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http://hdl.handle.net/20.500.12460/637
DC Field | Value | |
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dc.contributor.author | Bellani, Angelo | |
dc.coverage.temporal | 1811 | |
dc.date.accessioned | 2019-10-30T13:01:31Z | |
dc.date.available | 2019-10-30T13:01:31Z | |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/20.500.12460/637 | |
dc.description | Il tubo del termometro è fissato con filo di metallo ad un'asta metallica graduata e termina in un prolungamento di vetro a forma di uncino. \r\nHa due scale incise su di una lamina di zinco. La scala di sinistra, tenendo il bulbo grosso in basso, è numerata dall'alto in basso, dall'1 al 29; la seconda scala è identica alla prima ma è capovolta e si può leggere tenendo il bulbo grosso verso l'alto. | |
dc.subject | fisica | |
dc.subject.other | termologia | |
dc.title | Termometrografo | |
dc.date.note | analisi storica | |
dc.identifier.inventorynumber | G21 | |
dc.identifier.form | 8e020-00123 | |
dc.type.form | PST | |
dc.identifier.region | 03 | |
dc.identifier.nctn | 01966568 | |
dc.type.definition | Termometrografo | |
dc.subject.keywords | temperatura | |
dc.subject.keywords | dilatazione termica | |
dc.subject.keywords | termoscopio | |
dc.coverage.spatialabbreviation | PV | |
dc.coverage.shelfmark | Museo per la Storia dell'Università | |
dc.date.inventory | 1980- 1999 | |
dc.description.collection | Gabinetto di Fisica di Alessandro Volta | |
dc.description.collectionholder | Alessandro Volta | |
dc.description.collectionnotes | Il Gabinetto di Fisica dell'Università di Pavia venne aperto nel 1771, grazie alla riforma degli studi iniziata dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e continuata da suo figlio Giuseppe II. Il primo direttore fu il padre scolopio Carlo Barletti, che alla fine del 1772 fu nominato professore di Fisica sperimentale all'Università.\r\nAll'arrivo di Volta a Pavia nel 1778, Barletti divenne responsabile dell'insegnamento di Fisica classica o generale, mentre Volta ricoprì quello di Fisica sperimentale o particolare. La prima includeva statica, dinamica, idrostatica, idraulica e fisica astronomica, che formavano la parte più matematizzata della fisica. La seconda, che riguardava i fenomeni concernenti elettricità, magnetismo, calore, pneumatica, acustica, meteorologia e ottica, era più fenomenologica e sperimentale.\r\nVolta arricchì il Gabinetto con numerosi strumenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa e con molti altri da lui stesso ideati e realizzati con l'ausilio di validissimi artigiani.\r\nIl gabinetto di Fisica divenne non soltanto un posto dove Volta potesse sperimentare e insegnare, ma anche una sala da esposizione e un attraente teatro che doveva impressionare i visitatori. Molti degli strumenti venivano infatti utilizzati da Volta, oltre che per attività di ricerca, anche per esperienze pubbliche, tenute due volte la settimana, da Dicembre a Giugno. A queste partecipavano, insieme con gli studenti (per i quali il Professore teneva lezioni quotidiane), numerosi spettatori, per cui venne appositamente costruito nell'Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l'odierna Aula Volta.\r\nNel 1804, Volta lasciò ufficialmente la cattedra a Pietro Configliachi, ma continuò a lavorare a Pavia e a mostrare interesse verso i nuovi strumenti. Nel 1819, l'ultimo inventario firmato da Volta attesta la presenza nel Gabinetto di Fisica di circa seicento strumenti.\r\nNon tutti questi strumenti sono giunti sino a noi: alcuni andarono infatti distrutti nell'incendio del padiglione della mostra allestita a Como nel 1899 per il centenario dell'invenzione della pila, altri furono distrutti dall'uso o andarono persi nei traslochi succedutisi nel corso degli anni, l'ultimo dei quali imposto dalla Seconda Guerra Mondiale.\r\n | |
dc.contributor.authorrole | costruttore | |
dc.type.materialandtechnique | vetro | |
dc.type.materialandtechnique | mercurio | |
dc.type.materialandtechnique | zinco | |
dc.format.misu | cm | |
dc.format.misa | 30 | |
dc.format.misl | 1,3 | |
dc.description.function | Questo particolare termometro veniva chiamato termometrografo in quanto la temperatura, che si deduceva dalla posizione all'interno del tubo capillare di una piccola quantità di mercurio, poteva essere letta in un momento diverso da quello in cui era stata rilevata. \r\nVenne inventato da Angelo Bellani allo scopo di misurare la temperatura di luoghi non raggiungibili dallo sperimentatore, come ad esempio il fondo dei laghi o dei mari e per questo venne anche denominato "termometro per luoghi inaccessibili". | |
dc.relation.inscriptionclass | documentaria | |
dc.relation.inscriptionlanguage | ITA | |
dc.relation.inscriptiontechnique | a incisione | |
dc.relation.inscriptionfont | corsivo | |
dc.relation.inscriptiontranscription | Termometrografo per luoghi inaccessibili. A. Bellani inventò e fece in Monza. 1811. | |
dc.description.preservationstate | buono | |
dc.relation.bibliographytype | bibliografia specifica | |
dc.relation.bibliographyauthors | Strumenti Alessandro | |
dc.relation.bibliographytitle | Gli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia | |
dc.relation.bibliographyplace | Milano | |
dc.relation.bibliographyyear | 2002 | |
dc.coverage.spatialpvcs | Italia | |
dc.coverage.spatialpvcr | Lombardia | |
dc.coverage.spatialpvcn | Pavia | |
dc.coverage.spatialpvcc | Pavia | |
dc.relation.url | http://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00123/ | |
item.fulltext | No Fulltext | |
item.grantfulltext | none | |
item.owningcollection | 20.500.12460/444 | |
item.size | 30 x 1,3 cm | |
item.location | Pavia, PV | |
Appears in Collections: | Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università |
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