio
dc.subject.keywordsFistola lacrimale
dc.subject.keywordspalpebre
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1937
dc.description.collectionStrumentario chirurgico
dc.description.collectionholderGiovanni Alessandro Brambilla
dc.description.collectionnotesGiovanni Alessandro Brambilla (1728-1800) fece realizzare lo strumentario chirurgico dal coltellinaio Joseph Malliard o Maliar (1748-1814), fornendo come modelli non solo strumenti di manifattura francese e inglese, ma anche le tavole del suo Instrumentarium chirurgicum militare Austriacum, preziosa fonte che testimonia l'evoluzione della strumentaria chirurgica nel Settecento, pubblicata in tedesco nel 1780 e in latino nel 1782. \r\nUna raccolta di strumenti venne inviata in Russia, altre sono conservate nell'Istituto di Storia della Medicina dell'Università di Vienna nell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. \r\nOgni cassetta è dedicata ad un particolare tipo di operazione. \r\nA Pavia giunse in dono da Vienna, all'ospedale San Matteo, presumibilmente nel 1786. Dal San Matteo lo strumentario passò poi all'Università. Vicende sfavorevoli travagliarono la raccolta, che andò mutilandosi e deteriorandosi e fu ben presto dimenticata. Già nel 1831 si lamentava "la maniera e 'l luogo onde sono provvisoriamente collocati questi strumenti" e nel 1845 parecchi di essi erano andati perduti, come risulta dall'Inventario dei mobili e delle suppellettili scientifiche appartenenti all'armamentario chirurgico dell'Università di Pavia, conservato all'Archivio di Stato di Pavia.\r\nLa collezione, che in origine constava di trentasei scatole di ferri chirurgici, è attualmente costituita da trenta cassette di legno, tutte prive del coperchio, ricoperte esternamente di pelle rossa e dotate internamente di una base rivestita di velluto, nella quale si trovano degli alloggiamenti sagomati per accogliere i vari strumenti. Gli alloggiamenti sono spesso bordati da passamaneria dorata.
dc.coverage.temporalfractionseconda metà
dc.contributor.authorroleprogettista
dc.contributor.authorrolecostruttore
dc.type.materialandtechniquelegno
dc.type.materialandtechniquepelle
dc.type.materialandtechniquevelluto
dc.type.materialandtechniqueacciaio
dc.type.materialandtechniqueavorio
dc.type.materialandtechniquecotone
dc.format.misucm
dc.format.misa6
dc.format.misn41
dc.format.misp33,5
dc.description.functionGli strumenti erano utilizzati negli interventi chirurgici sull'occhio e in particolare nel caso di fistola lacrimale. L'otturazione delle vie lacrimali, conseguenza di una dacriocistite, porta alla dilatazione del sacco lacrimale e, nei casi più gravi al manifestarsi di una fistola. A. Scarpa, nel suo "Saggio di osservazioni e d'esperienze sulle malattie degli occhi" (1801) distingueva il 'flusso palpebrale puriforme', uno "stato non naturale delle vie lagrimali, in cui, compresso il sacco, d'altronde sano internamente ed esternamente, rifluisce pei punti una materia viscida, granulosa, gialliccia, simile alla marcia" dalla 'fistola lacrimale' vera e propria, in cui "non solamente il sacco lagrimale, oltre d'essere assai disteso, è ulcerato e fungoso internamente, ma pertugiato altresì e corroso esternamente, e qualche volta anche complicato da carie dell'osso unguis".
dc.description.usePer la cura del flusso palpebrale puriforme nelle forme più avanzate e della fistola lacrimale, A. Scarpa consigliava di procedere in questo modo: "collocato il malato a sedere, e ritenuto convenientemente il di lui capo da un ajutante, il Chirurgo gli ordinerà di chiudere le palpebre, e gli terrà dolcemente compresse quelle del lato affetto coll'indice e il medio di una mano, mentre coll'altra porterà la punta di un Bistorino retto immediatamente sotto quella macchietta biancastra dei tegumenti, che naturalmente vedesi in tutti dalla parte del naso poco dopo la commissura interna delle palpebre [...] e spinto innanzi francamente il coltello, penetrerà nella cavità del sacco lacrimale, indi condurrà la sezione [...]. Inciso il sacco [...] introdurrà [...] uno specillo [...] che spingerà per il canale nasale fin entro la corrispondente narice [...]. Ritirato poi lo specillo, introdurrà nel canale nasale una candeletta di cera [...]; in una parola, che la candeletta mantenga dilatato il canale nasale. [...] Occupato così il canale nasale, esplorerà il Chirurgo [...] tutta l'ampiezza non naturale del sacco lagrimale [...]; ciò gli servirà di norma pel tratto successivo, onde calcolare i progressi del ristringimento di tutto il sacco [...]. Empirà per ultimo il chirurgo diligentemente tutta la cavità del sacco lagrimale di filaccie molli che manterrà in sito mediante una compressa e la fascia monocolo". Le filacce erano intrise di sostanze più o meno escarotiche (a seconda della gravità del male) per far stringere ogni giorno di più la cavità del sacco. Dopo aver constatato la riduzione delle dimensioni del sacco lacrimale il chirurgo ritirava la candeletta di cera, sostituendole altri strumenti che servivano a mantenere ancora dilatato il canale e anche a comprimere moderatamente il sacco lacrimale fino a che questo non appariva sgonfio.
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia specifica
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dc.relation.bibliographytypebibliografia di confronto
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dc.relation.bibliographyauthorsBrambilla G. A.
dc.relation.bibliographyauthorsMostra storica
dc.relation.bibliographyauthorsTerenna G./ Vannozzi F.
dc.relation.bibliographyauthorsBennion E.
dc.relation.bibliographytitleIoan. Alexand. Brambilla ... Instrumentarium chirurgicum militare Austriacum
dc.relation.bibliographytitleGiovanni Alessandro Brambilla nella cultura medica del Settecento europeo
dc.relation.bibliographytitleMostra storica del libro e dello strumento di chirurgia : 14-17 ottobre 1973
dc.relation.bibliographytitleStrumenti medici dei secoli XVIII-XIX
dc.relation.bibliographytitleRagguaglio degli strumenti chirurgici del secolo XVIII
dc.relation.bibliographytitleAntique Medical Instruments
dc.relation.bibliographyplaceMilano
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dc.relation.bibliographyplaceLondon
dc.relation.bibliographyyear1782
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dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
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dc.coverage.spatialpvccPavia
dc.relation.urlhttp://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00469/
item.fulltextWith Fulltext
item.grantfulltextopen
item.owningcollection20.500.12460/444
item.treefondsrootSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla
item.size6 x N/A cm
item.locationPavia, PV
Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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