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http://hdl.handle.net/20.500.12460/600
DC Field | Value | |
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dc.contributor.author | Fromond, Giovanni Francesco | |
dc.coverage.temporal | sec. XVIII | |
dc.date.accessioned | 2019-10-30T13:01:26Z | |
dc.date.available | 2019-10-30T13:01:26Z | |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/20.500.12460/600 | |
dc.description | La cassetta, di legno, foderata in velluto verde, contiene quarantanove vetri ottici di forma (prismi, cubi, coni e lastre), colore e qualità differenti e uno strumento per orientare nel modo desiderato i prismi. Nella cassetta sono poi contenuti alcuni fogli che ne descrivono il contenuto. Lo strumento per orientare nel modo desiderato i prismi (H 29 a) è montato su di una base di ebano ed è formato da tre lastre di ottone, sulla superiore delle quali è possibile, tramite un morsetto, fissare un prisma o un altro vetro ottico. Tramite un sistema di tre viti è possibile orientare e far ruotare detto prisma nella direzione voluta. | |
dc.subject | fisica | |
dc.subject.other | ottica | |
dc.title | Cassetta con vetri ottici | |
dc.rights.license | Tutti i diritti riservati | |
dc.date.note | analisi storica | |
dc.identifier.inventorynumber | H29 (H29 a) | |
dc.identifier.inventorynumber | 720 | |
dc.identifier.inventorynumber | 332 | |
dc.identifier.inventorynumber | 2135 | |
dc.identifier.inventorynumber | 608 | |
dc.identifier.shelfmark | Dipartimento di Fisica "A. Volta" | |
dc.identifier.shelfmark | Dipartimento di Fisica "A. Volta" | |
dc.identifier.form | 8e020-00086 | |
dc.type.form | PST | |
dc.identifier.region | 03 | |
dc.identifier.nctn | 01966531 | |
dc.type.definition | Cassetta con vetri ottici | |
dc.subject.keywords | rifrazione | |
dc.subject.keywords | indice di rifrazione | |
dc.coverage.spatialabbreviation | PV | |
dc.coverage.shelfmark | Museo per la Storia dell'Università | |
dc.date.inventory | 1980- 1999 | |
dc.date.inventory | 1845- 1859 | |
dc.date.inventory | 1870 | |
dc.date.inventory | 1922- 1959 | |
dc.description.collection | Gabinetto di Fisica di Alessandro Volta | |
dc.description.collectionholder | Alessandro Volta | |
dc.description.collectionnotes | Il Gabinetto di Fisica dell'Università di Pavia venne aperto nel 1771, grazie alla riforma degli studi iniziata dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e continuata da suo figlio Giuseppe II. Il primo direttore fu il padre scolopio Carlo Barletti, che alla fine del 1772 fu nominato professore di Fisica sperimentale all'Università. All'arrivo di Volta a Pavia nel 1778, Barletti divenne responsabile dell'insegnamento di Fisica classica o generale, mentre Volta ricoprì quello di Fisica sperimentale o particolare. La prima includeva statica, dinamica, idrostatica, idraulica e fisica astronomica, che formavano la parte più matematizzata della fisica. La seconda, che riguardava i fenomeni concernenti elettricità, magnetismo, calore, pneumatica, acustica, meteorologia e ottica, era più fenomenologica e sperimentale. Volta arricchì il Gabinetto con numerosi strumenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa e con molti altri da lui stesso ideati e realizzati con l'ausilio di validissimi artigiani. Il gabinetto di Fisica divenne non soltanto un posto dove Volta potesse sperimentare e insegnare, ma anche una sala da esposizione e un attraente teatro che doveva impressionare i visitatori. Molti degli strumenti venivano infatti utilizzati da Volta, oltre che per attività di ricerca, anche per esperienze pubbliche, tenute due volte la settimana, da Dicembre a Giugno. A queste partecipavano, insieme con gli studenti (per i quali il Professore teneva lezioni quotidiane), numerosi spettatori, per cui venne appositamente costruito nell'Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l'odierna Aula Volta. Nel 1804, Volta lasciò ufficialmente la cattedra a Pietro Configliachi, ma continuò a lavorare a Pavia e a mostrare interesse verso i nuovi strumenti. Nel 1819, l'ultimo inventario firmato da Volta attesta la presenza nel Gabinetto di Fisica di circa seicento strumenti. Non tutti questi strumenti sono giunti sino a noi: alcuni andarono infatti distrutti nell'incendio del padiglione della mostra allestita a Como nel 1899 per il centenario dell'invenzione della pila, altri furono distrutti dall'uso o andarono persi nei traslochi succedutisi nel corso degli anni, l'ultimo dei quali imposto dalla Seconda Guerra Mondiale. | |
dc.coverage.temporalfraction | ultimo quarto | |
dc.contributor.authorrole | costruttore | |
dc.type.materialandtechnique | vetro | |
dc.type.materialandtechnique | legno | |
dc.type.materialandtechnique | metallo | |
dc.type.materialandtechnique | stoffa | |
dc.format.misu | cm | |
dc.format.misa | 10 | |
dc.format.misn | 31 | |
dc.format.misp | 20 | |
dc.description.function | Con questi vetri ottici essi era possibile compiere varie esperienze di ottica, soprattutto relative alla rifrazione, mettendo in evidenza come i diversi tipi di pasta e di lavorazione del vetro influiscano sull' indice di rifrazione stesso. | |
dc.description.preservationstate | buono | |
dc.relation.bibliographytype | bibliografia specifica | |
dc.relation.bibliographyauthors | Strumenti Alessandro | |
dc.relation.bibliographytitle | Gli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia | |
dc.relation.bibliographyplace | Milano | |
dc.relation.bibliographyyear | 2002 | |
dc.coverage.spatialpvcs | Italia | |
dc.coverage.spatialpvcr | Lombardia | |
dc.coverage.spatialpvcn | Pavia | |
dc.coverage.spatialpvcc | Pavia | |
dc.relation.url | http://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00086/ | |
item.fulltext | With Fulltext | |
item.grantfulltext | open | |
item.owningcollection | 20.500.12460/444 | |
item.size | 10 x N/A cm | |
item.location | Pavia, PV | |
Appears in Collections: | Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università |
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