Nome completo
Biagi, Clemente
 
Ruolo
Teologo
 
Anno di nascita
1740
 
Luogo di nascita
 
Anno di morte
1803
 
Luogo di morte
 
Biografia
Nato a Cremona nel 1740, entrò nell'Ordine camaldolese a Faenza, insieme con l'amico e concittadino Isidoro Bianchi. Dopo aver compiuto gli studi di teologia a Ravenna, nel 1764 fu trasferito nel monastero romano di S. Gregorio al Celio. Nel 1765 il dotto A. Gioannetti, allora abate del monastero camaldolese di Ravenna, lo volle vicino a sé come lettore di teologia. In questo periodo collaborò alle Novelle letterarie fiorentine con alcuni articoli di archeologia sacra e scrisse un opuscolo teologico in cui sostenne la dottrina agostiniana contro le ardite proposizioni del Bianchi. Richiamato a Roma probabilmente nel 1771, dopo aver insegnato teologia e diritto canonico nei collegi dell'Ordine, divenne lettore di teologia nel collegio di Propaganda Fide. Si distinse per alcuni scritti di archeologia e soprattutto come polemista intransigente nel difendere i privilegi della Chiesa cattolica. Nel 1785 fu tra i fondatori del "Giornale ecclesiastico" di Roma, che fino al 1798 svolse una vivace lotta contro il giansenismo, l'illuminismo e il giacobìnismo: egli si occupò soprattutto di archeologia cristiana, storia ecclesiastica e diritto canonico. Altra notevole fatica fu la traduzione italiana dei "Dictionnaire de théologie"; nell'edizione romana, pubblicata tra il 1794 e il 1803, ampliò molte voci correggendo le proposizioni intinte di gallicanismo e sostenendo l'infallibilità pontificia. Soppresso nel giugno 1798 il "Giornale ecclesiastico", rimase a Roma fino al marzo 1799, allorché fu espulso dalla Repubblica romana sotto l'accusa di svolgere propaganda controrivoluzionaria. Recatosi a Milano, vi redasse dall'ottobre 1799 al settembre 1800 il periodico reazionario "Giornale ecclesiastico universale". Con la restaurazione della Repubblica cisalpina visse nell'ombra fino alla morte, avvenuta a Milano nel 1803.