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Nome completo
Tolstòj, Lev Nikolàevič
 
Varianti
Tolstoi, Leone
 
Ruolo
Scrittore
Filosofo
Educatore
Attivista sociale
 
Nazionalità
Russa
 
Data di nascita
09-09-1828
 
Luogo di nascita
 
Data di morte
20-11-1910
 
Luogo di morte
 
Biografia
Nacque in una famiglia aristocratica, ma rimase presto orfano. Andato a vivere con dei parenti, trascorse infanzia e adolescenza tra la sua città natale, Mosca e Kazan′. Dal 1844 al 1847 frequentò la facoltà di orientalistica e poi quella di giurisprudenza all'università di Kazan′, senza però portare a termine gli studi. Nel 1851 partì per il Caucaso, dove intraprese la carriera militare. L’esperienza della guerra e quella dell’assedio di Sebastopoli gli furono di ispirazione per la scrittura di alcuni racconti che lo resero molto famoso in patria. In seguito continuò la propria attività di scrittore e viaggiò molto per tutta l’Europa. Nel 1862 sposò la diciassettenne Sofija Andreevna Bers, dando un ordine più stabile alla sua vita. Poco dopo il matrimonio sospese l'attività dell'insegnamento, precedentemente intrapresa, e si mise a scrivere un'opera narrativa di largo respiro, “1805-j god” ("L'anno 1805"), che, modificata e continuata successivamente (1867-69), divenne poi “Vojna i mir” (Guerra e pace). In seguito alla fatica per realizzare l’opera che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo, seguì un lungo periodo di depressione, aggravato da diversi lutti famigliari. L’altro grande nuovo romanzo, “Anna Karenina”, ideato nel 1870 e cominciato nel 1873, nacque quindi in un'atmosfera inquieta e fu abbandonato, modificato e ripreso, finchè uscì tra il 1875 e il 1877 in rivista, e nel 1878 in volume. Tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta si sviluppò in lui una profonda crisi spirituale e una conseguente conversione morale ai Vangeli e al Cristianesimo che lo portarono in contrasto con la Chiesa ortodossa russa e ad abbracciare uno stile di vita basato sulla sobrietà e povertà. Nonostante fosse ormai divenuto uno fra gli scrittori più noti del suo tempo, il suo spirito rimase tuttavia inquieto. Così nella notte del 28 ottobre 1910, vecchio e malato, fuggì, abbandonando famiglia e proprietà. Morì quindi ad Astapovo dieci giorni dopo la fuga.