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DC FieldValore
dc.contributor.authorAdams, George
dc.coverage.temporal1782 circa
dc.date.accessioned2019-10-30T13:01:25Z
dc.date.available2019-10-30T13:01:25Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/583
dc.descriptionIn un cofanetto di legno sono presenti una buona parte delle componenti di un microscopio da lucerna e quattordici listarelle di legno, disposte su quattro ripiani, su dodici delle quali sono fissati i preparati da osservare. Questi accessori fanno parte del corredo del microscopio da lucerna descritto da G. Adams, costituito nella sua completezza anche da una scatola di proiezione di legno, di forma piramidale montata su una colonnina munita di treppiede. La scatola, che da un lato poteva accogliere gli obiettivi, era chiusa dal lato opposto da un vetro smerigliato sul quale si proiettavano le immagini. La scatola era fissata su un'asta orizzontale, sostenuta da un giunto snodabile. Sull'asta potevano essere inseriti alcuni componenti presenti nel cofanetto: un telaio di ottone recante il porta-preparati per l'osservazione degli oggetti opachi posto tra una lente semisferica e uno specchietto a inclinazione regolabile che servivano per l'illuminazione del preparato e un dispositivo per l'osservazione di oggetti trasparenti. Sulla scatola sono presenti pure una barra di ottone, terminante in un anello, che serviva da guida per l'occhio e si fissava davanti alla scatola di proiezione, lenti, obiettivi ed elementi per preparazioni microscopiche.
dc.subjectscienze della vita
dc.subject.otherottica
dc.titleMicroscopio da lucerna (scatola con accessori)
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondGabinetto di fisica di Alessandro Volta
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumberH55
dc.identifier.inventorynumber756
dc.identifier.inventorynumber2102
dc.identifier.inventorynumber575
dc.identifier.inventorynumber360
dc.identifier.shelfmarkDipartimento di Fisica "A. Volta"
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dc.identifier.form8e020-00068
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn01966514
dc.type.definitionMicroscopio da lucerna (scatola con accessori)
dc.subject.keywordsoggetti opachi
dc.subject.keywordsingrandimento
dc.subject.keywordsoggetti trasparenti
dc.subject.keywordsproiezione
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1980- 1999
dc.date.inventory1845- 1859
dc.date.inventory1870
dc.date.inventory1922- 1959
dc.description.collectionGabinetto di Fisica di Alessandro Volta
dc.description.collectionholderAlessandro Volta
dc.description.collectionnotesIl Gabinetto di Fisica dell'Università di Pavia venne aperto nel 1771, grazie alla riforma degli studi iniziata dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e continuata da suo figlio Giuseppe II. Il primo direttore fu il padre scolopio Carlo Barletti, che alla fine del 1772 fu nominato professore di Fisica sperimentale all'Università. All'arrivo di Volta a Pavia nel 1778, Barletti divenne responsabile dell'insegnamento di Fisica classica o generale, mentre Volta ricoprì quello di Fisica sperimentale o particolare. La prima includeva statica, dinamica, idrostatica, idraulica e fisica astronomica, che formavano la parte più matematizzata della fisica. La seconda, che riguardava i fenomeni concernenti elettricità, magnetismo, calore, pneumatica, acustica, meteorologia e ottica, era più fenomenologica e sperimentale. Volta arricchì il Gabinetto con numerosi strumenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa e con molti altri da lui stesso ideati e realizzati con l'ausilio di validissimi artigiani. Il gabinetto di Fisica divenne non soltanto un posto dove Volta potesse sperimentare e insegnare, ma anche una sala da esposizione e un attraente teatro che doveva impressionare i visitatori. Molti degli strumenti venivano infatti utilizzati da Volta, oltre che per attività di ricerca, anche per esperienze pubbliche, tenute due volte la settimana, da Dicembre a Giugno. A queste partecipavano, insieme con gli studenti (per i quali il Professore teneva lezioni quotidiane), numerosi spettatori, per cui venne appositamente costruito nell'Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l'odierna Aula Volta. Nel 1804, Volta lasciò ufficialmente la cattedra a Pietro Configliachi, ma continuò a lavorare a Pavia e a mostrare interesse verso i nuovi strumenti. Nel 1819, l'ultimo inventario firmato da Volta attesta la presenza nel Gabinetto di Fisica di circa seicento strumenti. Non tutti questi strumenti sono giunti sino a noi: alcuni andarono infatti distrutti nell'incendio del padiglione della mostra allestita a Como nel 1899 per il centenario dell'invenzione della pila, altri furono distrutti dall'uso o andarono persi nei traslochi succedutisi nel corso degli anni, l'ultimo dei quali imposto dalla Seconda Guerra Mondiale.
dc.contributor.authorrolecostruttore
dc.type.materialandtechniquevetro
dc.type.materialandtechniqueottone
dc.type.materialandtechniquelegno
dc.format.misucm
dc.format.misa15
dc.format.misn28
dc.format.misp19
dc.description.functionIl microscopio da lucerna permetteva l'esame di oggetti non solo trasparenti, ma anche opachi, dei quali restituiva i colori originari. Esso poteva anche essere usato per proiettare, permettendo così di far vedere a più spettatori contemporaneamente l'immagine degli oggetti microscopici. Poteva anche essere usato per rilevare i contorni di un oggetto.
dc.description.usePer illuminare gli oggetti microscopici si impiegava una lampada a petrolio, la cosiddetta lucerna, da cui deriva il nome del microscopio.
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia specifica
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dc.relation.bibliographyauthorsStrumenti Alessandro
dc.relation.bibliographyauthorsAdams G.
dc.relation.bibliographytitleGli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia
dc.relation.bibliographytitleEssay on the microscope
dc.relation.bibliographyplaceMilano
dc.relation.bibliographyplaceLondon
dc.relation.bibliographyyear2002
dc.relation.bibliographyyear1787
dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
dc.coverage.spatialpvcnPavia
dc.coverage.spatialpvccPavia
dc.relation.urlhttp://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00068/
item.owningcollection20.500.12460/444
item.size15 x N/A cm
item.grantfulltextopen
item.fulltextWith Fulltext
item.datenull - null
item.treefondsrootGabinetto di fisica di Alessandro Volta
item.locationPavia, PV
Compare nelle collezioni:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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