Full Name
De Litio, Andrea
 
Variants
Andrea Delitio
 
Person Role
Pittore
 
Person Nationality
Italiana
 
Birth Place
 
Biography
Andrea De Litio nasce tra il 1415 ed il 1420 e muore nel 1495 circa; è stato uno dei massimi esponenti della pittura centro-meridionale e rinascimentale dell’epoca. De Litio si forma presso la bottega del Maestro del Trittico di Beffi a L’Aquila e nella sua adolescenza va a Firenze per studiare lo stile pittorico fiorentino e, infine, torna in Abruzzo. Qui, Andrea De Litio dipinse la sua prima opera, la “Madonna di Cese” (1430) per la chiesa di Santa Maria a Cese, di cui è giunta fino a noi solo la parte superiore a causa del terremoto che ha colpito la città nel Novecento. Circa dieci anni dopo, si sposta a Celano dove collabora con il suo maestro abruzzese ad un ciclo di affreschi per la Chiesa di San Giovanni Battista, ma probabilmente De Litio aveva già raggiunto un certo prestigio tra i pittori ed aveva seguito il maestro solo per collaborare con lui, non perché ancora suo allievo; dopodiché, si sposta in Val Padana, forse a Mantova o a Ferrara. De Litio viene fermato a Norcia, mentre è di ritorno da Roma, dove ottiene l’incarico, insieme a Nicola Ulisse da Siena e Bartolomeo da Foligno, di affrescare la tribuna della Chiesa di Sant’Agostino: di questi affreschi dei tre pittori, a noi è giunto solo uno degli affreschi di De Litio intitolato la “Madonna del riscatto”. Nel 1445 arriva ad Atri, dove decide di aprire bottega, che rimarrà aperta fino al 1481 (anno in cui termina il soggiorno di De Litio nella cittadina), forse per la presenza dei duchi di Atri, gli Acquaviva, che erano dei famosissimi mecenati; appena giunto in città, gli arriva una commissione per la chiesa di San Nicola, che viene realizzata e intitolata “Madonna di Loreto tra i santi Rocco e Sebastiano”, ma rovinata nel XVI secolo quando sopra di essa viene dipinto un altro affresco. Nel 1450 si sposta a Sulmona, un altro centro importante per il Rinascimento, ed i frati francescani gli chiedono di affrescare il presbiterio della Chiesa di San Francesco della Scarpa, ma il ciclo di affreschi è andato perso quando un terremoto fece crollare la chiesa nel 1461. Nel 1450, dopo la vicenda di Sulmona, si trasferisce a L’Aquila, da cui aveva ricevuto una commissione per la Chiesa di Sant’Amico, l’opera “Madonna del Latte”; l’anno seguente torna a Firenze, dove inizia a collaborare con Piero della Francesca, Beato Angelico, Domenico Veneziano ed il Sassetta. Nel 1453 torna ad Atri, perché una confraternita gli commissione un ciclo di affreschi nella propria chiesa, quest’ultima andata distrutta nel Settecento; a partire dal 1460, De Litio si sposta in varie parti dell’Abruzzo per realizzare diversi affreschi (Lucoli, L’Aquila), ma continua a ricevere commissioni anche da Atri, in particolare per la decorazione del Duomo: nell’ultimo periodo che trascorre ad Atri, De Litio realizza l’ultima parte degli affreschi per il coro della cattedrale. Nel 1481, De Litio lascia Atri, probabilmente per la morte di Giulio Antonio Acquaviva, e si trasferisce a Chieti, pur mantenendo vivi i rapporti anche con Atri, da dove provengono in effetti alcune altre oepre firmate da De Litio dopo il suo trasferimento. Di De Litio non conosciamo il luogo di morte o la data, ma possiamo collocarla tra il 1490 ed il 1495, anni in cui probabilmente si trova a Marsica, ma altri sostengono si trovi a Chieti o ad Atri.