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http://hdl.handle.net/20.500.12460/530
DC Field | Value | |
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dc.contributor.author | Wollaston, William Hyde | |
dc.coverage.temporal | 1819 circa | |
dc.date.accessioned | 2019-10-30T13:01:19Z | |
dc.date.available | 2019-10-30T13:01:19Z | |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/20.500.12460/530 | |
dc.description | Questa pila è composta da nove coppie formate da rame e zinco. Una lamina di rame piegata a "U" avviluppa una lastra di zinco, che in in questo modo si trova completamente affacciata al rame da entrambe le parti; i due metalli sono tenuti separati da piccoli settori di sughero. La lamina di rame di una coppia è collegata alla lastra di zinco della successiva. Le coppie sono immerse separatamente in acqua acidulata e sono situate in vaschette ricavate in un recipiente rettangolare di porcellana. Esse sono inoltre fissate ad una traversa mediante la quale possono essere sollevate contemporaneamente per interrompere il funzionamento della pila. | |
dc.subject | fisica | |
dc.subject.other | elettricità e magnetismo | |
dc.title | Pila di Wollaston | |
dc.rights.license | Tutti i diritti riservati | |
dc.relation.fond | Gabinetto di fisica di Alessandro Volta | |
dc.date.note | analisi storica | |
dc.identifier.inventorynumber | N56 | |
dc.identifier.inventorynumber | 1924 | |
dc.identifier.inventorynumber | 397 | |
dc.identifier.shelfmark | Dipartimento di Fisica "A. Volta" | |
dc.identifier.form | 8e020-00013 | |
dc.type.form | PST | |
dc.identifier.region | 03 | |
dc.identifier.nctn | 01966460 | |
dc.type.definition | Pila di Wollaston | |
dc.coverage.spatialabbreviation | PV | |
dc.coverage.shelfmark | Museo per la Storia dell'Università | |
dc.date.inventory | 1980- 1999 | |
dc.date.inventory | 1870 | |
dc.date.inventory | 1922-1959 | |
dc.description.collection | Gabinetto di Fisica di Alessandro Volta | |
dc.description.collectionholder | Alessandro Volta | |
dc.description.collectionnotes | Il Gabinetto di Fisica dell'Università di Pavia venne aperto nel 1771, grazie alla riforma degli studi iniziata dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e continuata da suo figlio Giuseppe II. Il primo direttore fu il padre scolopio Carlo Barletti, che alla fine del 1772 fu nominato professore di Fisica sperimentale all'Università. All'arrivo di Volta a Pavia nel 1778, Barletti divenne responsabile dell'insegnamento di Fisica classica o generale, mentre Volta ricoprì quello di Fisica sperimentale o particolare. La prima includeva statica, dinamica, idrostatica, idraulica e fisica astronomica, che formavano la parte più matematizzata della fisica. La seconda, che riguardava i fenomeni concernenti elettricità, magnetismo, calore, pneumatica, acustica, meteorologia e ottica, era più fenomenologica e sperimentale. Volta arricchì il Gabinetto con numerosi strumenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa e con molti altri da lui stesso ideati e realizzati con l'ausilio di validissimi artigiani. Il gabinetto di Fisica divenne non soltanto un posto dove Volta potesse sperimentare e insegnare, ma anche una sala da esposizione e un attraente teatro che doveva impressionare i visitatori. Molti degli strumenti venivano infatti utilizzati da Volta, oltre che per attività di ricerca, anche per esperienze pubbliche, tenute due volte la settimana, da Dicembre a Giugno. A queste partecipavano, insieme con gli studenti (per i quali il Professore teneva lezioni quotidiane), numerosi spettatori, per cui venne appositamente costruito nell'Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l'odierna Aula Volta. Nel 1804, Volta lasciò ufficialmente la cattedra a Pietro Configliachi, ma continuò a lavorare a Pavia e a mostrare interesse verso i nuovi strumenti. Nel 1819, l'ultimo inventario firmato da Volta attesta la presenza nel Gabinetto di Fisica di circa seicento strumenti. Non tutti questi strumenti sono giunti sino a noi: alcuni andarono infatti distrutti nell'incendio del padiglione della mostra allestita a Como nel 1899 per il centenario dell'invenzione della pila, altri furono distrutti dall'uso o andarono persi nei traslochi succedutisi nel corso degli anni, l'ultimo dei quali imposto dalla Seconda Guerra Mondiale. | |
dc.contributor.authorrole | inventore | |
dc.type.materialandtechnique | rame | |
dc.type.materialandtechnique | zinco | |
dc.type.materialandtechnique | sughero | |
dc.type.materialandtechnique | porcellana | |
dc.format.misu | cm | |
dc.format.misa | 18 | |
dc.format.misn | 42 | |
dc.format.misl | 19 | |
dc.description.function | La pila di Wollaston costituì un perfezionamento dalla pila a tazze di Volta, allo scopo di ottenere una maggiore durata dell'apparecchio. | |
dc.description.preservationstate | buono | |
dc.relation.bibliographytype | bibliografia specifica | |
dc.relation.bibliographyauthors | Strumenti Alessandro | |
dc.relation.bibliographytitle | Gli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia | |
dc.relation.bibliographyplace | Milano | |
dc.relation.bibliographyyear | 2002 | |
dc.coverage.spatialpvcs | Italia | |
dc.coverage.spatialpvcr | Lombardia | |
dc.coverage.spatialpvcn | Pavia | |
dc.coverage.spatialpvcc | Pavia | |
dc.relation.url | http://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00013/ | |
item.owningcollection | 20.500.12460/444 | |
item.size | 18 x 19 cm | |
item.grantfulltext | open | |
item.fulltext | With Fulltext | |
item.date | null - null | |
item.treefondsroot | Gabinetto di fisica di Alessandro Volta | |
item.location | Pavia, PV | |
Appears in Collections: | Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università |
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