Full Name
Gatti, Bernardino
 
Vernacular Name
Il Sojaro
 
Person Role
Pittore
 
Death Date
22-02-1576
 
Death Place
 
Biography
Nato a Pavia o a Vercelli intorno al 1494, era noto anche come il Sojaro, nome che gli viene attribuito a causa della professione del padre Rolando che era un bottaio. La sua formazione si svolse con ogni probabilità a Pavia, luogo dove è attestata la sua prima commissione che risale al 1519: si tratta di un polittico, oggi perduto, destinato alla chiesa del Carmine. Durante il secondo decennio del Cinquecento si trovava a Cremona, città culturalmente e artisticamente vivace; nel 1529 Bernardino dipinse una Resurrezione sulla controfacciata della cattedrale di Cremona riprendendo lo stile della Crocifissione del Pordenone. L’anno successivo tornò a Pavia dove eseguì una pala d’altare destinata al duomo cittadino, in particolare per la cappella di S. Alessandro nel transetto destro. È noto che fra il 1534 e il 1535 percepiva pagamenti mensili per lavorare al cantiere del duomo di Vigevano. Nel 1542 tornò a Cremona prendendo parte ai lavori di ristrutturazione e abbellimento della chiesa di S. Sigismondo voluti da Bianca Maria Visconti e Francesco I Sforza: decorò una cappella ma non portò a termine il lavoro. È probabile che soggiornò per un periodo a Mantova, mentre dal 1543 si trasferì a Piacenza dove eseguì alcuni affreschi per la chiesa di Santa Maria di Campagna, una Crocifissione e una Ascensione di Cristo per la chiesa di S. Anna. Nel 1549 tornò di nuovo a Cremona dove rimase per circa dieci anni e realizzò, fra le altre opere, una raffigurazione della Moltiplicazione dei pani e dei pesci per il refettorio del monastero dei canonici regolari lateranensi di S. Pietro al Po. Nel 1556 partecipò alla decorazione della chiesa di Santa Maria della Steccata di Parma portando a termine, affiancato dal figlio, dal nipote ed altri artisti, la decorazione del braccio ovest che era stata lasciata incompiuta da Michelangelo Anselmi; qui completò grandi affreschi come l’Adorazione dei magi, l’Espositione e l’Assunzione della Vergine. Bernardino dipinse la sua ultima opera nel 1573: si tratta di una raffigurazione dell’Assunta per il duomo di Cremona; le testimonianze riportano che il pittore fosse costretto a dipingere con la mano sinistra a causa dei tremori dati forse da un principio di paralisi. Morì a Cremona il 22 febbraio 1576.