Si prega di utilizzare questo identifier per indicare o collegarsi a questo documento: http://hdl.handle.net/20.500.12460/659
Nome oggetto: Elettrometro di Peltier
Autore: Peltier, Jean Charles Athanase  (inventore)
Ambito disciplinare: fisica
Parole chiave: elettricità e magnetismo
Data: sec. XIX (terzo quarto)
Fondo: Gabinetto di Fisica dell'Ottocento 
Descrizione: 
Lo strumento è racchiuso in una custodia cilindrica di vetro appoggiata su una base circolare di legno munita di tre piedini calanti per livellarlo al piano d'appoggio, nell'ipotesi che questo sia orizzontale. Una colonnina di vetro, che si innalza dal centro della base dello strumento, regge una piccola piattaforma di ottone, al centro della quale è fissata una punta che sostiene l'equipaggio mobile, parte centrale dello strumento. L'equipaggio mobile, sostenuto da una punta, è una lancetta costituita da un leggero filo metallico, su cui è fissato un piccolo ago magnetico disposto parallelamente. Dalla piattafoma di ottone sporgono lateralmente, all'altezza della lancetta, due asticciole terminanti con piccole sfere, le quali hanno la funzione di indici fissi. Poggiandosi alla piattaforma e innalzandovisi al di sopra si trova un ponticello su cui è montata una sbarretta verticale, che fuoriesce dalla custodia di vetro terminando con una sferetta. Questa sferetta presenta due buchi, uno dei quali filettato, che appunto serve per avvitare la stessa; l'altro liscio, che probabilmente serviva per inserire altri dispositivi, come ad esempio un condensatore. Sulla superficie esterna del contenitore cilindrico è incollata una striscia di carta graduata suddivisa in quattro parti, ognuna con divisioni ogni due gradi, da 0° a 90°.
Modalità d'uso: 
Per effettuare la misura si dispone lo strumento in modo che gli indici fissi si dispongano lungo il meridiano magnetico, indicato dall'ago debolmente magnetizzato e così anche gli indici mobili. A questo punto si collega la sferetta terminale del dispositivo con il corpo carico, di modo che la carica sia trasmessa anche agli indici mobili; di modo che indici fissi e indici mobili risultino cariche dello stesso segno. La repulsione elettrostatica tra indici fissi e indici mobili produce quindi una rotazione di questi, misurabile attraverso la scala. E' evidente che lo strumento può essere elettrizzato anche per induzione avvicinando un corpo carico alla sferetta terminale superiore.
Collegamenti esterni: http://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00145/
URI: http://hdl.handle.net/20.500.12460/659
Licenza di utilizzo: Tutti i diritti riservati
Compare nelle collezioni:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università

Mostra tutti i metadati

I documenti in DSpace-GLAM sono protetti da copyright, salvo diversa indicazione, con tutti i diritti riservati.