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Catalani, Alfredo

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Role
Compositore
Nationality
Italiana
Birth Date
June 19, 1854
Birth Place
Lucca  
Death Date
August 7, 1893
Death Place
Milano  
Biography
Apparteneva a una nota famiglia di musicisti ed era figlio di un maestro di musica, dal quale ebbe i primi insegnamenti. Iniziò a studiare nella sua città natale, presso l'Istituto Musicale Pacini (oggi Boccherini), avendo tra i docenti Fortunato Magi (zio di Giacomo Puccini), poi a Parigi, con François-Emmanuel-Joseph Bazin, e infine al Conservatorio di Milano, con Antonio Bazzini. Proprio a Milano, terminati gli studi, Catalani si mise in vista presentando un breve lavoro eccentrico e vigoroso intitolato "La falce", egloga araba per due voci e coro su libretto di Arrigo Boito. Dopo il felice esordio, si mosse in una cornice vicina alla scapigliatura milanese e agli artisti più progressisti, tenendo conto, oltre che della lezione di Richard Wagner, del rinnovamento sinfonico e del dramma lirico francese. Ma da questo impegno scaturirono solo alcune opere, considerate unanimemente secondarie dalla critica. Nell'aprile del 1888 (dopo una faticosa disputa) ottenne la cattedra di composizione presso il Conservatorio di Milano, mentre nel maggio del medesimo anno avvenne la fusione tra l'editrice Lucca (fino a quel momento detentrice dei diritti di Catalani) e l'editore Giulio Ricordi, che perciò diventerà il possessore delle opere catalaniane. Nel febbraio del 1890 si recò a Torino per la prima di "Loreley", che ottenne un buon successo. Nel 1891 venne ultimata la stesura de "La Wally", che sarà rappresentata alla Scala di Milano il 20 gennaio dell'anno successivo con buon esito. Quest'opera testimonia palesemente un nuovo stile, apre la via a Giacomo Puccini e rimane fondamentale nell'evoluzione dell'opera lirica italiana. Nell'estate del 1893, Catalani, prostrato dall'ormai cronica tisi (di cui erano già morti sia la sorella che il fratello), decise - come d'abitudine - di andare in montagna per ristabilirsi. Partì quindi per la Svizzera, ma a Chiasso (durante il viaggio) venne colpito da una violenta emottisi che lo costrinse a rientrare a Milano. Il 7 agosto 1893, dopo alcuni giorni di agonia, Alfredo Catalani, a soli 39 anni, moriva dopo una vita drammatica e tormentata. Due giorni dopo, venne provvisoriamente sepolto nel Cimitero Monumentale di Milano.
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