Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12460/1121
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dc.coverage.temporalsec. XIX
dc.date.accessioned2019-10-30T13:02:41Z
dc.date.available2019-10-30T13:02:41Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/1121
dc.descriptionDue archi metallici sono incernierati a un estremo e terminano all'altro con una sferetta. Due impugnature di legno collegate agli archi mediante un'asta di vetro ricoperta di ceralacca permettono di avvicinare più o meno le sferette.
dc.subjectfisica
dc.subject.otherelettricità e magnetismo
dc.titleEccitatore
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumberN233
dc.identifier.inventorynumber325
dc.identifier.inventorynumber1842
dc.identifier.shelfmarkDipartimento di Fisica "A. Volta"
dc.identifier.form8e040-00014
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn01966681
dc.type.definitionEccitatore
dc.subject.keywordsscarica elettrica
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1980-1999
dc.date.inventory1904
dc.date.inventory1922-1959
dc.description.collectionGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.description.collectionnotesIl Gabinetto di Fisica dell'Ottocento ospita gli strumenti raccolti dai successori di Alessandro Volta (1745-1827) alla cattedra di Fisica dell'ateneo pavese fino alla metà degli anni trenta del XX secolo, quando l'Istituto di Fisica fu spostato, come altri istituti scientifici, dal palazzo centrale dell'Università all'attuale sede. La collezione è una testimonianza di come le attività di ricerca e di didattica in fisica sperimentale rimasero intense anche dopo la morte del fisico comasco. Volta lasciò la cattedra di Fisica nel 1804 a Pietro Configliachi (1777-1844) ma continuò a lavorare a Pavia e ad interessarsi dell'incremento del Gabinetto di Fisica. L'ultimo inventario che contiene la firma di Volta risale al 1819. Tra i successori di Volta si deve ricordare in particolare Giuseppe Belli (1791-1860), che diresse il Gabinetto intorno alla metà del XIX secolo e arricchì notevolmente la collezione, anche con diversi apparecchi di sua invenzione. La dimensione della collezione già all'epoca del Belli era notevole e venne ulteriormente ampliata dal suo successore, Giovanni Cantoni (1818-1897) e dagli altri scienziati che a lui seguirono, Adolfo Bartoli (1851-1896) e Michele Cantone. (1857-1932).
dc.coverage.temporalfractionsecondo quarto
dc.type.materialandtechniquemetallo
dc.type.materialandtechniquelegno
dc.type.materialandtechniqueceralacca
dc.type.materialandtechniquevetro
dc.format.misucm
dc.format.misa46
dc.format.misl80
dc.description.functionQuesto strumento veniva utilizzato principalmente per scaricare le bottiglie di Leida.
dc.description.useSi toccavano contemporaneamente con le sferette le due armature oppure si toccava solo l'armatura esterna e si avvicinava l'altra sferetta a quella dell'armatura interna sinché nell'aria interposta scoccava una scintilla.
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia specifica
dc.relation.bibliographytitleAlbert Einstein Ingegnere dell'Universo
dc.relation.bibliographyplaceMilano
dc.relation.bibliographyyear2005
dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
dc.coverage.spatialpvcnPavia
dc.coverage.spatialpvccPavia
item.fulltextWith Fulltext
item.grantfulltextopen
item.owningcollection20.500.12460/444
item.treefondsrootGabinetto di Fisica dell'Ottocento
item.size46 x 80 cm
item.locationPavia, PV
Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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