Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12460/614
DC FieldValue
dc.contributor.authorBellani, Angelo
dc.coverage.temporal1808
dc.date.accessioned2019-10-30T13:01:28Z
dc.date.available2019-10-30T13:01:28Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/614
dc.descriptionIl ghiacciometro è costituito da un piccolo recipiente di forma conica terminante in un tubo termometrico. Il tubo è adagiato su un supporto rettangolare in legno sul quale si trovano indicazioni relative all'inventore, all'anno di realizzazione e alle modalità d'uso dello strumento. E' indicato che "Il recipiente contiene grani 280 d'acqua, la quale capacità equivale a 1000 linee, ossia gradi di questa scala". Su un lato sono indicate le linee parigine, sull'altro sono indicati i punti di "Condensazione del totale al grado della congelazione dell'acqua", "Dilatazione della sola acqua di 1/26 al termine dell'eboillizione", "Dilatazione totale nell'acqua bollente", "Congelazione dell'acqua e sua dilatazione".
dc.subjectfisica
dc.subject.othertermologia
dc.titleGhiacciometro
dc.typedi Bellani
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondGabinetto di fisica di Alessandro Volta
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumberG11
dc.identifier.inventorynumber419
dc.identifier.shelfmarkDipartimento di Fisica "A. Volta"
dc.identifier.form8e020-00100
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn01966545
dc.type.definitionGhiacciometro
dc.subject.keywordscalore
dc.subject.keywordsghiaccio
dc.subject.keywordsdilatazione termica
dc.subject.keywordspeso specifico
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1980- 1999
dc.date.inventory1845-1859
dc.description.collectionGabinetto di Fisica di Alessandro Volta
dc.description.collectionholderAlessandro Volta
dc.description.collectionnotesIl Gabinetto di Fisica dell'Università di Pavia venne aperto nel 1771, grazie alla riforma degli studi iniziata dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e continuata da suo figlio Giuseppe II. Il primo direttore fu il padre scolopio Carlo Barletti, che alla fine del 1772 fu nominato professore di Fisica sperimentale all'Università. All'arrivo di Volta a Pavia nel 1778, Barletti divenne responsabile dell'insegnamento di Fisica classica o generale, mentre Volta ricoprì quello di Fisica sperimentale o particolare. La prima includeva statica, dinamica, idrostatica, idraulica e fisica astronomica, che formavano la parte più matematizzata della fisica. La seconda, che riguardava i fenomeni concernenti elettricità, magnetismo, calore, pneumatica, acustica, meteorologia e ottica, era più fenomenologica e sperimentale. Volta arricchì il Gabinetto con numerosi strumenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa e con molti altri da lui stesso ideati e realizzati con l'ausilio di validissimi artigiani. Il gabinetto di Fisica divenne non soltanto un posto dove Volta potesse sperimentare e insegnare, ma anche una sala da esposizione e un attraente teatro che doveva impressionare i visitatori. Molti degli strumenti venivano infatti utilizzati da Volta, oltre che per attività di ricerca, anche per esperienze pubbliche, tenute due volte la settimana, da Dicembre a Giugno. A queste partecipavano, insieme con gli studenti (per i quali il Professore teneva lezioni quotidiane), numerosi spettatori, per cui venne appositamente costruito nell'Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l'odierna Aula Volta. Nel 1804, Volta lasciò ufficialmente la cattedra a Pietro Configliachi, ma continuò a lavorare a Pavia e a mostrare interesse verso i nuovi strumenti. Nel 1819, l'ultimo inventario firmato da Volta attesta la presenza nel Gabinetto di Fisica di circa seicento strumenti. Non tutti questi strumenti sono giunti sino a noi: alcuni andarono infatti distrutti nell'incendio del padiglione della mostra allestita a Como nel 1899 per il centenario dell'invenzione della pila, altri furono distrutti dall'uso o andarono persi nei traslochi succedutisi nel corso degli anni, l'ultimo dei quali imposto dalla Seconda Guerra Mondiale.
dc.contributor.authorrolecostruttore
dc.type.materialandtechniquevetro
dc.type.materialandtechniquelegno
dc.format.misucm
dc.format.misa41
dc.format.misl2,5
dc.description.functionIl ghiacciometro nacque nell'ambito delle ricerche eseguite da Bellani sui fenomeni relativi alla formazione del ghiaccio e sulla determinazione del suo peso specifico.
dc.description.useAll'interno del recipiente veniva introdotta una data quantità di acqua, che giungeva a riempire quasi completamente il recipiente. Lo spazio restante veniva riempito di olio di noce. L'acqua veniva fatta congelare ed il suo grado di dilatazione veniva letto sulla particolare scala posta a fianco del tubo termometrico. Si poneva poi lo strumento nell'acqua bollente facendo sì che si liberasse tutta l'aria contenuta nell'acqua del recipiente conico. Fatta nuovamente ghiacciare l'acqua, essa si dilatava meno, denotando un aumento del peso specifico del ghiaccio in queste condizioni. Abbassando ulteriormente la temperatura al di sotto del punto di congelazione il ghiaccio non risultava subire ulteriori aumenti di volume.
dc.relation.inscriptionclassdocumentaria
dc.relation.inscriptionlanguageITA
dc.relation.inscriptiontechniquea penna
dc.relation.inscriptionfontcorsivo
dc.relation.inscriptionpositionsul supporto in legno
dc.relation.inscriptiontranscriptionGhiacciometro inventato da Bellani. An. 1808
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia specifica
dc.relation.bibliographyauthorsStrumenti Alessandro
dc.relation.bibliographytitleGli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia
dc.relation.bibliographyplaceMilano
dc.relation.bibliographyyear2002
dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
dc.coverage.spatialpvcnPavia
dc.coverage.spatialpvccPavia
dc.relation.urlhttp://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00100/
item.owningcollection20.500.12460/444
item.size41 x 2,5 cm
item.grantfulltextopen
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.cerifentitytypePublications
item.fulltextWith Fulltext
item.datenull - null
item.openairetypedi Bellani
item.treefondsrootGabinetto di fisica di Alessandro Volta
item.locationPavia, PV
Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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