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Mainardi, Sebastiano

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Alternative Names
Mainardi, Bastiano
Role
Pittore
Birth Date
September 23, 1466
Birth Place
San Gimignano (SI)  
Death Place
Firenze  
Biography
Nasce il 23 settembre 1466 a San Gimignano, da Bartolo e da Oretta Griselli. Frequenta la bottega di Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio, intorno al 1475-77, quando cioè questi è attivo nella cappella di S. Fina della collegiata, svolgendo tuttavia mansioni di poco conto. La prima opera certa del pittore è la perduta "dipintura della cortina dell'altar maggiore" della collegiata. Tra il 1485 e il 1490 è presumibilmente impegnato, al seguito della bottega del Ghirlandaio, nell'esecuzione del ciclo di Storie della Vergine e di s. Giovanni Battista per la cappella Tornabuoni del coro di S. Maria Novella a Firenze. Sul finire degli anni Ottanta il Mainardi è impegnato in qualità di pittore indipendente nell'esecuzione degli affreschi della navata della chiesa di S. Agostino a San Gimignano, raffiguranti S. Gimignano benedice gli illustri sangimignanesi Matteo Lupi, Domenico Mainardi e Nello Nelli de' Cetti (1487) e il Cenotafio di fra Domenico Strambi (1488). Al 1490 risalgono la Vergine assunta in cielo che rimette la cintola a s. Tommaso della cappella Baroncelli in S. Croce a Firenze e i riquadri votivi di palazzo del Bargello con S. Girolamo penitente e la Madonna con Bambino, commissionati dai podestà Gian Galeazzo Trotti Alessandrini e Pandolfo Collenuccio. Dalla fine del 1492 fino all'estate del 1494 lavora a Pisa, ancora al seguito del Ghirlandaio, nella cappella maggiore del duomo, per l'esecuzione di un'Annunciazione e il restauro del mosaico absidale. Guadagnatosi la stima dei committenti, l'Opera del duomo lo incarica di eseguire un'Assunzione della Vergine (distrutta) nel palazzo dei Priori. Alla fine del secolo torna a operare a San Gimignano. Nella cappella di S. Bartolo in S. Agostino affresca sulla volta i Dottori della Chiesa e sulla parete sinistra i Ss. Gimignano, Lucia e Agostino. Al 1500 risale la Pietà fra i ss. Giovanni Battista e Paolo. Del 1502 è la Madonna in trono fra i ss. Girolamo e Bernardo Tolomei (San Gimignano, Museo civico), proveniente dalla sacrestia della chiesa di S. Maria Assunta a Barbiano, in località Monteoliveto Minore. Torrigiani. A questa fase di lavori dovrebbero riferirsi anche gli affreschi del M. nell'atrio dello "spedalingo" (già cappella dei Ss. Fina e Gregorio), raffiguranti una Madonna col Bambino e gli oculi con i Ss. Pietro Martire, Gimignano, Bartolo e Nicola (ibid., p. 130). Nello stesso 1506 il M. eseguì la Madonna in trono tra i ss. Francesco e Giuliano che in origine doveva essere collocata nella sacrestia della chiesa di S. Francesco a San Gimignano. Rappresentativa della "facies stilistica piuttosto spoglia e quasi neotrecentesca" che caratterizza l'ultima attività del Mainardi è la Madonna in trono fra i ss. Benedetto, Michele, Cassiano, Ambrogio, Andrea e Domenico, del 1511, oggi in S. Stefano a Palazzuolo sul Senio, località dell'Appennino tosco-romagnolo, ma proveniente dalla pieve di S. Giovanni Decollato della vicina Misileo. Sebastiano Mainardi muore nella seconda metà di settembre 1513, a causa dell'ondata di peste che sconvolge Firenze.
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