Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12460/754
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dc.contributor.authorHartmann & Braun
dc.coverage.temporal1866 ca.
dc.date.accessioned2019-10-30T13:01:48Z
dc.date.available2019-10-30T13:01:48Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/754
dc.descriptionSu una base circolare di legno con tre piedini a viti calanti è montato orizzontalmente un tubo di ottone sul quale possono scorrere due bobine, il cui asse è posto orizzontalmente. La corrente da misurare viene lanciata nelle due bobine, che sono montate da parti opposte rispetto al magnete a campana, alloggiato all'interno di un cilindro di rame. Una bobina è formata da due circuiti separati, l'altra da tre circuiti separati. Un livello a bolla permette di mettere lo strumento orizzontale. Le bobine portano inciso "143,3 Ohm 138,8" e "136,8 Ohm 133,6". Sul tubo che reca le bobine vi è una scala semicentimetrica andante da entrambe le parti da 6 a 21 cm. Sopra il cilindro si innalza un tubo di vetro terminante con un serrafilo di ottone, al quale era appeso il magnete tramite un filo. Uno specchietto (oggi mancante) era fissato ad un'asticella solidale con il magnete, e può essere osservato attraverso una finestrella circolare aperta in un alloggiamento alla base del tubo di vetro.
dc.subjectfisica
dc.subject.otherelettricità e magnetismo
dc.titleGalvanometro di Wiedemann
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumberN110
dc.identifier.inventorynumber1036
dc.identifier.inventorynumber329
dc.identifier.shelfmarkDipartimento di Fisica "A. Volta"
dc.identifier.form8e020-00246
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn01966647
dc.type.definitionGalvanometro di Wiedemann
dc.subject.keywordsmisura di corrente
dc.subject.keywordscampo magnetico
dc.subject.keywordsmagnete
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1980- 1999
dc.date.inventory1922- 1959
dc.date.inventory1887
dc.description.collectionGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.description.collectionnotesIl Gabinetto di Fisica dell'Ottocento ospita gli strumenti raccolti dai successori di Alessandro Volta (1745-1827) alla cattedra di Fisica dell'ateneo pavese fino alla metà degli anni trenta del XX secolo, quando l'Istituto di Fisica fu spostato, come altri istituti scientifici, dal palazzo centrale dell'Università all'attuale sede. La collezione è una testimonianza di come le attività di ricerca e di didattica in fisica sperimentale rimasero intense anche dopo la morte del fisico comasco. Volta lasciò la cattedra di Fisica nel 1804 a Pietro Configliachi (1777-1844) ma continuò a lavorare a Pavia e ad interessarsi dell'incremento del Gabinetto di Fisica. L'ultimo inventario che contiene la firma di Volta risale al 1819. Tra i successori di Volta si deve ricordare in particolare Giuseppe Belli (1791-1860), che diresse il Gabinetto intorno alla metà del XIX secolo e arricchì notevolmente la collezione, anche con diversi apparecchi di sua invenzione. La dimensione della collezione già all'epoca del Belli era notevole e venne ulteriormente ampliata dal suo successore, Giovanni Cantoni (1818-1897) e dagli altri scienziati che a lui seguirono, Adolfo Bartoli (1851-1896) e Michele Cantone. (1857-1932).
dc.contributor.authorrolecostruttore
dc.type.materialandtechniqueottone
dc.type.materialandtechniquelegno
dc.type.materialandtechniquevetro
dc.format.misucm
dc.format.misa50
dc.format.misn43
dc.format.misp25
dc.description.functionI galvanometri sono strumenti atti a rivelare e misurare la corrente elettrica passante all'interno di un circuito.
dc.description.useQuando una corrente attraversa le due bobine, poste alla stessa distanza dal centro, in direzione opposta, lo specchio non subisce alcuna deviazione. Spostando una delle bobine si osserva invece una deviazione. Si può modificare la sensibilità dello strumento sia spostando che cambiando le bobine. La lettura avviene facendo riflettere sullo specchio magnetico un raggio luminoso che viene poi proiettato su di una scala.
dc.relation.inscriptionclassdocumentaria
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dc.relation.inscriptiontechniquea incisione
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dc.relation.inscriptionfontcorsivo
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dc.relation.inscriptionpositionsulla base
dc.relation.inscriptionpositionsul cilindro di rame
dc.relation.inscriptiontranscriptionN.° 16
dc.relation.inscriptiontranscriptionHartmann & Braun\r\nFrankfurt A/M
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia di confronto
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dc.relation.bibliographyauthorsBrenni P.
dc.relation.bibliographyauthorsTurner Gerard L' E.
dc.relation.bibliographytitleGli strumenti di fisica dell'Istituto Tecnico Toscano - Elettricità e magnetismo
dc.relation.bibliographytitleLa strumentazione elettrica dell'Ottocento - Mostra di strumenti e libri dalla Pila di Volta all'era dell'elettricità
dc.relation.bibliographytitleScientific Instruments - Nineteenth Century
dc.relation.bibliographyplacePavia
dc.relation.bibliographyplaceStati Uniti e Canada
dc.relation.bibliographyyear1999
dc.relation.bibliographyyear1983
dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
dc.coverage.spatialpvcnPavia
dc.coverage.spatialpvccPavia
dc.relation.urlhttp://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00246/
item.fulltextWith Fulltext
item.grantfulltextopen
item.owningcollection20.500.12460/444
item.treefondsrootGabinetto di Fisica dell'Ottocento
item.size50 x N/A cm
item.locationPavia, PV
Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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