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dc.contributor.authorBrambilla, Giovanni Alessandro
dc.contributor.authorMalliard, Joseph
dc.coverage.temporalsec. XVIII
dc.date.accessioned2019-10-30T13:01:59Z
dc.date.available2019-10-30T13:01:59Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/835
dc.descriptionScatola, priva del coperchio un tempo esistente, rivestita di pelle rossa e foderata di velluto verde. In essa sono posizionate, in appositi alloggiamenti contornati da passamaneria dorata, tredici pinze di diverse dimensioni usate per l'estrazione dei calcoli della vescica. Sul lato anteriore della scatola è posta la parte inferiore della serratura, in metallo dorato. Sullo stesso lato è applicata anche un'etichetta di carta, recante la scritta 'Per la pietra in vescica'. Su uno dei lati è applicata un'etichetta di carta recante la scritta 'Cassetta N. XXVI Pro Lithotomia'
dc.relation.haspart6 tenaglie curve, 6 tenaglie dritte, 1 litotribo (tenaglia per spezzare pietre molto grandi)
dc.subjectmedicina e veterinaria
dc.subject.otherchirurgia
dc.subject.otherurologia
dc.titleStrumentario chirurgico per la litotomia (Cassetta N. XXVI Pro lithotomia)
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumber1896
dc.identifier.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.identifier.form8e020-00445
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn01966663
dc.type.definitionStrumentario chirurgico per la litotomia
dc.subject.keywordschirurgia castrense
dc.subject.keywordslitotomia
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1937
dc.description.collectionStrumentario chirurgico
dc.description.collectionholderGiovanni Alessandro Brambilla
dc.description.collectionnotesGiovanni Alessandro Brambilla (1728-1800) fece realizzare lo strumentario chirurgico dal coltellinaio Joseph Malliard o Maliar (1748-1814), fornendo come modelli non solo strumenti di manifattura francese e inglese, ma anche le tavole del suo Instrumentarium chirurgicum militare Austriacum, preziosa fonte che testimonia l'evoluzione della strumentaria chirurgica nel Settecento, pubblicata in tedesco nel 1780 e in latino nel 1782. \r\nUna raccolta di strumenti venne inviata in Russia, altre sono conservate nell'Istituto di Storia della Medicina dell'Università di Vienna nell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. \r\nOgni cassetta è dedicata ad un particolare tipo di operazione. \r\nA Pavia giunse in dono da Vienna, all'ospedale San Matteo, presumibilmente nel 1786. Dal San Matteo lo strumentario passò poi all'Università. Vicende sfavorevoli travagliarono la raccolta, che andò mutilandosi e deteriorandosi e fu ben presto dimenticata. Già nel 1831 si lamentava "la maniera e 'l luogo onde sono provvisoriamente collocati questi strumenti" e nel 1845 parecchi di essi erano andati perduti, come risulta dall'Inventario dei mobili e delle suppellettili scientifiche appartenenti all'armamentario chirurgico dell'Università di Pavia, conservato all'Archivio di Stato di Pavia.\r\nLa collezione, che in origine constava di trentasei scatole di ferri chirurgici, è attualmente costituita da trenta cassette di legno, tutte prive del coperchio, ricoperte esternamente di pelle rossa e dotate internamente di una base rivestita di velluto, nella quale si trovano degli alloggiamenti sagomati per accogliere i vari strumenti. Gli alloggiamenti sono spesso bordati da passamaneria dorata.
dc.coverage.temporalfractionseconda metà
dc.contributor.authorroleprogettista
dc.contributor.authorrolecostruttore
dc.type.materialandtechniquelegno
dc.type.materialandtechniquepelle
dc.type.materialandtechniquevelluto
dc.type.materialandtechniqueacciaio
dc.format.misucm
dc.format.misa6
dc.format.misn56,5
dc.format.misp36
dc.description.functionGli strumenti erano utilizzati per praticare la litotomia o taglio della pietra (taglio perineale per l'asportazione dei calcoli della vescica). Tra la seconda metà del XVIII secolo e l'inizio del XIX la litotomia era una delle operazioni più importanti, ma anche una delle più pericolose, soprattutto per le complicanze che potevano manifestarsi nel post operatorio. L'intervento si poteva praticare in diversi modi, con accesso perineale (piccolo apparato, grande apparato, litotomia laterale) o con sezione ipogastrica (alto apparato). Quest'ultimo metodo era considerato ancora più rischioso dei precedenti benché a volte, come sottolineato dallo stesso Brambilla, esso si rendesse necessario a causa della grandezza del calcolo. Il piccolo apparato era sostanzialmente il metodo descritto da Celso. Il paziente era disteso sul dorso, con le cosce flesse, legato saldamente e trattenuto ai due lati da uomini robusti. Il chirurgo con una mano individuava il calcolo attraverso l'ano, con l'altra mano cercava poi di spingerlo verso il basso, premendo sull'addome. Si praticava quindi un taglio sul perineo e si procedeva all'estrazione del calcolo. Nel grande apparato, praticato dal secolo XVI, l'intervento comportava un utilizzo di strumenti chirurgici più complessi. Con l'aiuto di una sonda metallica introdotta nell'uretra, si realizzava un'uretrotomia che consentiva di raggiungere la vescica per via naturale. Grazie ad una sonda si poteva capire quando la vescica era stata raggiunta (al passaggio dell'urina). L'utilizzo di altri strumenti conduttori e dilatatori consentiva l'introduzione delle pinze per l'estrazione del calcolo.
dc.relation.inscriptionclassdocumentaria
dc.relation.inscriptionlanguageLAT
dc.relation.inscriptiontechniquea incisione
dc.relation.inscriptionfontlettere capitali
dc.relation.inscriptionpositionsulla targhetta applicata alla chiave
dc.relation.inscriptiontranscriptionN. XXIV Pro Lithotomiae
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia specifica
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dc.relation.bibliographytypebibliografia di confronto
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dc.relation.bibliographyauthorsBrambilla G. A.
dc.relation.bibliographyauthorsGiovanni Alessandro
dc.relation.bibliographyauthorsMostra storica
dc.relation.bibliographyauthorsTerenna G./ Vannozzi F.
dc.relation.bibliographyauthorsRagguaglio strumenti
dc.relation.bibliographyauthorsAlghisi T.
dc.relation.bibliographytitleIoan. Alexand. Brambilla ... Instrumentarium chirurgicum militare Austriacum
dc.relation.bibliographytitleGiovanni Alessandro Brambilla nella cultura medica del Settecento europeo
dc.relation.bibliographytitleMostra storica del libro e dello strumento di chirurgia : 14-17 ottobre 1973
dc.relation.bibliographytitleStrumenti medici dei secoli XVIII-XIX
dc.relation.bibliographytitleRagguaglio degli strumenti chirurgici del secolo XVIII
dc.relation.bibliographytitleLitotomia ovvero del cavar la pietra
dc.relation.bibliographyplaceMilano
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dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
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dc.relation.urlhttp://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00445/
item.owningcollection20.500.12460/444
item.size6 x N/A cm
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item.fulltextWith Fulltext
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item.treefondsrootSezione di medicina. Chirurgia e ostetricia. Strumentario di Giovanni Alessandro Brambilla
item.locationPavia, PV
Compare nelle collezioni:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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