Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12460/633
DC FieldValue
dc.coverage.temporalsec. XIX
dc.date.accessioned2019-10-30T13:01:31Z
dc.date.available2019-10-30T13:01:31Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/633
dc.descriptionIl termometro a liquido consiste di un tubo capillare di vetro collegato ad un bulbo dello stesso materiale. Esso è parzialmente riempito di alcool. Al tubo è legato con filo metallico un altro tubo di vetro nel quale si trova un foglio di carta arrotolato sul quale si trova la scala graduata manoscritta. Questa è suddivisa in gradi e va da -10° a +35°. Le temperature sono marcate ogni 5°. La scala porta anche le seguenti scritte in inchiostro nero: fra -10° e -5° "Freddissimo"; a 0° "Ghiaccio"; a 10° "Temperato"; a 20° "Caldo"; fra 25° e 30° "Bagni"; a 35° "Caldissimo". L'alcool è colorato di giallo.
dc.subjectfisica
dc.subject.othertermologia
dc.titleTermometro ad alcool
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondGabinetto di fisica di Alessandro Volta
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumberG23
dc.identifier.inventorynumber355
dc.identifier.shelfmarkDipartimento di Fisica "A. Volta"
dc.identifier.form8e020-00119
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn01966564
dc.type.definitionTermometro ad alcool
dc.subject.keywordstemperatura
dc.subject.keywordsdilatazione termica
dc.subject.keywordstermoscopio
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1980-1999
dc.date.inventory1845-1859
dc.description.collectionGabinetto di Fisica di Alessandro Volta
dc.description.collectionholderAlessandro Volta
dc.description.collectionnotesIl Gabinetto di Fisica dell'Università di Pavia venne aperto nel 1771, grazie alla riforma degli studi iniziata dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e continuata da suo figlio Giuseppe II. Il primo direttore fu il padre scolopio Carlo Barletti, che alla fine del 1772 fu nominato professore di Fisica sperimentale all'Università. All'arrivo di Volta a Pavia nel 1778, Barletti divenne responsabile dell'insegnamento di Fisica classica o generale, mentre Volta ricoprì quello di Fisica sperimentale o particolare. La prima includeva statica, dinamica, idrostatica, idraulica e fisica astronomica, che formavano la parte più matematizzata della fisica. La seconda, che riguardava i fenomeni concernenti elettricità, magnetismo, calore, pneumatica, acustica, meteorologia e ottica, era più fenomenologica e sperimentale. Volta arricchì il Gabinetto con numerosi strumenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa e con molti altri da lui stesso ideati e realizzati con l'ausilio di validissimi artigiani. Il gabinetto di Fisica divenne non soltanto un posto dove Volta potesse sperimentare e insegnare, ma anche una sala da esposizione e un attraente teatro che doveva impressionare i visitatori. Molti degli strumenti venivano infatti utilizzati da Volta, oltre che per attività di ricerca, anche per esperienze pubbliche, tenute due volte la settimana, da Dicembre a Giugno. A queste partecipavano, insieme con gli studenti (per i quali il Professore teneva lezioni quotidiane), numerosi spettatori, per cui venne appositamente costruito nell'Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l'odierna Aula Volta. Nel 1804, Volta lasciò ufficialmente la cattedra a Pietro Configliachi, ma continuò a lavorare a Pavia e a mostrare interesse verso i nuovi strumenti. Nel 1819, l'ultimo inventario firmato da Volta attesta la presenza nel Gabinetto di Fisica di circa seicento strumenti. Non tutti questi strumenti sono giunti sino a noi: alcuni andarono infatti distrutti nell'incendio del padiglione della mostra allestita a Como nel 1899 per il centenario dell'invenzione della pila, altri furono distrutti dall'uso o andarono persi nei traslochi succedutisi nel corso degli anni, l'ultimo dei quali imposto dalla Seconda Guerra Mondiale.
dc.coverage.temporalfractionprimo quarto
dc.type.materialandtechniquealcool
dc.type.materialandtechniquevetro
dc.type.materialandtechniquecarta
dc.format.misucm
dc.format.misa16
dc.description.useAll'aumentare della temperatura, a causa della maggior dilatazione del liquido rispetto a quella del vetro, il liquido sale nel capillare. La differenza tra il livello iniziale e quello finale è proporzionale alla differenza di temperatura che ha provocato la dilatazione. Ciascun termometro deve essere tarato in modo che, per una certa dilatazione, si legga sempre sulla scala la stessa temperatura e che due termometri diversi nelle stesse condizioni segnino la stessa temperatura. A questo scopo si scelgono dei fenomeni fisici che, fissate certe condizioni, avvengono sempre alla stessa temperatura. Tali sono i cambiamenti di stato, ad esempio la fusione del ghiaccio e l'ebollizione dell'acqua alla pressione di una atmosfera.
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia specifica
dc.relation.bibliographyauthorsStrumenti Alessandro
dc.relation.bibliographytitleGli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia
dc.relation.bibliographyplaceMilano
dc.relation.bibliographyyear2002
dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
dc.coverage.spatialpvcnPavia
dc.coverage.spatialpvccPavia
dc.relation.urlhttp://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00119/
item.owningcollection20.500.12460/444
item.size16 x N/A cm
item.grantfulltextopen
item.fulltextWith Fulltext
item.datenull - null
item.treefondsrootGabinetto di fisica di Alessandro Volta
item.locationPavia, PV
Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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