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Nome completo
Lanocita, Artuto
 
Soprannome
Antonio Marlengo (pseudonimo)
 
Ruolo
Giornalista
Scrittore
Critico cinematografico
 
Nazionalità
Italiana
 
Data di nascita
04-06-1904
 
Luogo di nascita
 
Data di morte
23-04-1983
 
Luogo di morte
 
Biografia
Di origini calabresi, si trasferì a Milano, dove a diciotto anni iniziò la carriera di reporter nel quotidiano “L’Ambrosiano”. In seguito lavorò per un breve periodo sul giornale “La Stampa”, per poi approdare al “Corriere della Sera”, dove resterà per un quarantennio e di cui otterrà la direzione nel 1962. Proprio qui iniziò ad occuparsi di critica cinematografica (otterrà per un lungo periodo il titolo di caporedattore della suddetta rubrica) e parallelamente anche a intraprendere la carriera di scrittore. Scrisse diversi saggi sull’attività cinematografica e letteraria e anche alcuni romanzi (alcuni con lo pseudonimo Antonio Marlengo). Fu uno tra i primi autori italiani inseriti nella collana dei Gialli Mondadori, con titoli come "Quaranta milioni" (1932), "Quella maledettissima sera" (1939) e "Salvateli dalla ghigliottina" (1943). A partire dal 1943 iniziò a scrivere come giornalista militante antifascista insieme a Sacchi ed Ettore Janni. Dopo l’emissione di due ordini di cattura, fu costretto a fuggire da Milano e a riparare in Svizzera. Tuttavia nel gennaio del 1944 venne internato nel campo di concentramento di Plenterplatz, nei dintorni di Zurigo. Quattro mesi dopo riuscì però a raggiungere Locarno, dove rimase fino alla liberazione di Milano. Rientrato poi in città riprese la sua attività presso il “Corriere della Sera”, diventandone viceredattore capo. Dopo la pensione, ottenuta nel 1969, continuò ad occuparsi di cinema, interessandosi anche di critica televisiva. Morì a Milano all'età di 78 anni.