Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12460/802
Object title: Bottiglia di Leida
Subject: fisica
Keyword: elettricità e magnetismo
Date: sec. XIX (inizio)
Fond: Gabinetto di fisica di Alessandro Volta 
Description: 
Lo strumento è sostanzialmente un condensatore cilindrico costituito da una bottiglia di vetro rivestita di stagnola esternamente e internamente. La parte superiore della bottiglia è rivestita di ceralacca. L'armatura interna è collegata con un'asta metallica ricurva che esce dal collo della bottiglia attraversando un turacciolo, anch'esso rivestito di ceralacca, e terminante con una sferetta. All'interno della bottiglia l'asta termina in un pennacchio di laminette dorate per un migliore contatto elettrico. La base della bottiglia è circondata esternamente da un anello metallico in contatto con l'armatura esterna. Ad esso è fissato un elettrodo la cui asta, ricurva a formare due anse, è ricoperta parzialmente di ceralacca.
Function: 
La bottiglia di Leida costituì il primo condensatore, cioè il primo strumento che permise di accumulare grandi quantità di cariche elettriche. La bottiglia di Leida veniva anche utilizzata per caricare dei conduttori.
Usage: 
Queste bottiglie venivano solitamente caricate collegando a terra l'armatura esterna (solitamente tenendole in mano) e mettendo il bottone a contatto con una macchina elettrostatica. Mettendo poi in comunicazione le due armature, per esempio mediante uno scaricatore, la carica immagazzinata veniva restituita con vistose scariche. Le bottiglie di Leida venivano anche frequentemente utilizzati in giochi di società, ad esempio per fare avvertire la scossa ad una catena di persone che si tenevano per mano. La persona all'inizio della fila toccava l'armatura esterna della bottiglia e l'utima la sferetta in contatto con l'interno della bottiglia. Tutte le persone che componevano la catena avvertivano la scossa. Le bottiglie di Leida venivano anche frequentemente utilizzati in giochi di società, ad esempio per fare avvertire la scossa ad una catena di persone che si tenevano per mano. La persona all'inizio della fila toccava l'armatura esterna della bottiglia e l'ultima la sferetta in contatto con l'interno della bottiglia. Tutte le persone che componevano la catena avvertivano la scossa.
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URI: http://hdl.handle.net/20.500.12460/802
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Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università

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