Bertolucci, Attilio
Full Name
Bertolucci, Attilio
Person Role
Poeta
Person Nationality
Italiana
Birth Date
18-11-1911
Birth Year
1911
Birth Place
Death Date
14-06-2000
Death Year
2000
Death Place
Biography
Nasce a San Prospero Parmense nel 1911, figlio di Bernardo Bertolucci e Maria Rossetti; suo padrino di battesimo è il sacerdote umanista Attilio Tramaloni, da cui prende il nome. Dopo aver frequentato per un anno la scuola elementare di Antognano, all’età di sette anni viene iscritto al convitto Maria Luigia di Parma: a questo periodo risalgono le prime prove poetiche, con cui il giovane Bertolucci consola la propria malinconia, dovuta al distacco dalla madre. Compie gli studi superiori presso il liceo classico Gian Domenico Romagnosi, per poi iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Parma, che però abbandona dopo aver sostenuto appena due esami. Nel 1935, si trasferisce a Bologna per frequentare la facoltà di Lettere; si laurea nel 1938 con una tesi su Mario Pratesi. Pur essendo stato esonerato dal servizio militare per problemi cardiaci, viene chiamato alle armi e il 22 aprile 1942 è inviato a Piacenza presso il Comando militare, riuscendo a ottenere il congedo per motivi di salute solo alla fine di settembre. Dopo l’armistizio, il 9 settembre 1943 decide di lasciare Baccanelli con la famiglia e di recarsi a Casarola. La famiglia trascorre i mesi dell’inverno e della primavera serenamente, fino al rastrellamento dell’Appennino tosco-emiliano avvenuto nel luglio del 1944. Bertolucci – insieme con moglie, bambino, alcuni cugini e altri compaesani – trova rifugio sulle pendici del Monte Navert. A partire dall’autunno riprende l’insegnamento al convitto Maria Luigia – avviato nei primi anni ’40 – e la collaborazione alla Gazzetta, sia in terza pagina, con rubriche d’arte (firmate Cennino), di letteratura (Barbablù) e di cinema (Il Portoghese), sia in cronaca, dove recensisce i film in programma in città. Il 1951 è un anno significativo: si trasferisce a Roma, su invito del suo maestro Roberto Longhi, che lo ospiterà a lungo, in un rapporto profondo di amicizia e stima, e lo inviterà a collaborare con “Paragone”; entra in contatto con il mondo del cinema della radio e della nascente televisione, collaborando a programmi Rai e sceneggiature televisive. Prosegue anche la sua attività di giornalista per le riviste "Nuovi Argomenti", "La Fiera Letteraria", "L'Approdo letterario" e, fino al 1954, il mestiere di insegnante di storia dell'arte presso il liceo "Virgilio" di Roma. Nella capitale frequenta Carlo Emilio Gadda e stringe una profonda amicizia con Pier Paolo Pasolini, a cui succederà, alla morte di quest'ultimo, nella direzione della rivista "Nuovi Argomenti”. Attilio Bertolucci muore nella sua casa di via Carini a Roma il 14 giugno 2000 assistito dalla moglie e dai due figli. È sepolto a Parma, nella Cappella di famiglia del cimitero cittadino della Villetta.La sua produzione poetica è quasi tutta compresa nei due libri Capanna indiana (1951) e Viaggio d'inverno (1971), preceduti dalla raccolta Sirio (1929). L'elemento elegiaco ritorna nel romanzo in versi La camera da letto (1984 e 1988): frutto di una lunga elaborazione, questo "romanzo famigliare" in versi è stato uno degli esiti più significativi della ricerca letteraria di Bertolucci. Il libro, svolgendo in forma poetica una materia squisitamente narrativa (la storia della famiglia Bertolucci e delle sue origini appenninico-padane) conferma non solo la sostanziale estraneità dell’autore alla tradizione della lirica pura, ma anche l'assoluta rilevanza del suo autonomo percorso nel panorama della poesia novecentesca. Dopo aver raccolto la sua produzione in un volume (Le poesie, 1990; 2ª ed. ampliata 1998), Bertolucci ha pubblicato, riunendo testi recenti e liriche di antica data, due nuovi libri di poesia, Verso le sorgenti del Cinghio (1993) e La lucertola di Casarola (1997), dai titoli suggestivamente evocativi di luoghi e paesaggi dell'infanzia. Non meno significativi, a illuminare la sua figura umana e intellettuale, altri volumi pubblicati nel corso degli anni Novanta: la raccolta di scritti saggistici Aritmie (1991); il carteggio con V. Sereni, Una lunga amicizia: lettere 1938-1982 (a cura di G. Palli Baroni, 1994); e All'improvviso ricordando (1997), un libro di "conversazioni" con P. Lagazzi. A cura dello stesso Lagazzi e di G. Palli Baroni è quindi apparso un volume di Opere (1997), comprendente poesie, traduzioni e saggi. La raccolta saggistica Ho rubato due versi a Baudelaire: prose e divagazioni (a cura di G. Palli Baroni, 2000), è apparsa poco prima della sua morte, mentre sono state pubblicate postume la raccolta di scritti La consolazione della pittura. Scritti sull'arte (a cura di S. Trasi, 2011), compiuta attestazione di un'apertura intellettuale scevra da ogni provincialismo, e l'antologia di testi e versi inediti Il fuoco e la cenere. Versi e prose dal tempo perduto (2014).