Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12460/620
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dc.contributor.authorLeslie, John
dc.coverage.temporalsec. XIX
dc.date.accessioned2019-10-30T13:01:29Z
dc.date.available2019-10-30T13:01:29Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/620
dc.descriptionIl termometro differenziale di Leslie è un termometro ad aria. Lo strumento è posto su una base rettangolare di legno ed è costituito da due globi di vetro pieni d aria, oggi mancanti, uniti tramite un tubo ad U, fissato su un sostegno di legno, parzialmente riempito di un liquido colorato. Due scale sono marcate a mano in inchiostro nero su entrambe le facce del termoscopio. Le scale sono divise in gradi e le temperature sono scritte ogni 5 gradi. La scala sul davanti va da 0° a +100° ed è lunga 34 cm. La scala sul retro va da 0° a +100° ma è lunga 35,5 cm.
dc.subjectfisica
dc.subject.othertermologia
dc.titleTermometro differenziale di Leslie
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondGabinetto di fisica di Alessandro Volta
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumberG16
dc.identifier.inventorynumber342
dc.identifier.inventorynumber299
dc.identifier.inventorynumber1747
dc.identifier.inventorynumber230
dc.identifier.shelfmarkDipartimento di Fisica "A. Volta"
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dc.identifier.form8e020-00106
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn01966551
dc.type.definitionTermometro differenziale di Leslie
dc.subject.keywordscalore
dc.subject.keywordstemperatura
dc.subject.keywordsdilatazione aria
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1980- 1999
dc.date.inventory1845- 1859
dc.date.inventory1870
dc.date.inventory1922- 1959
dc.description.collectionGabinetto di Fisica di Alessandro Volta
dc.description.collectionholderAlessandro Volta
dc.description.collectionnotesIl Gabinetto di Fisica dell'Università di Pavia venne aperto nel 1771, grazie alla riforma degli studi iniziata dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e continuata da suo figlio Giuseppe II. Il primo direttore fu il padre scolopio Carlo Barletti, che alla fine del 1772 fu nominato professore di Fisica sperimentale all'Università. All'arrivo di Volta a Pavia nel 1778, Barletti divenne responsabile dell'insegnamento di Fisica classica o generale, mentre Volta ricoprì quello di Fisica sperimentale o particolare. La prima includeva statica, dinamica, idrostatica, idraulica e fisica astronomica, che formavano la parte più matematizzata della fisica. La seconda, che riguardava i fenomeni concernenti elettricità, magnetismo, calore, pneumatica, acustica, meteorologia e ottica, era più fenomenologica e sperimentale. Volta arricchì il Gabinetto con numerosi strumenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa e con molti altri da lui stesso ideati e realizzati con l'ausilio di validissimi artigiani. Il gabinetto di Fisica divenne non soltanto un posto dove Volta potesse sperimentare e insegnare, ma anche una sala da esposizione e un attraente teatro che doveva impressionare i visitatori. Molti degli strumenti venivano infatti utilizzati da Volta, oltre che per attività di ricerca, anche per esperienze pubbliche, tenute due volte la settimana, da Dicembre a Giugno. A queste partecipavano, insieme con gli studenti (per i quali il Professore teneva lezioni quotidiane), numerosi spettatori, per cui venne appositamente costruito nell'Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l'odierna Aula Volta. Nel 1804, Volta lasciò ufficialmente la cattedra a Pietro Configliachi, ma continuò a lavorare a Pavia e a mostrare interesse verso i nuovi strumenti. Nel 1819, l'ultimo inventario firmato da Volta attesta la presenza nel Gabinetto di Fisica di circa seicento strumenti. Non tutti questi strumenti sono giunti sino a noi: alcuni andarono infatti distrutti nell'incendio del padiglione della mostra allestita a Como nel 1899 per il centenario dell'invenzione della pila, altri furono distrutti dall'uso o andarono persi nei traslochi succedutisi nel corso degli anni, l'ultimo dei quali imposto dalla Seconda Guerra Mondiale.
dc.coverage.temporalfractioninizio
dc.contributor.authorroleinventore
dc.type.materialandtechniquevetro
dc.type.materialandtechniqueliquido
dc.type.materialandtechniquelegno
dc.format.misucm
dc.format.misa50
dc.format.misn25
dc.format.misp9
dc.description.functionI termometri differenziali erano in grado di misurare la differenza tra la temperatura dell'ambiente e quella della sorgente in osservazione.
dc.description.useQuando il globo superiore viene riscaldato, l aria si dilata e spinge verso il basso la colonnina di liquido, che si alza nell'altro braccio. La differenza di temperatura tra le due sfere si legge sulla scala affiancata al tubo termometrico.
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia specifica
dc.relation.bibliographyauthorsStrumenti Alessandro
dc.relation.bibliographytitleGli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia
dc.relation.bibliographyplaceMilano
dc.relation.bibliographyyear2002
dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
dc.coverage.spatialpvcnPavia
dc.coverage.spatialpvccPavia
dc.relation.urlhttp://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00106/
item.owningcollection20.500.12460/444
item.size50 x N/A cm
item.grantfulltextopen
item.fulltextWith Fulltext
item.datenull - null
item.treefondsrootGabinetto di fisica di Alessandro Volta
item.locationPavia, PV
Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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