Gabinetto di fisica di Alessandro Volta

Loading... 13 0 20 0 false
Volta.jpg picture
Denominazione
Gabinetto di fisica di Alessandro Volta
Tipologia
Fondo
Descrizione
Il Gabinetto di Fisica dell'Università di Pavia fu fondato nel 1771, grazie alla riforma degli studi avviata da Maria Teresa d'Austria e portata avanti dal figlio e successore, l’imperatore Giuseppe II. Il primo direttore fu il padre scolopio Carlo Barletti, che alla fine del 1772 venne nominato professore di Fisica sperimentale all'Università. All'arrivo di Alessandro Volta a Pavia, nel 1778, Barletti divenne responsabile dell'insegnamento di Fisica classica o generale, mentre Volta ricoprì quello di Fisica sperimentale o particolare. La prima includeva statica, dinamica, idrostatica, idraulica e fisica astronomica, che formavano la parte più matematizzata della fisica. La seconda, che riguardava i fenomeni concernenti elettricità, magnetismo, calore, pneumatica, acustica, meteorologia e ottica, era più fenomenologica e sperimentale. Volta arricchì il Gabinetto con numerosi strumenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa e con molti altri da lui stesso ideati e realizzati con l'ausilio di validissimi artigiani. Il gabinetto di Fisica divenne non soltanto un posto dove Volta potesse sperimentare e insegnare, ma anche una sala da esposizione e un attraente teatro che doveva impressionare i visitatori. Molti degli strumenti venivano infatti utilizzati da Volta, oltre che per attività di ricerca, anche per esperienze pubbliche, tenute due volte la settimana, da dicembre a giugno. A queste partecipavano, insieme con gli studenti (per i quali il Professore teneva lezioni quotidiane), numerosi spettatori, per cui venne appositamente costruito nell'Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l'odierna Aula Volta. Nel 1804, Volta lasciò ufficialmente la cattedra a Pietro Configliachi, ma continuò a lavorare a Pavia e a mostrare interesse verso i nuovi strumenti. Nel 1819, l'ultimo inventario firmato da Volta attesta la presenza nel Gabinetto di Fisica di circa seicento strumenti. Non tutti questi strumenti sono giunti sino a noi: alcuni andarono infatti distrutti nell'incendio del padiglione della mostra allestita a Como nel 1899 per il centenario dell'invenzione della pila, altri furono distrutti dall'uso o andarono persi nei traslochi succedutisi nel corso degli anni, l'ultimo dei quali imposto dalla Seconda Guerra Mondiale.
Data di creazione
2021-09-16T15:19:33.142Z
Livello di descrizione inferiore

Unità archivistiche
(Tutti)

Risultati 81-100 di 122 (Search time: 0.005 seconds).

PreviewData di pubblicazioneTitoloFondo RadiceTestata RadiceAutore/iAltri autoriDescrizioneTipoTipologia fisica
81N208_4_13.tif.jpg-EudiometriGabinetto di fisica di Alessandro Volta Volta, Alessandro Ciascun eudiometro è costituito da un recipiente di vetro (camera di combustione) sul quale sono poste tre strisce di ottone che confluiscono in alto in un cappelletto, sempre di ottone, nel quale penetra un elettrodo a uncino isolato dal resto del cappelletto tramite ceralacca. Sotto la camera di combustione l'eudiometro più completo ha un rubinetto e sotto di esso un imbuto, entrambi di ottone. Rubinetto e imbuto permettevano di introdurre nella camera di combustione i gas da studiare.
82G68_15_6.png.jpg-Specchi concavi di legno per la riflessione del calore raggianteGabinetto di fisica di Alessandro Volta Si tratta di due calotte paraboliche di legno, verniciate internamente una in bianco e l'altra in nero. Entrambe si trovano su un supporto di legno.
83N31_16_17.tif.jpg-Bottiglia di LeidaGabinetto di fisica di Alessandro Volta Lo strumento è sostanzialmente un condensatore cilindrico costituito da una bottiglia di vetro rivestita di stagnola esternamente e riempita internamente di materiale conduttore. La parte superiore della bottiglia è rivestita di ceralacca. Nel materiale di cui è riempita la bottiglia è immersa un'asta metallica uscente dal collo della bottiglia e formante un'ampia ansa che termina con una sferetta.
84pila.tif.jpg-Pila di VoltaGabinetto di fisica di Alessandro Volta Volta, Alessandro ; Guatterini Gelside La pila di Volta era composta da una serie di dischi di rame o argento, sovrapposti uno ad uno ad altrettanti dischi di stagno o zinco. Fra ogni coppia di dischi metallici e la successiva veniva interposto un disco di cartone, o di altro materiale , imbevuto di acqua salata o acidulata. Questo esemplare è una copia della pila di Volta.
85G6b.TIF.jpg-Pendolo compensato di HarrisonGabinetto di fisica di Alessandro Volta Harrison, John Si tratta di un pendolo costituito da una serie di asticelle di ottone e di ferro connesse fra loro in modo tale che le rispettive dilatazioni, dovute alle variazioni di temperatura, si compensino, evitando così ritardi o anticipi nel funzionamento degli orologi. Il punto di sospensione del pendolo è nel centro di una sbarretta trasversale alla quale sono unite due verghette di ferro, tenute fra loro inferiormente da una seconda sbarretta trasversale. Questa supporta a sua volta due verghette di ottone, riunite superiormente da una terza sbarretta. La costruzione è ripetuta in modo da avere 5 verghette di ferro e 4 di ottone. Le sbarrette sono fatte in modo da lasciar scorrere le verghette che non sostengono.
86G71_802_67.png.jpg-FotometroGabinetto di fisica di Alessandro Volta Leslie, John E' costituito da due bulbi di vetro (uno trasparente e uno nero), collegati tra loro da un sottile tubo di vetro piegato a U, sul quale è segnata una scala graduata. Tale tubo è parzialmente riempito di liquido. Lo strumento poggia su una base di legno.di Leslie
87N216_1961_21.png.jpg-Mortaio elettricoGabinetto di fisica di Alessandro Volta Su di una base in legno è posato un piccolo mortaio in avorio, nella cavità del quale penetrano due elettrodi di rame. Una pallina, anch'essa di avorio, chiude l'imboccatura del mortaio.
88G82_2420_34.png.jpg-Supporto in legno per termometro a spiraleGabinetto di fisica di Alessandro Volta Il supporto in legno è ciò che rimane di un termometro, il cui tubo capillare in vetro più vicino al bulbo era avvolto a spirale. Il supporto è dipinto di verde, con una decorazione a foglioline rosse che contornavano il bulbo dello strumento. Un volto barbuto è raffigurato alla sommità del supporto, sopra la scritta "Termometro di Reuamur". A fianco della scanalatura in cui poggiava il bulbo dello strumento è dipinta una scala graduata e l'indicazione "Pavia 1816".
89G3_802_65.png.jpg-Termometro metallico di RegnierGabinetto di fisica di Alessandro Volta Regnier, Edmé Il termometro metallico di Regnier si compone di un cilindro di ottone contenente una lunga lamina metallica. Le dilatazioni e le contrazioni di detta lamina, dovute ai cambiamenti di temperatura, azionano una lancetta il cui quadrante è fissato sul cilindro di ottone. La scala è graduata da -20 gradi a +35 gradi. Lo strumento sfrutta l'effetto di dilatazione termica dei metalli, reso più evidente dall'adozione di alcuni accorgimenti: l'incurvatura in senso opposto di due lamine di ottone e l'adozione su di esse di un meccanismo a ruota-cremagliera che fa sì che le variazioni di lunghezza subite dalle due lamine si sommino. Sulla scala sono evidenziate delle temperature eccezionali, con il luogo e la data in cui esse sono state rilevate.
90G67_2420_64.png.jpg-Specchi di metallo per la riflessione del calore raggianteGabinetto di fisica di Alessandro Volta I due specchi sono calotte paraboliche metalliche e vengono messi uno di fronte all'altro. Sono posti su due dispositivi di legno con bracci snodati.
91F35_222_43.png.jpg-Acciarino per batter fuoco nel vuotoGabinetto di fisica di Alessandro Volta Lo strumento si compone dell'acciarino vero e proprio e di una campana di vetro con manopole. Nell'acciarino meccanico un movimento ad orologeria fa ruotare un'asta recante due settori d'acciaio. Il meccanismo può essere messo in funzione o arrestato tramite una manopola che reca un'asta passante attraverso il tappo della campana di vetro. Tramite una seconda manopola è possibile avvicinare ai settori in rotazione la pietra focaia che, venendo in contatto con i settori rotanti, produce delle scintille. Tutto l'apparecchio viene posato sul piatto di una pompa pneumatica per studiare gli effetti che si ottengono a vari stadi di rarefazione dell'aria all'interno della campana. La produzione di vivide scintille è limitata al caso di aria alla pressione atmosferica.
92G18_907_22.png.jpg-Termometro a mercurioGabinetto di fisica di Alessandro Volta Bellani, Angelo Questo termometro impiega come liquido il mercurio e porta incise due scale. La scala inferiore, divisa in decimi di grado, va da -6° a +6°; quella superiore, anch'essa divisa in decimi di grado, va da 0° a +26°. Entrambe portano incise le temperature ogni grado. Fra le due scale il tubo capillare presenta tre rigonfiamenti. Il tubo di vetro è legato con filo metallico a una barretta graduata, anch'essa metallica.
93M5_1961_57.png.jpg-Calamita multipla a ferro di cavalloGabinetto di fisica di Alessandro Volta Si tratta di una calamita artificiale a ferro di cavallo costituita da cinque sbarre di ferro piatte e uguali, sovrapposte e avvolte da un rivestimento di ottone munito di un anello di sospensione.
94N33_16_16.tif.jpg-Bottiglia di LeidaGabinetto di fisica di Alessandro Volta Lo strumento è sostanzialmente un condensatore costituito da una bottiglia di vetro, rivestita di stagnola esternamente e riempita all'interno di materiale conduttore. L'armatura interna è collegata con un'asta metallica uscente dal collo della bottiglia e terminante con una sferetta chiamata bottone. La parte superiore della bottiglia è rivestita di ceralacca.
95H8_352_45.png.jpg-Specchio cilindrico per anamorfosiGabinetto di fisica di Alessandro Volta Dollond, John Si tratta di uno specchio semi-cilindrico di metallo, dotato, in corrispondenza delle basi superiore e inferiore, di un basamento e di una copertura di legno. Lo strumento, dotato di una scatola di metallo, era corredato da una serie di anamorfosi (dal greco "ana" 'all'insù, all'indietro, ritorno verso' e "morphe" 'forma' - immagini disegnate in modo da apparire deformate se osservate dal normale punto di vista frontale), attualmente mancanti. Esse erano tali che le immagini ottenute per riflessione dallo specchio, a sua volta deformante, risultavano corrette.
96H24_1405_29.png.jpg-Prisma equilatero di vetro flintGabinetto di fisica di Alessandro Volta Si tratta di un prisma equilatero di vetro flint (vetro al piombo) che veniva appoggiato verticalmente su un supporto di ottone di altezza regolabile.
97H47_352_54.png.jpg-Prismi per la teoria dell'acromatismoGabinetto di fisica di Alessandro Volta L'apparato è composto da tre diversi prismi, collocati in un'intelaiatura di ottone, orientabili con opportuni angoli di apertura: i laterali sono di vetro crown (vetro comune) e quello centrale di vetro flint (vetro al piombo). Lo strumento è contenuto in una scatoletta di legno.
98G24_907_37.png.jpg-Termometri ad alcoolGabinetto di fisica di Alessandro Volta Il termometro a liquido consiste di un tubo capillare di vetro collegato ad un bulbo dello stesso materiale. Esso è parzialmente riempito di alcool.
99G13_1709_88.png.jpg-Termometri ad alcoolGabinetto di fisica di Alessandro Volta Il termometro a liquido consiste di un tubo capillare di vetro collegato ad un bulbo dello stesso materiale. Esso è parzialmente riempito di alcool. Il tubo di vetro è legato con fili metallici ad un'asticella di legno, sulla quale è dipinta la scala graduata. G13 a: porta una scala graduata da -5° a + 50°. Le temperature sono marcate a mano, in inchiostro nero ogni 5°. Sulla scala vi è la dicitura "Violetto". L'alcool contenuto è di color arancione. G13 b: porta una scala graduata da -5° a +70°. Le temperature sono marcate a mano, in inchiostro nero ogni 5°. Sulla scala vi è la dicitura "Nero". Il bulbo è verniciato di nero.
100G6a.TIF.jpg-Strumento per dimostrare la dilatazione termica dei metalliGabinetto di fisica di Alessandro Volta Una lamina bimetallica è montata su di una lastra di ottone con un manico di ferro. La lamina è collegata con una cremagliera che, ingranando in una ruota dentata, fa muovere una lancetta. Il quadrante della lancetta è diviso in 60 parti uguali.