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Nome completo
Arcangeli, Francesco
 
Ruolo
Storico dell'arte
Docente
Poeta
Critico Letterario
 
Nazionalità
Italiana
 
Data di nascita
10-07-1915
 
Luogo di nascita
 
Data di morte
14-02-1974
 
Luogo di morte
 
Biografia
Nasce a Bologna nel 1915. Frequenta il Liceo Ginnasio "Luigi Galvani" e vi si diploma nel 1933, con la votazione più alta di tutta la scuola. Si iscrive alla facoltà di lettere dell'Università di Bologna, dove è allievo di Roberto Longhi. Con lui si laurea con una votazione di 110 e lode nel 1937, con una tesi su Jacopo di Paolo, pittore bolognese del Trecento. Dal 1941 al 1943 è professore di Storia dell'Arte al Liceo Classico "Marco Minghetti" di Bologna. Nel maggio 1943 viene arrestato assieme a Giorgio Morandi e altri intellettuali vicini al Partito d'Azione con l'accusa di antifascismo. Torna in libertà dopo una settimana. Nel dicembre dello stesso anno viene nominato ispettore presso la Soprintendenza alle Gallerie di Bologna e si occupa di mettere in salvo le opere d'arte delle città romagnole, organizzando assieme a un funzionario di Brera il trasferimento al nord di alcuni capolavori della Pinacoteca di Bologna, tra i quali la Santa Cecilia di Raffaello, alcune grandi tele del Cossa e l'affresco staccato di Piero della Francesca. Le opere vengono messe al sicuro in una villa sul lago Maggiore. Nel 1952 ottiene l'abilitazione di libero docente in Storia dell'Arte. Arcangeli elabora la sua teoria di "Ultimo naturalismo" in due saggi pubblicati sulla rivista "Paragone": "Gli ultimi naturalisti", del 1954, e "Una situazione non improbabile", del 1956. Dal 1958 al 1967 ricopre la carica di direttore della Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna, che arricchisce con importanti acquisizioni di opere di artisti bolognesi, come quelle dell'amico Giorgio Morandi, e italiani, come Renato Guttuso e Carlo Levi. Contribuisce alla realizzazione della manifestazione Premio Spoleto, svoltasi dal 1958 al 1964; presiede infatti la commissione di invito e premiazione di quasi tutte le edizioni. Organizza importanti mostre a Bologna: nel 1956 sui Carracci e nel 1959 sulla pittura del Seicento emiliano. Importante anche la sua attività di poeta e critico letterario, influenzata da Vittorio Sereni, Pier Paolo Pasolini e Attilio Bertolucci. Della sua opera poetica si ricordano i volumi "Polvere del tempo" edito da Vallecchi a Firenze, nel 1943, e "Incanto della città", con una testimonianza di Attilio Bertolucci, pubblicato postumo da Nuova Alfa, a Bologna, nel 1984. Come critico letterario pubblicò il saggio introduttivo a "La linea d'ombra" di Joseph Conrad per Bompiani, pubblicato a Milano nel 1963. Nel 1960 comincia a scrivere un'importante monografia su Giorgio Morandi, commissionata dalla Galleria del Milione di Milano. Poco dopo però emergono profonde divergenze e contrasti tra critico e artista, che causano continue interruzioni alla stesura dell'opera: Morandi non si sente rappresentato dal testo e nel 1961 arriva a interrompere l'amicizia di lunga data con l'Arcangeli, che resta profondamente deluso dalla vicenda. Lo studio sarà pubblicato, in una versione corretta e senza l'apparato iconografico previsto, solo dopo la morte di Morandi. Nel 1967 viene nominato professore straordinario all'Università di Bologna e inizia il suo primo corso di Storia dell'Arte, intitolato "Corpo, azione, sentimento, fantasia: naturalismo ed espressionismo nella tradizione artistica emiliano-bolognese". Nel 1970 si tiene all'Archiginnasio la mostra, da lui ideata, "Natura ed espressione nell'arte bolognese-emiliana". Il saggio sul catalogo della mostra è considerato il suo capolavoro e testamento intellettuale. L'Arcangeli muore d'infarto nel 1974, mentre si trova ricoverato all'ospedale Sant'Orsola di Bologna. A lui è intitolato il Liceo Artistico di Bologna.