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Nome completo
Buzzati, Dino
 
Varianti
Buzzati Traverso, Dino
 
Ruolo
Narratore
Giornalista
Pittore
 
Data di nascita
16-10-1906
 
 
Data di morte
28-01-1972
 
Luogo di morte
 
Biografia
Scrittore, giornalista e pittore. Dino Buzzati è un personaggio eclettico della cultura letteraria italiana del Novecento. Da un’infanzia dedicata alla musica e alle arti figurative che lo porteranno a dipingere e scrivere libretti d’opera, alla fase adulta che lo vedrà autore di racconti fiabeschi e prose sciolte di taglio giornalistico. Nato nel 1906 a San Pellegrino di Belluno in una famiglia borghese, ben presto si trasferisce a Milano dove si diploma al liceo Classico Parini e consegue la laurea in giurisprudenza. Nel 1928 comincia la sua collaborazione al Corriere della Sera prima come redattore, poi come inviato e critico d’arte, una professione che lo porterà a divenire giornalista e a collaborare presso la sede di via Solferino per tutta la vita. Il 1933 lo vede protagonista con la pubblicazione dei suoi primi racconti: "Barnabo delle montagne” e “il Deserto dei Tartari” (1940), narrazioni dall’atmosfera fiabesca e misteriosa che lo consacrano al successo internazionale. I temi ricorrenti della sua produzione letteraria vertono in particolare sull’angosciosa ricerca del senso della vita, la morte, il tempo, il mistero, la malvagità umana e un sentimento di solitudine che pervade l’intera vita dello scrittore. Tra il 1942 e il 1971 Buzzati scrive più di cento racconti, tra le maggiori raccolte eseguite in questi anni sono: “I sette messaggeri” nel 1942 e i Sessanta Racconti” nel 1958 che gli consente di vincere il premio Strega. Nel giugno 1949 è inviato dal Corriere della sera al seguito del Giro d’Italia ed è proprio in questi anni che Dino Buzzati stringe una forte amicizia con il giornalista Indro Montanelli. Nel 1963 pubblica il romanzo “Un amore”, opera lontana dal genere fantastico e fiabesco adottato precedentemente e nel 1969 realizza il Poema a fumetti, un racconto in versi illustrato con tavole. E’ attraverso questa composizione che l’autore sperimenta la concezione da lui sempre espressa, ovvero la simbiosi tra arte figurativa e letteratura, immagine e scrittura. L'8 dicembre 1966 sposa Almerina Antoniazzi, la donna che, seppure alla lontana e in un'ottica romanzata, gli aveva ispirato il tormentato romanzo "Un amore". Nel 1970 vince il premio giornalistico “Mario Massai”per gli articoli pubblicati sul Corriere della Sera e nel 1971 crea la serie di dipinti de “I miracoli di Val Morel”, opere che rappresentano immaginari e ingenui “ex-voto” per grazia ricevuta. Tuttavia gli ultimi anni della sua vita sono incentrati su una produzione letteraria di ispirazione teatrale che lo vede anche al fianco di Federico Fellini nella realizzazione, con Brunello Rondi, della sceneggiatura del film “il Viaggio di G. Mastorna”, film mai realizzato. Muore nel 1972 nella clinica milanese “La Madonnina”