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http://hdl.handle.net/20.500.12460/589
DC Field | Value | |
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dc.coverage.temporal | sec. XIX | |
dc.date.accessioned | 2019-10-30T13:01:25Z | |
dc.date.available | 2019-10-30T13:01:25Z | |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/20.500.12460/589 | |
dc.description | Un sostegno a colonna con un basamento circolare reca un'asta orizzontale sulla quale sono posti sette specchietti circolari: essi possono essere ruotati, alzati, abbassati e spostati orizzontalmente. Gli specchi vengono posizionati in modo che su di essi cadano i sette raggi principali dello spettro, ottenuto per dispersione della luce solare attraverso un prisma di vetro. Orientando gli specchi opportunamente, è possibile concentrare i raggi riflessi in un unico punto dello schermo, ricomponendo così la luce bianca. | |
dc.subject | fisica | |
dc.subject.other | ottica | |
dc.title | Apparecchio con sette specchi per la ricomposizione della luce bianca | |
dc.rights.license | Tutti i diritti riservati | |
dc.relation.fond | Gabinetto di fisica di Alessandro Volta | |
dc.date.note | analisi storica | |
dc.identifier.inventorynumber | H27 | |
dc.identifier.inventorynumber | 731 | |
dc.identifier.inventorynumber | 372 | |
dc.identifier.inventorynumber | 2068 | |
dc.identifier.inventorynumber | 541 | |
dc.identifier.shelfmark | Dipartimento di Fisica "A. Volta" | |
dc.identifier.shelfmark | Dipartimento di Fisica "A. Volta" | |
dc.identifier.form | 8e020-00074 | |
dc.type.form | PST | |
dc.identifier.region | 03 | |
dc.identifier.nctn | 01966520 | |
dc.type.definition | Apparecchio con sette specchi per la ricomposizione della luce bianca | |
dc.subject.keywords | spettro | |
dc.subject.keywords | dispersione della luce | |
dc.subject.keywords | prisma | |
dc.subject.keywords | raggi di luce | |
dc.subject.keywords | colore | |
dc.coverage.spatialabbreviation | PV | |
dc.coverage.shelfmark | Museo per la Storia dell'Università | |
dc.date.inventory | 1980- 1999 | |
dc.date.inventory | 1845- 1859 | |
dc.date.inventory | 1870 | |
dc.date.inventory | 1922- 1959 | |
dc.description.collection | Gabinetto di Fisica di Alessandro Volta | |
dc.description.collectionholder | Alessandro Volta | |
dc.description.collectionnotes | Il Gabinetto di Fisica dell'Università di Pavia venne aperto nel 1771, grazie alla riforma degli studi iniziata dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e continuata da suo figlio Giuseppe II. Il primo direttore fu il padre scolopio Carlo Barletti, che alla fine del 1772 fu nominato professore di Fisica sperimentale all'Università. All'arrivo di Volta a Pavia nel 1778, Barletti divenne responsabile dell'insegnamento di Fisica classica o generale, mentre Volta ricoprì quello di Fisica sperimentale o particolare. La prima includeva statica, dinamica, idrostatica, idraulica e fisica astronomica, che formavano la parte più matematizzata della fisica. La seconda, che riguardava i fenomeni concernenti elettricità, magnetismo, calore, pneumatica, acustica, meteorologia e ottica, era più fenomenologica e sperimentale. Volta arricchì il Gabinetto con numerosi strumenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa e con molti altri da lui stesso ideati e realizzati con l'ausilio di validissimi artigiani. Il gabinetto di Fisica divenne non soltanto un posto dove Volta potesse sperimentare e insegnare, ma anche una sala da esposizione e un attraente teatro che doveva impressionare i visitatori. Molti degli strumenti venivano infatti utilizzati da Volta, oltre che per attività di ricerca, anche per esperienze pubbliche, tenute due volte la settimana, da Dicembre a Giugno. A queste partecipavano, insieme con gli studenti (per i quali il Professore teneva lezioni quotidiane), numerosi spettatori, per cui venne appositamente costruito nell'Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l'odierna Aula Volta. Nel 1804, Volta lasciò ufficialmente la cattedra a Pietro Configliachi, ma continuò a lavorare a Pavia e a mostrare interesse verso i nuovi strumenti. Nel 1819, l'ultimo inventario firmato da Volta attesta la presenza nel Gabinetto di Fisica di circa seicento strumenti. Non tutti questi strumenti sono giunti sino a noi: alcuni andarono infatti distrutti nell'incendio del padiglione della mostra allestita a Como nel 1899 per il centenario dell'invenzione della pila, altri furono distrutti dall'uso o andarono persi nei traslochi succedutisi nel corso degli anni, l'ultimo dei quali imposto dalla Seconda Guerra Mondiale. | |
dc.coverage.temporalfraction | inizio | |
dc.type.materialandtechnique | vetro | |
dc.type.materialandtechnique | metallo | |
dc.format.misu | cm | |
dc.format.misa | 59 | |
dc.format.misl | 40 | |
dc.description.function | Lo strumento era utilizzato per ottenere la ricomposizione della luce bianca | |
dc.description.use | Gli specchi vengono posizionati in modo che su di essi cadano i sette raggi principali dello spettro, ottenuto per dispersione della luce solare attraverso un prisma di vetro. Orientando gli specchi opportunamente, è possibile concentrare i raggi riflessi in un unico punto di uno schermo, ricomponendo così la luce bianca. | |
dc.description.preservationstate | buono | |
dc.relation.bibliographytype | bibliografia specifica | |
dc.relation.bibliographyauthors | Strumenti Alessandro | |
dc.relation.bibliographytitle | Gli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia | |
dc.relation.bibliographyplace | Milano | |
dc.relation.bibliographyyear | 2002 | |
dc.coverage.spatialpvcs | Italia | |
dc.coverage.spatialpvcr | Lombardia | |
dc.coverage.spatialpvcn | Pavia | |
dc.coverage.spatialpvcc | Pavia | |
dc.relation.url | http://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00074/ | |
item.owningcollection | 20.500.12460/444 | |
item.size | 59 x 40 cm | |
item.grantfulltext | open | |
item.fulltext | With Fulltext | |
item.date | null - null | |
item.treefondsroot | Gabinetto di fisica di Alessandro Volta | |
item.location | Pavia, PV | |
Appears in Collections: | Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università |
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