Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12460/1206
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dc.contributor.authorDell'Acqua, Carlo
dc.contributor.authorBelli Giuseppe
dc.coverage.temporal1830 circa
dc.date.accessioned2019-10-30T13:02:49Z
dc.date.available2019-10-30T13:02:49Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/1206
dc.descriptionSi tratta del primo generatore elettrostatico ad induzione con disco in vetro e settori metallici. Tramite una manovella e un sistema di cinghie epulegge è possibile far ruotare un disco di vetro, munito di settori di stagno, all'interno di una massiccia sactola metallica. La cassa metallica, apribile, contiene al suo interno due casse metalliche isolate da uno spesso strato di ceralacca. Entrambe le casse portano un caricatore che esc all'esterno della macchina. Due altri conduttori, collegati con un eccitatore fra i poli del quale scoccano le scintille, penetrano all'interno delle casse in modo da toccare, tramite delle leggere catenelle di ottone, i settori metallici posti sul disco di vetro.
dc.subjectfisica
dc.subject.otherelettricità e magnetismo
dc.titleMacchina elettrostatica di Belli
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumberN13
dc.identifier.inventorynumber1817
dc.identifier.inventorynumber300
dc.identifier.shelfmarkDipartimento di Fisica "A. Volta"
dc.identifier.form8e040-00102
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn02024281
dc.type.definitionMacchina elettrostatica di Belli
dc.subject.keywordsgeneratore elettrostatico
dc.subject.keywordsinduzione
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1980- 1999
dc.date.inventory1870
dc.date.inventory1922-1959
dc.description.collectionGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.description.collectionnotesIl Gabinetto di Fisica dell'Ottocento ospita gli strumenti raccolti dai successori di Alessandro Volta (1745-1827) alla cattedra di Fisica dell'ateneo pavese fino alla metà degli anni trenta del XX secolo, quando l'Istituto di Fisica fu spostato, come altri istituti scientifici, dal palazzo centrale dell'Università all'attuale sede. La collezione è una testimonianza di come le attività di ricerca e di didattica in fisica sperimentale rimasero intense anche dopo la morte del fisico comasco. Volta lasciò la cattedra di Fisica nel 1804 a Pietro Configliachi (1777-1844) ma continuò a lavorare a Pavia e ad interessarsi dell'incremento del Gabinetto di Fisica. L'ultimo inventario che contiene la firma di Volta risale al 1819. Tra i successori di Volta si deve ricordare in particolare Giuseppe Belli (1791-1860), che diresse il Gabinetto intorno alla metà del XIX secolo e arricchì notevolmente la collezione, anche con diversi apparecchi di sua invenzione. La dimensione della collezione già all'epoca del Belli era notevole e venne ulteriormente ampliata dal suo successore, Giovanni Cantoni (1818-1897) e dagli altri scienziati che a lui seguirono, Adolfo Bartoli (1851-1896) e Michele Cantone. (1857-1932).
dc.contributor.authorrolecostruttore
dc.contributor.authorroleinventore
dc.type.materialandtechniqueferro
dc.type.materialandtechniquelegno
dc.type.materialandtechniqueottone/ laccatura
dc.type.materialandtechniquecristallo
dc.type.materialandtechniquemetallo
dc.type.materialandtechniqueceralacca
dc.type.materialandtechniquestagnola
dc.format.misucm
dc.format.misucm
dc.format.misa136
dc.format.misn136
dc.format.misd49
dc.format.misl67,5
dc.description.functionQuesto strumento, che è probabilmente l'unico esemplare costruito, serviva per produrre alte tensioni.
dc.description.useSi carica leggermente una delle casse. Collegando il caricatore della cassa non elettrizzata con il corrispondente conduttore, dopo aver messo l'altro conduttore a terra, è possibile conferire, grazie ad un gioco di induzione elettrostatica, una forte carica elettrica alla cassa che non ne possedeva alcuna. Invertendo i collegamenti è poi possibile caricare anche la seconda cassa metallica. Quando queste sono cariche, continuando a far ruotare il disco, è possibile ottenere fra i poli dell'eccitatore una serie di nutrite scariche.
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia di confronto
dc.relation.bibliographyauthorsBrenni P.
dc.relation.bibliographytitleGli strumenti di fisica dell'Istituto Tecnico Toscano - Elettricità e magnetismo
dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
dc.coverage.spatialpvcnPavia
dc.coverage.spatialpvccPavia
item.size136 x 67,5 cm
item.sizeN/A x N/A cm
item.fulltextWith Fulltext
item.grantfulltextopen
item.locationPavia, PV
item.treefondsrootGabinetto di Fisica dell'Ottocento
item.owningcollection20.500.12460/444
Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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