Nome completo
Ferrari, Oreste
 
Ruolo
Poeta
Traduttore
 
Nazionalità
Italiana
 
Data di nascita
05-05-1890
 
Luogo di nascita
 
Data di morte
10-02-1962
 
Luogo di morte
 
Biografia
Interessato alla letteratura italiana e straniera, ancora giovanissimo collaborò con prose e poesie, sotto lo pseudonimo di Steno Tullo Mortara, a giornali e riviste locali (IlMessaggero, L'Eco del Baldo, Il Didascalico). In rapporto con le persone che difendevano l'italianità del Trentino e col movimento irredentista, fu vicino a C. Battisti e collaboratore dei suoi periodici Vita trentina e Il Popolo. Scoppiata la guerra, passò clandestinamente in Italia il 2 dic. 1914; assegnato all'ufficio stampa della Commissione dell'emigrazione trentina, fu un fervente interventista e, nel gennaio 1915, uno dei fondatori del giornale L'Italia irredenta.A Milano, nel febbraio 1917, era stato tra i fondatori e poi collaboratore de La Libertà, giornale di sostegno della causa trentina e di collegamento tra i profughi e i fuorusciti nel Regno. Sotto la sua direzione il giornale prendeva le distanze dal fascismo per indirizzarsi a toni di netta opposizione ispirati alla libertà di stampo risorgimentale; l'intransigenza del periodico portò a sequestri e ad atti di violenza di parte fascista che lo costrinsero a cessare le pubblicazioni il 31 dic. 1925. Tra gli ideatori e i collaboratori di Trentino, rivista della Legione trentina nata alla fine del 1924, il F. fino al 1932 vi pubblicò sue poesie e prose e traduzioni di liriche e prose di autori tedeschi e francesi.Nel 1930, lasciata Trento per trasferirsi a Milano, con l'appoggio di Enrico Somarè divenne collaboratore delle riviste L'Esame, Il Convegno, La Fiera letteraria, Il Mondo.Continuò anche l'attività di traduttore, della quale aveva già dato prova con i Poemiin prosa di A. Rimbaud nel 1919 (Milano) e La leggenda di s. Giuliano l'ospitaliere di G. Flaubert nel 1927 (Trento; ristampa a Parigi nel 1959). Nel 1932 pubblicó le Confessioni poetiche di Volfango Goethe (Milano-Roma), liriche tradotte con introduzione e commento e, nel 1933 (Milano), La vita di Quintus Fixlein di Jean Paul (J. P. F. Richter). Tradusse inoltre Il mistero di Kaspar Hauser (1828-1833). pubblicato a Milano nel 1933.Dopo la fine della guerra, nel settembre 1945, fu eletto membro della Consulta nazionale per il Trentino su designazione del Partito d'azione, e svolse il mandato fino alle elezioni del 1946. Successivamente rinunciò ad ogni incarico di natura politica per proseguire il lavoro a Milano presso la Banca commerciale e dedicarsi all'attività letteraria, sia nel campo delle traduzioni di autori tedeschi e francesi, sia in quello della poesia.