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Nome completo
Cantoni, Carlo
 
Ruolo
Filosofo
Accademico
Politico
 
Nazionalità
Italiana
 
Data di nascita
20-11-1840
 
Luogo di nascita
 
Data di morte
11-09-1906
 
Luogo di morte
 
Biografia
Carlo Cantoni si formò culturalmente nel periodo storico che coincise con l'inserimento della cultura italiana nel vasto e variegato panorama europeo e con la delicata fase post-risorgimentale, da cui prese avvio il processo di formazione della nuova Italia. Dal padre Giovanni e dalla madre Giuditta Magnaghi ricevette un'educazione di stampo liberale e dopo i primi studi compiuti a Mortara e a Voghera, si iscrisse al Ginnasio-Liceo di Casale Monferrato, dove ebbe modo di studiare filosofia con Luigi Ferri. Conseguito il diploma, si iscrisse all'Università di Torino, dove nel 1862 conseguì la laurea in filosofia, sotto la guida di Giovanni Maria Bertini, con una tesi sull'Esposizione critica delle dottrine filosofiche di Teodoro Jouffroy. La prima pubblicazione di Cantoni consiste proprio nella tesi di laurea e costituisce la prova di un marcato interesse, oltre che per la filosofia, per la psicologia, secondo una linea di tendenza che in quegli anni caratterizzava non solo l'ambito del neokantismo e del positivismo, ma anche quello dello spiritualismo per nulla estraneo alla psicologia, che tanto successo aveva cominciato a riscuotere in molti paesi europei. L'interesse di Cantoni per la psicologia venne consolidato, nel 1867, attraverso lo studio dell'opera e del pensiero di Giambattista Vico, emblematicamente definito l'antesignano della psicologia dei popoli. Nel 1868, presso la sede dell'Accademia scientifico-letteraria di Milano, tenne la prolusione Sulla natura della psicologia e sopra i suoi uffici e rapporti colle altre parti della filosofia. Con ciò il giovane Cantoni sostenne che filosofia e psicologia studiano il medesimo contesto della storia umana, seppure da punti di vista differenti. Cantoni continuò ad occuparsi di psicologia, dedicandosi allo studio dell'intelligenza umana e animale, così come si evince dalle due memorie presentate, tra il 1869 ed il 1871, all'Istituto lombardo di scienze e lettere. Le due memorie hanno per titolo e per argomento Studj sull'intelligenza umana; ciascuna consta di tre parti, ma entrambe sono dedicate alla trattazione della logica e della psicologia e al rapporto che intercorre tra le due discipline, in quanto studiano il soggetto umano nel suo processo conoscitivo e nelle sue relazioni con il mondo circostante. In quegli anni Cantoni maturò sempre più la sua formazione culturale che faceva leva sulla filosofia critica e sulla psicologia empirica. Perciò, negli anni 1879-84, pubblicò i tre volumi dell'ampia monografia dedicata a Emanuele Kant, ponendo in evidenza l'interesse del filosofo di Königsberg, oltre che per la filosofia critica, per la psicologia empirica. Nel 1877, assunse la titolarità della cattedra di filosofia nell'Università di Pavia, dando corpo alla tradizione neokantiana all'interno della cultura italiana della seconda metà del secolo XIX. Dopo avere collaborato per molti anni alla Rivista italiana di filosofia diretta da Luigi Ferri, nel 1899 diede vita alla Rivista filosofica, edita sino al 1908, ma da lui diretta incessantemente sino all'anno della morte (1906). Tuttavia i suoi interessi per la psicologia empirica non vennero meno anche negli anni della maturità; tra l'altro non trascurò i problemi legati all'insegnamento della filosofia sia in ambito scolastico che in ambito universitario. Nel 1888 diede alle stampe la prima edizione del testo dedicato alla Psicologia e nel 1899 fu presente nella Rivista filosofica con il saggio Sul concetto e sul carattere della psicologia. Confermò quindi l'attenzione che sin da giovane aveva prestato per la psicologia empirica di matrice kantiana, nonostante la diffusione della psicologia sperimentale nell'ambito del positivismo. Gli scritti di questi anni sono, quindi, da collegare a quelli giovanili, caratterizzati dalle memorie presentate all'Istituto lombardo, con l'obiettivo di analizzare l'origine e la nascita delle idee, codificando la nuova psicologia a supporto della filosofia critica.