Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12460/1195
DC FieldValue
dc.contributor.authorSantarelli, Giorgio
dc.contributor.authorEwing, James Alfred
dc.coverage.temporalsec. XIX
dc.date.accessioned2019-10-30T13:02:48Z
dc.date.available2019-10-30T13:02:48Z
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12460/1195
dc.descriptionSu una basetta quadrata di marmo munita di tre piedini (due fissi ed uno a vite calante) sono fissati due montanti di ottone, uno dei quali sostiene il campione in esame, l'altro un magnete permanente. Il campione, posto tra i poli del magnete, è costituito da un pacchetto di lastrine rettangolari disposte verticalmente lungo la dimensione maggiore, mantenute serrate da due morsetti contro un supporto di ottone ricoperto, sulla faccia di appoggio, da una lastrina di ebanite. Il pacchetto può essere fatto ruotare attorno alla perpendicolare passante per il centro grazie ad una puleggia a frizione che trasmette il movimento ad una ruota motrice munita di manovella. Il magnete, che forma una C la cui apertura è chiusa in posizione di riposo dal pacchetto di lastrine, può seguire parzialmente la rotazione di queste. Esso infatti è munito di un coltello di acciaio, posto al centro e rivolto verso l'interno, tramite il quale si appoggia sul solco di una piastrina orizzontale di agata sostenuta da un braccio che sporge dal relativo montante. In cima a quest'ultimo è fissata una lamina di avorio arcuata disposta orizzontalmente, su cui è incisa una scala lineare a zero centrale ampia circa 40° con 220 suddivisioni, che permette di misurare l'angolo di cui ruota il magnete; esso infatti è munito alla sommità di un lungo indice verticale la cui punta è piegata ad angolo retto verso la scala. Una paletta verticale sporge al di sotto del magnete e si muove all'interno di una scatola parallelepipeda contenente un liquido frenante, bloccata sulla base tra due mollette a squadra.La paletta è fissata ad un'astina verticale filettata che passa attraverso il magnete e sostiene nel tratto superiore una vite munita di una grossa manopola zigrinata che fa da contrappeso; la regolazione in altezza di questa manopola permette di variare la sensibilità dello strumento. Quando questo non è in funzione, il magnete può essere bloccato su due astine verticali allineate lungo il coltello e passanti attraverso il braccio di sostegno, le quali possono essere alzate o abbassate tramite una manopola zigrinata che comanda un eccentrico. Su una delle astine è fissata un'asticciola orizzontale piegata in modo da abbracciare il magnete e da limitarne le oscillazioni. Due contrappesi regolabili a vite, fissati sul magnete appena sopra il coltello e da parti opposte rispetto a questo, permettono l'azzeramento dello strumento, che può essere regolato con maggiore precisione agendo sul piedino a vite calante.
dc.subjectfisica
dc.subject.otherelettricità e magnetismo
dc.titleIsteresimetro di Ewing
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati
dc.relation.fondGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.date.noteanalisi storica
dc.identifier.inventorynumberN165
dc.identifier.form8e040-00091
dc.type.formPST
dc.identifier.region03
dc.identifier.nctn02024270
dc.type.definitionIsteresimetro di Ewing
dc.subject.keywordsisteresi
dc.subject.keywordsmagnete permanente
dc.coverage.spatialabbreviationPV
dc.coverage.shelfmarkMuseo per la Storia dell'Università
dc.date.inventory1980-1999
dc.description.collectionGabinetto di Fisica dell'Ottocento
dc.description.collectionnotesIl Gabinetto di Fisica dell'Ottocento ospita gli strumenti raccolti dai successori di Alessandro Volta (1745-1827) alla cattedra di Fisica dell'ateneo pavese fino alla metà degli anni trenta del XX secolo, quando l'Istituto di Fisica fu spostato, come altri istituti scientifici, dal palazzo centrale dell'Università all'attuale sede. La collezione è una testimonianza di come le attività di ricerca e di didattica in fisica sperimentale rimasero intense anche dopo la morte del fisico comasco. Volta lasciò la cattedra di Fisica nel 1804 a Pietro Configliachi (1777-1844) ma continuò a lavorare a Pavia e ad interessarsi dell'incremento del Gabinetto di Fisica. L'ultimo inventario che contiene la firma di Volta risale al 1819. Tra i successori di Volta si deve ricordare in particolare Giuseppe Belli (1791-1860), che diresse il Gabinetto intorno alla metà del XIX secolo e arricchì notevolmente la collezione, anche con diversi apparecchi di sua invenzione. La dimensione della collezione già all'epoca del Belli era notevole e venne ulteriormente ampliata dal suo successore, Giovanni Cantoni (1818-1897) e dagli altri scienziati che a lui seguirono, Adolfo Bartoli (1851-1896) e Michele Cantone. (1857-1932).
dc.coverage.temporalfractionfine
dc.contributor.authorrolecostruttore
dc.contributor.authorroleinventore
dc.type.materialandtechniqueottone/ laccatura
dc.type.materialandtechniqueferro
dc.type.materialandtechniquemarmo
dc.type.materialandtechniqueavorio
dc.format.misucm
dc.format.misa37
dc.format.misn23
dc.format.misl21,5
dc.description.functionQuesto apparecchio permette di valutare con grande facilità e rapidità le perdite di energia che si verificano in un materiale ferromagnetico a causa dell'isteresi magnetica.
dc.description.useFacendo ruotare il campione, in esso si susseguono magnetizzazioni periodiche che si invertono ad ogni mezzo giro e, a causa dell'isteresi magnetica, sul magnete si produce un'azione meccanica: esso tende a seguire nella rotazione il campione, fino a raggiungere un'inclinazione in corrispondenza della quale il momento delle forze di gravità uguaglia quello delle forze magnetiche. La deviazione dell'indice sulla scala dà un'indicazione delle caratteristiche magnetiche del campione, purchè la velocità a cui ruota non sia tanto grande che in esso si verifichino perdite apprezzabili di energia per effetto delle correnti di Foucault.\r\nLe oscillazioni sono smorzate da una paletta verticale che sporge al di sotto del magnete e si muove all'interno di una scatola parallelepipeda contenente un liquido frenanante.
dc.relation.inscriptionclassdocumentaria
dc.relation.inscriptionlanguageITA
dc.relation.inscriptiontechniquea incisione
dc.relation.inscriptionfontlettere capitali
dc.relation.inscriptionpositionSulla scala
dc.relation.inscriptiontranscriptionING. SANTARELLI * FIRENZE * N° 1622
dc.description.preservationstatebuono
dc.relation.bibliographytypebibliografia di confronto
dc.relation.bibliographyauthorsBrenni P.
dc.relation.bibliographytitleGli strumenti di fisica dell'Istituto Tecnico Toscano - Elettricità e magnetismo
dc.coverage.spatialpvcsItalia
dc.coverage.spatialpvcrLombardia
dc.coverage.spatialpvcnPavia
dc.coverage.spatialpvccPavia
item.owningcollection20.500.12460/444
item.size37 x 21,5 cm
item.grantfulltextopen
item.fulltextWith Fulltext
item.datenull - null
item.treefondsrootGabinetto di Fisica dell'Ottocento
item.locationPavia, PV
Appears in Collections:Patrimonio scientifico e tecnologico - Museo per la Storia dell'Università
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