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PreviewData di pubblicazioneTitoloFondo RadiceTestata RadiceAutore/iAltri autoriDescrizioneTipoTipologia fisica
21MUS_7503.JPG.jpg-Microtomo a mano di RanvierFondo di microscopia del Museo Camillo Golgi Ranvier, Louis Lo strumento consta di un cilindro sormontato da una larga piattaforma e di un pistone azionato da una vite micrometrica. Al microtomo è abbinato un rasoio.Microtomo
22DSCN0287.TIF.jpg-Pinzette (2)Sezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Pinzette metalliche, internamente rivestite di pelle, i cui bracci si allargano e si chiudono per mezzo di una vite.
23D5_802_50.png.jpg-Vaso di TantaloGabinetto di fisica di Alessandro Volta Il bicchiere di vetro, montato su una base di ottone cava, contiene un tubo di vetro ricurvo aperto alle estremità, una di questa si innesta nella base, mentre l'altra si apre all'interno del vaso.
124DSCN0302.TIF.jpg-ColtelloSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Su un'impugnatura sagomata in avorio è montata una lama appuntita, convessa su uno dei lati e diritta sull'altro. Sono taglienti la parte convessa e circa la metà della parte dritta, che risulta invece ispessita nella parte non tagliente.
125DSCN0307.TIF.jpg-UncinoSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Su un manico in avorio a sezione circolare si innesta un uncino metallico, con punta acuminata.
126DSCN7421.TIF.jpg-Insufflatore di tabaccoSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Si tratta di uno strumento composito e scomponibile in varie parti. Ad una sorta di infusore (infundibulum) venivano collegati vari tipi di cannule e un mantice grazie al quale il fumo poteva essere sospinto nell'ano. L'infundibulum era costituito da un cilindro di legno (con entrambe le basi svitabili), nel quale era alloggiato un piccolo contenitore, sempre cilindrico, di ottone, dotato di buchi su entrambe le basi, che doveva contenere il tabacco da bruciare. La base inferiore del contenitore era denominata 'cinerario', poiché in essa si raccoglieva la cenere prodotta dalla combustione del tabacco. Un foro praticato sul lato permetteva la comunicazione con una cannula in cuoio, dotata di una punta rigida di avorio che veniva introdotta nell'ano. Al cilindro era avvitata una lunga cannula, sempre di legno, sulla quale era possibile innestare il mantice in pelle, a fisarmonica.
12701966632_4.tif.jpg-CauterioSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Brambilla, Giovanni Alessandro ; Malliard, Joseph Su un'impugnatura in avorio tornita è avvitata un'asta metallica ricurva, terminante con una calotta sferica. L'intera asta poteva essere svitata dall'impugnatura per essere posta nel fuoco.
12801966580.TIF.jpg-Microscopio sempliceScarpa, Antonio Si tratta di un microscopio semplice costituito da un cilindro di ottone, a un'estremità del quale è fissata la lente e chiuso all'altra estremità da un vetro (che consente l'illuminazione del preparato). Lo strumento è dotato di un'impugnatura di legno. All'interno del cilindro è posto un piccolo binario sul quale veniva inserito il preparato da osservare. Lo strumento è alloggiato in una cassettina di legno predisposta per ospitare (in apposite tavolette di legno disposte su tre ordini) 72 preparati (dei quali si conservano oggi una cinquantina di pezzi). I preparati sono costituiti da sottili laminette di ottone (lunghe 3,5 cm) recanti all'estremità un dischetto metallico del diametro di meno di un cm, su cui è applicato un piccolo cartone spalmato di sostanza picea per fissare il tessuto da esaminare.
129N137_17_9.tif.jpg-TelegrafoGabinetto di Fisica dell'Ottocento Dell'Acqua, Carlo Telegrafo di tipo Morse comune negli anni '60 del XIX secolo. L'apparato è costituito da tre pezzi: il numero "N137 a " è l'apparecchio telegrafico vero e proprio, "N137 b" è un sounder per la ricezione acustica dei segnali, "N137 c" è la bobina per il rotolo di carta.
130DSCN0440.TIF.jpg-OstagraSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Stecca di balana ricurva inserita su un manico in avorio a sezione ottagonale, tramite un anellino di ottone, All'estremità la stecca si allarga in un bottoncino dotato di due fori.
131DSCN0391.TIF.jpg-FasceSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Fasce di diversa lunghezza, di colore rosso. La prima è una fascia semplice, di cotone, la seconda, più corta, in seta foderata di pelle, è dotata di tre asole a ciascuna delle estremità.
12DSCN0439.TIF.jpg-UncinoSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Uncino in acciaio fissato a un manico in avorio a sezione ottagonale.
13DSCF0394.TIF.jpg-Microscopio tascabile di AmiciAmici, Giovanni Battista Su una base circolare è fissata una colonnina di ottone, cava e dotata di una finestra, che regge il portaoggetti. Al portaoggetti, tramite una mensola forata, è poi fissato un tubo nel quale si innesta il tubo ottico. Il portaoggetti, rettangolare e dotato di un foro centrale, è costituito da una piastra di ottone ripiegata su se stessa. Su di esso si impernia una lamina a forma di U, che serviva a fissare i preparati. All'interno della colonnina di ottone, sotto il portaoggetti, era alloggiato lo specchietto per illuminare i preparati, orientabile grazie ad una vite. Un'altra vite permette di regolare l'altezza del portaoggetti, sotto la quale è montata una lente condensatrice. Il piccolo microscopio composto poteva essere smontato e riposto in una scatola rivestita esternamente di pelle e internamente di velluto.
14N165_21_57.tif.jpg-Isteresimetro di EwingGabinetto di Fisica dell'Ottocento Santarelli, Giorgio ; Ewing, James Alfred Su una basetta quadrata di marmo munita di tre piedini (due fissi ed uno a vite calante) sono fissati due montanti di ottone, uno dei quali sostiene il campione in esame, l'altro un magnete permanente. Il campione, posto tra i poli del magnete, è costituito da un pacchetto di lastrine rettangolari disposte verticalmente lungo la dimensione maggiore, mantenute serrate da due morsetti contro un supporto di ottone ricoperto, sulla faccia di appoggio, da una lastrina di ebanite. Il pacchetto può essere fatto ruotare attorno alla perpendicolare passante per il centro grazie ad una puleggia a frizione che trasmette il movimento ad una ruota motrice munita di manovella. Il magnete, che forma una C la cui apertura è chiusa in posizione di riposo dal pacchetto di lastrine, può seguire parzialmente la rotazione di queste. Esso infatti è munito di un coltello di acciaio, posto al centro e rivolto verso l'interno, tramite il quale si appoggia sul solco di una piastrina orizzontale di agata sostenuta da un braccio che sporge dal relativo montante. In cima a quest'ultimo è fissata una lamina di avorio arcuata disposta orizzontalmente, su cui è incisa una scala lineare a zero centrale ampia circa 40° con 220 suddivisioni, che permette di misurare l'angolo di cui ruota il magnete; esso infatti è munito alla sommità di un lungo indice verticale la cui punta è piegata ad angolo retto verso la scala. Una paletta verticale sporge al di sotto del magnete e si muove all'interno di una scatola parallelepipeda contenente un liquido frenante, bloccata sulla base tra due mollette a squadra.La paletta è fissata ad un'astina verticale filettata che passa attraverso il magnete e sostiene nel tratto superiore una vite munita di una grossa manopola zigrinata che fa da contrappeso; la regolazione in altezza di questa manopola permette di variare la sensibilità dello strumento. Quando questo non è in funzione, il magnete può essere bloccato su due astine verticali allineate lungo il coltello e passanti attraverso il braccio di sostegno, le quali possono essere alzate o abbassate tramite una manopola zigrinata che comanda un eccentrico. Su una delle astine è fissata un'asticciola orizzontale piegata in modo da abbracciare il magnete e da limitarne le oscillazioni. Due contrappesi regolabili a vite, fissati sul magnete appena sopra il coltello e da parti opposte rispetto a questo, permettono l'azzeramento dello strumento, che può essere regolato con maggiore precisione agendo sul piedino a vite calante.
15G11_1709_86.png.jpg-GhiacciometroGabinetto di fisica di Alessandro Volta Bellani, Angelo Il ghiacciometro è costituito da un piccolo recipiente di forma conica terminante in un tubo termometrico. Il tubo è adagiato su un supporto rettangolare in legno sul quale si trovano indicazioni relative all'inventore, all'anno di realizzazione e alle modalità d'uso dello strumento. E' indicato che "Il recipiente contiene grani 280 d'acqua, la quale capacità equivale a 1000 linee, ossia gradi di questa scala". Su un lato sono indicate le linee parigine, sull'altro sono indicati i punti di "Condensazione del totale al grado della congelazione dell'acqua", "Dilatazione della sola acqua di 1/26 al termine dell'eboillizione", "Dilatazione totale nell'acqua bollente", "Congelazione dell'acqua e sua dilatazione".di Bellani
1601966575.TIF.jpg-Microtomo a slittaQuesto microtomo a slitta ha il movimento manuale della lama e un sistema, sempre manuale, a vite micrometrica per l'avanzamento del campione da sezionare. Su una base di ghisa è posto il corpo dello strumento. Su un lato dello strumento si trova la slitta orizzontale lungo la quale scorre il carrello con una vite per trattenere la lama. Un morsetto con vite di pressione consente di bloccare il carrello. Sull'altro lato si trova un binario verticale entro il quale scorre una piastra con il sistema su cui viene posto il preparato. Il movimento verticale della piastra, e quindi del campione, viene azionato da un cerchio graduato che girando si alza e, tramite un apice al centro, spinge la piastra nel binario. Un indice consente di regolare l'innalzamento del cerchio graduato. Una leva consente di manovrare direttamente la piastra e quindi il campione da sezionare.
17N75_3_2.tif.jpg-Cassetta con quattro reostati variabiliHartmann & Braun Si tratta di una cassetta a forma di parallelepipedo di legno, con quattro reostati variabili. Ognuno dei quattro reostati ha dieci contatti numerati. I reostati portano successivamente le diciture "10x1 OHM 10x10 OHM 10x100 OHM 10x1000 OHM". Nella cassetta vi sono quattro reostati variabili tramite un contatto girevole. I quattro reostati permettono di avere resistenze da 1 a 10, da 10 a 100 da 100 a 1000 e da 1000 a 10000 Ohm. Ogni reostato è diviso in decadi. La resistenza totale della cassetta quando tutte le resistenze sono collegate in serie è di 11110 Ohm.
18H6_14_49.png.jpg-Specchi pianiGabinetto di fisica di Alessandro Volta Ogni specchio è costituito da una superficie metallica piana, lucida, inserita in una cornice di legno scuro.
19N237_5_63.tif.jpg-Cassetta di resistenze a decadeAllocchio Bacchini Si tratta di una cassetta in legno ricoperta di ebanite contenente resistenze a decadi a manopole. Ogni decade è formata da 10 resistenze uguali (rispettivamente da 1, 10, 100, 1000 e 10000 Ohm). Sul coperchio di ebanite, sotto ciascuna decade, sono incisi i seguenti valori, partendo da sinistra: X 10000, X 1000, X 100, X1. In corrispondenza di ogni decade è presente una coppia di serrafili; ulteriori due sono presenti in corrispondenza degli angoli superiori della cassetta.
20N144_3_52.tif.jpg-Motore elettrico di HippGabinetto di Fisica dell'Ottocento Hipp, Matthäus Il motore è composto da un rotore a tamburo rotante fra lunghe espansioni polari. Il campo magnetico è prodotto da quattro elettromagneti verticali eccitati in parallelo e collegati in serie fra di loro. Le spazzole di contatto con il collettore sono formate da lastrine di rame. Il motore è reversibile. Il tutto poggia su di una base di legno con piedini, sulla quale sono presenti due serrafili.