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Nome completo
Tirinnanzi, Nino Giovanni
 
Ruolo
Pittore
 
Nazionalità
Italiana
 
Data di nascita
11-08-1923
 
Luogo di nascita
 
Data di morte
09-12-2002
 
Eventi a cui ha partecipato
 
Luogo di morte
 
Biografia
Nasce a Greve in Chianti nel 1923, trovando nello scrittore Domenico Giuliotti, amico di famiglia, una guida fin dall'infanzia. Studente conosce Ottone Rosai nel 1936 e ne diventa allievo, abbandonando i suoi studi presso l'Istituto d'arte di Firenze; incontro essenziale per Tirinnanzi, che dal Maestro sarà avviato alla conoscenza della tradizione pittorica toscana e sarà introdotto nella cerchia di artisti e letterati che frequentano il Caffè delle Giubbe rosse: Gadda, Landolfi, Luzi, Marcucci, Capocchini, Tobino, Montale, tanto per citarne alcuni; artisti e letterati che firmeranno in seguito recensioni e presentazioni ai cataloghi delle sue opere. Già nel 1937 a soli quattordici anni partecipa alla mostra "Ottone Rosai e i suoi allievi" suscitando intorno alle proprie opere un certo interesse; l'anno successivo viene invitato a partecipare alla X Mostra d'arte del Sindacato belle arti mostra che si tiene agli Uffizi, ed in questa occasione viene citato nell'articolo relativo alla mostra, apparso sul quotidiano «La Nazione». Con la guerra viene inviato a Rodi, da dove sfugge all'occupazione tedesca per approdare in Turchia, per poi spostarsi in Siria, Libano, Palestina ed Egitto, paese in cui si ferma e riprende a lavorare come pittore di guerra. Dal 1946 rientra a Firenze tornando alla sua attività e alle frequentazioni di un tempo, e nel '47 tiene la sua prima mostra personale alla galleria "Il Fiore" di Firenze. Nel corso degli anni successivi, vissuti in gran parte a Firenze, ma anche a Roma e in Marocco, parteciperà a numerosissime rassegne in Italia e all'estero, oltre che a varie biennali e quadriennali, non scordando la natia Greve, dove nel '61 esegue un grande affresco per la cappella di S. Anna. L'ultima mostra "I racconti della pittura" è organizzata a Montevarchi nel gennaio 2002; Tirinnanzi muore a Greve nel dicembre 2002. Nel giugno dell'anno successivo le sue nipoti ed eredi danno mandato per la vendita all'asta delle grandi opere del Marocco; il ricavato viene interamente donato a favore dell'opera di Madre Teresa di Calcutta per soddisfare la sua volontà testamentaria.