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141N50_2_75.tif.jpg-Elettrometro di RighiGabinetto di Fisica dell'Ottocento Righi, Augusto Lo strumento è montato su una base circolare di ebanite sostenuta da una piastra di ottone, a sua volta montata su un treppiede munito di piedini calanti, su cui è girevole. Sulla base poggiano due colonnine di vetro, sulle quali è fissata una piccola scatola di ottone cilindrica; la faccia superiore della scatola è costituita praticamente da due settori opposti di 60° ciascuno, essendo state in essa praticate 2 aperture opposte a forma di settori di circa 120° ciascuno. La base superiore e la superficie laterale della scatola formano un unico blocco che può ruotare attorno all'asse verticale; sulla superficie laterale è incisa una scala con divisioni ogni grado, da -90° a + 90°. Nella scatola è sospesa una foglia di alluminio formata da due settori opposti di 60°ognuno, che costituisce l'ago dello strumento. La scatola sostiene a sua volta un tubo di ottone nichelato avvitato in un foro praticato nel centro della faccia superiore. Nel tubo passa un filo metallico che inferiormente sostiene l'ago e superiormente è fissato ad una struttura di sostegno, due ghiere permettono di variare sia l'altezza che l'orientamento dell'equipaggio mobile. Il filo, tramite la struttura cui è appeso, è in contatto con il tubo e quindi con la scatola a settori. Al di sotto dell'ago il filo di sospensione si prolunga in un'asticciola metallica su cui è fissato uno specchietto piano verticale, utilizzato per la valutazione dell'angolo di rotazione dell'equipaggio mobile. L'asticciola termina inferiormente con una lastrina di alluminio che, pescando nell'olio contenuto in un bicchierino cilindrico, ha la funzione di smorzare le oscillazioni dell'ago. Il bicchierino, che è estraibile a baionetta, chiude inferiormente un tubo di ottone il quale è montato sotto la scatola, in modo da contenere la parte terminale dell'equipaggio mobile; un foro circolare in esso praticato rende visibile lo specchietto. Lungo il tubo che contiene il filo di sospensione può scorrere un disco di ottone largo come la scatola, che serve per variare la sensibilità dello strumento, la sua posizione può essere individuata tramite una scala millimetrata da 0 a 210 mm, incisa sul tubo. Lo strumento è completamente schermato elettricamente da una custodia cilindrica di ottone, che si appoggia sulla base ed è munita di una finestra circolare, da cui sono visibili lo specchietto e la scala incisa sulla superficie laterale della scatola a settori. All'esterno della custodia è fissato un morsetto che costituisce uno dei poli dello strumento. La custodia è chiusa in alto da un coperchio di ottone, che nel centro ha un foro da cui fuoriesce un'asta di ottone isolata da un tappo di ebanite. L'asta termina superiormente con un serrafilo e, quando la scatola è collocata sullo strumento rimane in contatto inferiormente con la struttura di sostegno del filo di sospensione dell'equipaggio mobile mediante un contatto a molla.
142N43_20_54.tif.jpg-Elettrometro bifilare ad induzione di PalmieriGabinetto di Fisica dell'Ottocento Gargiulo, Saverio Lo strumento si poggia su una piattaforma circolare di ottone. Questa sostiene, attraverso tre piedini calanti, un cilindro di vetro il quale è sormontato da un tubo dello stesso materiale, di modo che l'altezza massima risulti di circa 51 cm e la larghezza massima di 24 cm. Nella piattaforma è presente un'apertura circolare munita di sportello, attraverso cui è possibile introdurre nel cilindro un materiale igroscopico per mantenere secca l'aria; il bordo inferiore del cilindro è circondato da una sorta di guarnizione di materiale resinoso che contribuisce allo stessoscopo, cercando quindi di minimizzare gli scambi d'aria con l'esterno. L'equipaggio mobile dello strumento, posto all'interno del cilindro, è costituito da un dischetto metallico orizzontale su cui è fissata una sottile asticciola appuntita, anch'essa metallica, disposta orizzontalmente, in modo che le due parti sporgenti dal disco fungano da indici per la lettura dell'angolo di rotazione. Tale disco è sostenuto da un sistema composto da un filo che passando attraverso due perni separati si divide, notiamo che la distanza di queste due viti può essere variata modificando così le caratteristiche della sospensione bifilare. Le due parti del filo vanno poi ad unirsi in un unico anello posto nella parte superiore del dischetto stesso; tali linguette sono disposte in modo che l'altezza possa essere variata tramite una vite posta nell'estremità superiore dello strumento. Dalla piattaforma si innalza una struttura che fa da sostegno sia ad una scala circolare argentata orizzontale, con divisioni ogni grado da 0° a 360°, sia ad un dischetto di ottone cavo, disposto al centro della scala (isolato dal resto dello srumento), a cui sono fissate due asticelle radiali orientate nella direzione 0°-180° anch'esse di ottone e terminanti con due palline. Il diametro interno di questo dischetto fisso è leggermente superiore a quello del dischetto mobile mentre la lunghezza delle due asticciole radiali è circa uguale a quella degli indici che sporgono dal dischetto mobile. Un filo metallico mette in comunicazione il dischetto fisso e quindi le asticelle con un conduttore munito di serrafilo, anch'esso isolato dal resto dello strumento, che fuoriesce dalla base su cui è appoggiato il cilindro di vetro. Il dischetto mobile si trova sospeso sopra il dischetto cavo e può esservi introdotto senza toccarlo, avendo raggio leggermente inferiore a questo.
143G27_1558_64.png.jpg-Termometro galleggianteGabinetto di fisica di Alessandro Volta Si tratta di un termometro in vetro, ferro e ottone. Il tubo termometrico, a mercurio, fissato su di un galleggiante, è piegato a L. Il bulbo si trova presso la faccia inferiore del galleggiante. Sul galleggiante vi è una lastra di ottone sulla quale è incisa una scala, che va da 0° a +80° ed è divisa in gradi. Le temperature sono riportate ogni 5°.
144-Termometri ad alcoolIl termometro a liquido consiste di un tubo capillare di vetro collegato ad un bulbo dello stesso materiale. Esso è parzialmente riempito di alcool. Il tubo di vetro è fissato con fili metallici ad un'asta di legno, sulla quale è dipinta la scala graduata. \r\n\r\nG12 a: porta una scala graduata da -5° a + 35°. Le temperature sono marcate a mano in inchiostro nero ogni 5°.\r\nG12 b: porta una scala graduata da 0° a +45°. Le temperature sono marcate a mano in inchiostro nero ogni 5°\r\nEntrambi contengono alcool colorato arancione.
145G10_1709_91.png.jpg-Termometro a mercurioGabinetto di fisica di Alessandro Volta Bellani, Angelo Il termometro a liquido consiste di un tubo capillare di vetro collegato ad un bulbo dello stesso materiale. Esso è parzialmente riempito di mercurio. Il termometro porta due scale. Quella di destra è una scala Réaumur divisa da -175° a 80°. La temperatura è marcata in inchiostro nero ogni 5° con cifre scritte a mano. La scala di sinistra è una scala in gradi Celsius divisa ogni 5° da -340° (sic) a +100°; la temperatura è marcata con cifre in inchiostro nero ogni 10°. Sul davanti della scala vi è scritto (parzialmente cancellato) "Termometro per condensazione del mercurio.... gelato. Il tubo.... in alto per la compensazione della pressione. Acqua bollente."
146N124_21_53.tif.jpg-Galvanometro a torsione di SiemensGabinetto di Fisica dell'Ottocento Tecnomasio Lo strumento (N124 a) è formato essenzialmente da due bobine, collegate tra loro, fra le quali può muoversi un magnete a campana. Il magnete è sospeso alla parte superiore della campana di vetro nella quale si trova lo strumento da un filo e da una leggera molla di torsione. La molla, superiormente, può essere ritorta o rilasciata tramite un bottone recante un indice che permette di leggere l'angolo di torsione. In assenza di corrente nelle spirali, detto indice è posto sullo 0 in coincidenza con un indice solidale con il magnete a campana. Quando una corrente attraversa invece le bobine, l'indice viene deviato. Ruotando la molla di torsione nel senso opposto alla deviazione dell'indice, è possibile riportarlo nella posizione originaria. L'angolo di torsione è proporzionale alla corrente che attraversa lo strumento. La sensibilità dell'apparecchio può essere fatta variare inserendo o disinserendo una resistenza addizionale tramite uno spinotto. \r\nLo strumento è custodito in una scatola di legno, che contiene anche una scatola di resistenze (N124 b), recante sui poli "I°=0,01 VOLT; I°=0,10 VOLT; I°=1,00 VOLT; I°=2,00 VOLT", una resistenza (N124 c) recante R=0,0085, una resistenza (N124 d) recante R=0,097 e una resistenza (N124 e) recante R=0,84.
147H29_222_58.png.jpg-Cassetta con vetri otticiFromond, Giovanni Francesco La cassetta, di legno, foderata in velluto verde, contiene quarantanove vetri ottici di forma (prismi, cubi, coni e lastre), colore e qualità differenti e uno strumento per orientare nel modo desiderato i prismi. Nella cassetta sono poi contenuti alcuni fogli che ne descrivono il contenuto. Lo strumento per orientare nel modo desiderato i prismi (H 29 a) è montato su di una base di ebano ed è formato da tre lastre di ottone, sulla superiore delle quali è possibile, tramite un morsetto, fissare un prisma o un altro vetro ottico. Tramite un sistema di tre viti è possibile orientare e far ruotare detto prisma nella direzione voluta.
14801966650.tif.jpg-Strumentario chirurgico ostetrico-ginecologico e urologico (Cassetta N. XXI Pro polipis matricis)Sezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Brambilla, Giovanni Alessandro ; Malliard, Joseph Scatola priva di coperchio, rivestita in pelle rossa con decorazioni dorate, foderata di velluto verde. All'interno sono posizionati, in appositi alloggiamenti, strumenti per l'estrazione di calcoli urinari dalla vescica femminile e per l'estirpazione di polipi utero-vaginali. I pezzi erano in tutto dieci (con due accessori), uno dei quali oggi mancante.
9N108_3_32.tif.jpg-Galvanometro di WiedemannGabinetto di Fisica dell'Ottocento Lo strumento è formato da uno specchio di acciao magnetizzato sospeso in un cilindro di rame. L'asse di magnetizzazione corrisponde al diametro orizzontale dello specchio. Accanto al cilindro di rame vi sono due bobine, il cui asse è posto orizzontalmente, che possono scorrere sulla base di legno dello strumento e possono essere allontanate o avicinate al cilindro. Il cilindro di rame contribuisce a smorzare le oscillazioni dello specchio magnetizzato.
1001966633_3.tif.jpg-Pelvimetro di SteinSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Brambilla, Giovanni Alessandro ; Malliard, Joseph ; Stein, Georg Wilhelm L'impugnatura dello strumento è simile a quella di una forbice. I due rebbi sono curvi con punte arrotondate; uno dei due è più corto e può essere tolto e sostituio da altri di dimensione diversa. Tra i manici dell'impugnatura è inserita una scala graduata.
11N47_21_81.tif.jpg-Elettrometro di BohnenbergerGabinetto di Fisica dell'Ottocento Dell'Acqua, Carlo Sulle due pile a secco sono indicati i simboli "+" e "-" per indicare la polarità delle stesse. Ai due poli superiori delle pile sono collegati due piattelli metallici all'interno dei quali è interposta la foglia d'oro. Le lamelle metalliche e le pile ad esse collegate possono essere spostate mediante viti micrometriche lungo due scale millimetrate con divisioni da 0 a 50 mm. Nella parte anteriore della custodia in vetro è appiccicata una scala lineare orizzontale graduata centrata sullo zero, di cui ora ne resta solo una traccia. La custodia dello strumento è una semicapanna di vetro con la faccia piana posta anteriormente. Questa semicapanna superiormente risulta chiusa da un tappo di metallo in cui è inserita un'asta che superiormente termina a sfera metallica e inferiormente a forma di cuneo. Sul basamento su cui è fissato il dispositivo è fissata un'etichetta, la quale riporta "Elettroscopio a micrometro del Prof. Belli". La base di legno è munita di quattro piedini fissi di legno tornito e di tre viti calanti che permettono, in aggiunta ad una ulteriore vita calante, di livellare lo strumento rispetto al piano di appoggio. La base è a sua volta costituita da due ripiani sovrapposti incernierati su un lato, di modo che la base stessa possa essere aperta. I due ripiani possono anche essere mantenuti inclinati uno rispetto all'altro mediante una vite munita di scala. Tale vite micrometrica permetteva di livellare ulteriormente lo strumento rispetto al piano di appoggio e di dare una stima di questa probabilmente attraverso un ago che doveva essere inserito nel serrafilo posto sotto la capocchia della vite stessa. La base, nella zona occupata dallo strumento, è ricoperta da una lamina di rame, in modo che all'occorrenza lo strumento ne possa essere completamente staccato. Sula base, davanti allo strumento, è fissato il supporto di un sistema ottico di Plòssl oggi mancante. Posteriormente alla campana di vetro è collocato uno specchio, spostabile avanti e indietro, per mezzo di un cassettino posto sotto la base, grazie al quale si poteva traguardare la fogliolina sullo zero centrale della scala graduata prima descritta. Questo dispositivo evitava di commettere errori di parallasse.
12F35_222_43.png.jpg-Acciarino per batter fuoco nel vuotoGabinetto di fisica di Alessandro Volta Lo strumento si compone dell'acciarino vero e proprio e di una campana di vetro con manopole. Nell'acciarino meccanico un movimento ad orologeria fa ruotare un'asta recante due settori d'acciaio. Il meccanismo può essere messo in funzione o arrestato tramite una manopola che reca un'asta passante attraverso il tappo della campana di vetro. Tramite una seconda manopola è possibile avvicinare ai settori in rotazione la pietra focaia che, venendo in contatto con i settori rotanti, produce delle scintille. Tutto l'apparecchio viene posato sul piatto di una pompa pneumatica per studiare gli effetti che si ottengono a vari stadi di rarefazione dell'aria all'interno della campana. La produzione di vivide scintille è limitata al caso di aria alla pressione atmosferica.
13N38_2_61.tif.jpg-Elettroscopio di BohnenbergerGabinetto di Fisica dell'Ottocento Lo strumento è costituito da una base di ottone circolare con piedini zoomorfi che sostiene una campana di vetro chius da un tappo di materiale isolante. Sotto la campana, appoggiate alla base, si trovano due pile a secco cilindriche di tipo Zamboni che tramite due sbarrette, poste agli estremi di un diametro della base, possono essere avvicinate o allontanate. Osservando il dspositivo si può notare che le sbarrette laterali sono differenti in quanto una termina in modo arrotondato mentre l'altra a punta; questa differenza tuttavia è apparente in quanto se vengono sfilate dallo strumento, si dimostrano essere uguali e atte allo stesso scopo, variare la distanza tra le due pile. La barretta terminante a punta ha perso la parte finale di forma arrotondata. Questo dispositivo permette di variare la distanza tra i piattelli entro cui è sospesa la foglia d'oro e quindi variare la sensibilità dello strumento. La mobilità delle pile è sostanzialmente possibile se dall'interno della base viene rimosso il disco di materiale resinoso presente. Quest'ultimo venne inserito solo in seguito per bloccare le pile stesse. Le due pile risultano essere disposte verticalmente poggiandosi sulla base ed in modo che i poli superiori abbiano polarità opposte. I due poli delle pile sono costituiti da due lamelle metalliche, disposte anch'esse verticalmente, che si affacciano tra le pile. Attraverso il tappo isolante della campana passa un'asta di ottone, che all'esterno termina con una sferetta anch'essa di ottone e all'interno con una pinzetta; questa originariamente sosteneva una foglia d'oro, attualmente mancante, che pendeva tra i piattelli metallici collegati ai poli delle pile.
1401966668_23.TIF.jpg-Specolo oculareSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla Malliard, Joseph ; Brambilla, Giovanni Alessandro Su un'impugnatura di avorio è montato un dispositivo costituito da un gambo di acciaio che si prolunga in due bracci ricurvi fino a formare un anello aperto all'estremità.
15N55_2_81.tif.jpg-Condensatore di KohlrauschGabinetto di Fisica dell'Ottocento Kohlrausch Friedrich Wilhelm Georg Il condensatore è formato da una base di legno sulla quale è sostenuto un binario recante la scala millimetrica. Su di esso può scorrere un cursore munito di colonna di vetro sulla quale, tramite un'asta, è sostenuto uno dei dischi del condensatore. Il cursore è munito di nonio. L'altro disco, pure sostenuto da una colonna di vetro, può compiere solo piccoli spostamenti, grazie ad una vite micrometrica posta alla base del cursore.
16N171_17_87.tif.jpg-Microfono telefonicoGabinetto di Fisica dell'Ottocento Hartmann & Braun Si tratta di un modello di telefono tipo Bell, realizzato in modo che tutte le sue parti siano chiaramente visibili. Su una basetta di legno rettangolare sono fissati due montanti metallici, disposti lungo la linea mediana. Essi sono opportunamente sagomati nella parte superiore in modo da sostenere il magnete dell'apparecchio, costituito da una sbarretta cilindrica tenuta fissa in posizione orizzontale da due viti con manopola zigrinata poste in cima ai montanti. Una delle estremità della sbarretta è circondata da un rocchetto di sottile filo di rame isolato, i cui estremi sono collegati tramite fili avvolti da elica a due serrafili sulla base agli estremi del lato corto più vicino. La lamina circolare di ferro dolce è montata verticalmente davanti al rocchetto mediante un supporto metallico ad anello fissato sulla base. Sulla stessa base, tra i due serrafili, sono incise le scritte. "448 U" e "4,85".
17N76_3_3.tif.jpg-Ponte di WheatstoneGabinetto di Fisica dell'Ottocento Hartmann & Braun ; Wheatstone, Charles In una robusta scatola di legno sono racchiuse trenta bobine di fili metallici diversi, molti dei quali avvolti bifilarmente. Tutte le bobine, di cui due sono collegate in serie, sono disposte verticalmente sotto il coperchio di ebanite della scatola; i loro estremi sono collegati ognuno ad una sbarretta metallica verticale infissa nel coperchio. Le bobine sono distribuite in tre gruppi, per ognuno dei quali le sbarrette a cui sono saldati gli estremi di bobine adiacenti sono a due a due collegati a piastrine di ottone fissate sulla superficie esterna del coperchio e isolate tra loro; le bobine di ciascun gruppo risultano così collegate in serie. Robusti spinotti con testa di ebanite (una delle quali è rotta), inseribili tra una piastrina e l'altra, permettono di cortocircuitare all'occorrenza le bobine sottostanti. Sul coperchio della scatola, davanti alle tre file in cui sono disposte le piastrine di ottone, sono fissati due interruttori a tasto con manovella di bloccaggio. Si può costruire un classico ponte di Wheatstone, realizzando mediante alcuni serrafili gli opportuni collegamenti con un galvanometro, una pila e il conduttore di resistenza incognita. Le bobine della fila posta dietro gli interruttori costituiscono i due rami di proporzione, con resistenze di 1, 10, 100, 1000 ohm, le bobine delle altre due file costituiscono il ramo di paragone, con resistenze da 0,1 a 4000 ohm, in modo che la resistenza disponibile possa variare da 0,1 a 11.111,1 ohm, con intervalli di 0,1 ohm. Un grosso filo di rame collega il ramo di paragone a uno di quelli di proporzione. Sui lati del coperchio di ebanite vi sono le diciture: "10ohm= 106,3 cm/mm^2 Hg 0° C." "N° 3090". Sul coperchio è incisa la scritta "Richtig bei 20 grad Celsius"; inoltre tra una piastrina e l'altra sono incisi i valori delle resistenze delle bobine sottostanti. Su ogni serrafilo una delle lettere G, P, X indica il collegamento a cui è destinato: col galvanometro, con la pila, o con la resistenza incognita.
18N75_3_2.tif.jpg-Cassetta con quattro reostati variabiliHartmann & Braun Si tratta di una cassetta a forma di parallelepipedo di legno, con quattro reostati variabili. Ognuno dei quattro reostati ha dieci contatti numerati. I reostati portano successivamente le diciture "10x1 OHM 10x10 OHM 10x100 OHM 10x1000 OHM". Nella cassetta vi sono quattro reostati variabili tramite un contatto girevole. I quattro reostati permettono di avere resistenze da 1 a 10, da 10 a 100 da 100 a 1000 e da 1000 a 10000 Ohm. Ogni reostato è diviso in decadi. La resistenza totale della cassetta quando tutte le resistenze sono collegate in serie è di 11110 Ohm.
19N79_16_34.tif.jpg-Cassetta di resistenzeGabinetto di Fisica dell'Ottocento Si tratta di una cassetta di legno con coperchio di ebanite, contenente quattro resistenze. I loro capi sono collegati a delle barre di ottone fissate sul coperchio, che recano quattro serrafili. Fra di esse sono inseriti due spinotti che permettono di cortocircuitare le resistenze. I contatti sono numerati dall'uno al quattro.
20N153_3_61.tif.jpg-Bobina di induzioneGabinetto di Fisica dell'Ottocento Compositano, G. La bobina, montata su base di legno, porta uno spinterometro (o reotomo) formato da una punta e da un disco entrambi di ottone. Nella base della bobina è contenuto il condensatore di Fizeau. Il nucleo e l'avvolgimento primario sono contenuti in un tubo di ottone estraibile dal secondario.