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PreviewData di pubblicazioneTitoloFondo RadiceTestata RadiceAutore/iAltri autoriDescrizioneTipoTipologia fisica
261N16_21_77.tif.jpg-Macchina elettrostatica di HoltzGabinetto di Fisica dell'Ottocento Tecnomasio La macchina di Holtz di primo tipo si compone di: un disco rotante di vetro laccato fisso, sostenuto da quattro aste isolanti collegate fra loro (detto disco presenta due aperture portanti delle armature di cartoncino); un disco di vetro laccato che viene fatto ruotare tramite una manovella e un sistema di ruote e di pulegge; due pettini diametrali collegati ai poli della macchina.
262DSCF0394.TIF.jpg-Microscopio tascabile di AmiciAmici, Giovanni Battista Su una base circolare è fissata una colonnina di ottone, cava e dotata di una finestra, che regge il portaoggetti. Al portaoggetti, tramite una mensola forata, è poi fissato un tubo nel quale si innesta il tubo ottico. Il portaoggetti, rettangolare e dotato di un foro centrale, è costituito da una piastra di ottone ripiegata su se stessa. Su di esso si impernia una lamina a forma di U, che serviva a fissare i preparati. All'interno della colonnina di ottone, sotto il portaoggetti, era alloggiato lo specchietto per illuminare i preparati, orientabile grazie ad una vite. Un'altra vite permette di regolare l'altezza del portaoggetti, sotto la quale è montata una lente condensatrice. Il piccolo microscopio composto poteva essere smontato e riposto in una scatola rivestita esternamente di pelle e internamente di velluto.
2631648195.jpg.jpg-Microscopio BelthleFondo di microscopia del Museo Camillo Golgi Belthle, Friedrich Lo strumento poggia su un piede ovale con i lati squadrati. Lo specchietto è fissato ad un giunto girevole che permette di regolarne la posizione. Il braccio del microscopio scorre su un albero triangolare dotato di cremagliera. In una piastra di ottone è innestato il pignone di regolazione grossolana. Il tavolino rettangolare non prevede dispositivi per fissare i vetrini. Il microscopio monta un oculare numerato 1 e un obiettivo numerato 1.Microscopio
264N18_2_45.tif.jpg-Macchina elettrostatica di WimshurstGabinetto di Fisica dell'Ottocento Il generatore elettrostatico ad induzione di Wimshurst è composto essenzialmente da due dischi in ebanite muniti di settori metallici. Detti dischi vengono messi in rotazione (in senso contrario) tramite due cinghie collegate ad un asse munito di manovella. Due spazzole, collegate da un'asta metallica, mettono in contatto, su ogni disco, i settori diametralmente opposti. Due pettini, che abbracciano le estremità di entrambi i dischi, sono muniti di elettrodi con sferette. I pettini sono pure collegati con le armature interne di due bottiglie di Leida.
265N22_2_49.tif.jpg-Macchina elettrostaticaGabinetto di Fisica dell'Ottocento Belli, Giuseppe La macchina, probabilmente dovuta al Belli, sembrerebbe a prima vista un generatore elettrostatico. Una lastra ottagonale di vetro laccato è sospesa da due colonnine, anch'esse di vetro, sostenute da piedistalli di legno campaniformi. Tutto lo strumento poggia su di una solida base di legno lucido.
266DSCN0393.TIF.jpg-AncylotomoSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Strumento composto da una placchetta d'argento, munita di un manico terminante in un occhiello sagomato. All'estremità opposta la placchetta si ripiega su se stessa e presenta al centro una scanalatura, Sulla placchetta è fissata una piccola lama che, grazie a un meccanismo a scatto si muove entro la piega della placchetta.
7DSCN0342.TIF.jpg-Pinza chirurgicaSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Pinzetta che può essere aperta e chiusa da una vite; i bracci sono ricurvi a formare un ovale, e le estremità sono appiattite e dotate di fori che combaciano quando la pinza è chiusa.
8N158_3_67.tif.jpg-CondensatoreGabinetto di Fisica dell'Ottocento Carpentier, Jules Lo strumento si presenta come una pesante scatola di legno a forma di parallelepipedo. Le pareti sono unite tra di loro con delle viti. Su di una delle due facce minori è avvitato un blocchetto di ebanite sul quale sono presenti due blocchetti di ottone, con testa svitabile, per il collegamento elettrico.
9N104_21_42.tif.jpg-Galvanometro di WeberGabinetto di Fisica dell'Ottocento Ruhmkorff Heinrich Daniel Lo strumento è costituito da una base a treppiede a viti calanti, sulla quale è poggiato un disco di ottone, che può essere fatto ruotare. Su questo disco poggia una bobina composta da due circuiti di filo indipendenti. Il Galvanometro è astatico, possiede cioè due grossi aghi magnetici, uno all'interno e uno all'esterno della bobina, trattenuti da un quadro di alluminio. La lettura avviene tramite un fascio luminoso riflesso da uno specchio solidale con gli aghi magnetici. La sospensione è data da un filo metallico sorretto da un sostegno di ottone e rame. Il sistema aghi-bobina-magnete è coperto da un parallelepipedo di vetro. La bobina è collegata ai quattro serrafili posti a fianco del parallelepipedo di vetro.
10N121_2_3.tif.jpg-Galvanometro a bobina mobileGabinetto di Fisica dell'Ottocento Edelmann, Max Thomas Il galvanometro, montato su di un treppiede, comporta un magnete permanente formato da 12 coppie di calamite rettangolari. Fra i poli di esse è sospesa, tramite un lungo filo alloggiato in un tubo di ottone, una bobina mobile sormontata da uno specchio per la lettura delle deviazioni tramite raggio luminoso riflesso. Un nucleo di ferro fisso al centro della bobina permette di concentrare le linee del campo magnetico delle calamite. I capi della bobina mobile terminano a due serrafili. La bobina è racchiusa in un alloggiamento munito di finestra in corrispondenza con lo specchio.
11N128_2_12.tif.jpg-Galvanometro a magnete mobileGabinetto di Fisica dell'Ottocento Il galvanometro è costituito da una base di legno circolare che poggia su tre piedini a viti calanti. Sulla base è posto un sistema costituito da un disco di legno orientabile tramite un ingranaggio costituito da una rotella dentata, un'asta dentata e una piccola leva che permette a quest'ultima di essere bloccata alla rotella. Sul bordo del disco di legno si appoggiava un filo conduttore (oggi mancante), i cui estremi attraversavano la staffa, sulla quale è montato il disco di legno, all'interno di un blocchetto di ebanite uscendo all'esterno. Il disco di legno è forato al centro e il foro cilindrico è chiuso dalle due parti con due lastrine di vetro. In questa apertura cilindrica finisce un condotto cilindrico scavato nel legno lungo il raggio verticale superiore, in cima al quale si innalza un tubo di vetro con terminali di ottone. Quello inferiore permette l'inserimento a baionetta del tubo di vetro nel disco di legno e il passaggio del filo conduttore e del filo di sospensione dell'equipaggio mobile, oggi mancante. Era presente uno specchietto per le misurazioni col sistema della riflessione del raggio luminoso.
12DSCN0288.TIF.jpg-Specillo solcatoSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Specillo ricurvo dotato di un solco per tutta la sua lunghezza.
13H19_49_10.png.jpg-GoniometroGabinetto di fisica di Alessandro Volta Dumotiez, Louis Joseph ; Dumotiez, Pierre Francois ; Wollaston, William Hyde Su una base circolare di legno è posto verticalmente un disco di ottone sul quale è incisa una scala graduata che reca due volte gli angoli da 0° a 180°. Gli angoli sono riportati ogni 10 gradi. Un nonio permette di determinare intervalli di 10 primi.di Wollaston
14DSCN0258.TIF.jpg-Strumenti per la terapia dentaria (cauteri) (2)Sezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Su un manico in avorio si innesta una barretta tornita, a sezione circolare che si piega ad angolo retto all'estremità e porta una punta conica.
15DSCN0326.TIF.jpg-Cannula per legaturaSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Due cannule d'argento sono unite tra loro nel senso della lunghezza. Al loro interno poteva scorrere un sottilissimo e flessibile filo d'argento. All'impugnatura si trova un verricello sul quale si poteva avvolgere il filo (che doveva passare attraverso un forellino praticato al centro del torchietto) manovrando un sorta di piccola manovella posta lateralmente.
16DSCN7496.TIF.jpg-CannulaSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Lunga cannula ricurva, adattabile a diverse siringhe, alle quali poteva essere avvitata. Una piccola aletta, posta alla base della cannula, in corrispondenza del passo a vite, ne agevolava l'applicazione ad altri strumenti.
17DSCN0244.TIF.jpg-Strumento per terapia dentariaSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Su un manico in avorio a sezione ottagonale si innesta uno stelo melallico a sezione circolare terminante con una vite.
18DSCN0365.TIF.jpg-Strumento per tracheotomia (2)Sezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Strumento con un'estremità a forma di mezzaluna, che si innesta in una sorta di manico piatto e incurvato.
19DSCN0390.TIF.jpg-TenaculaSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Strumento costituito da due lamine elastiche, unite tra loro all'estremità del lato più lungo, piegate a novanta gradi, la cui distanza è regolata tramite una fibbia mobile che si può spostare lungo questo stesso lato.
20DSCN0392.TIF.jpg-TenaculaSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Strumento costituito da due lamine elastiche, unite all'estremità del lato più lungo, piegate a novanta gradi, la cui distanza è regolata tramite una fibbia mobili che si può spostare lungo questo stesso lato.